Ampia offerta d’arte moderna e contemporanea all’asta in Italia
Nonostante il Covid, le case d'aste italiane propongono online artisti di tutto il Novecento fino ai giorni nostri con tutti i livelli di prezzo
di Silvia Anna Barrilà
5' di lettura
Quest’anno dopo la prima esperienza di asta online a giugno, Sotheby's Milano ha scelto il formato digitale anche per la seconda asta in Italia, che si tiene a partire dal 20 fino al 26 novembre. Così come nel primo semestre, le opere offerte sono 56, oltre a 28 lotti che costituiscono la seconda parte di una raccolta di ceramiche degli anni 1950 e ’60 di Fausto Melotti con stime da 6.000 a 45.000 euro, provenienti da una collezione privata (la prima parte è stata venduta nel novembre 2019). La stima totale è di circa 6 milioni di euro.
I risultati realizzati nella prima asta dell'anno sono stati rassicuranti: 10 milioni di euro con percentuali di venduto dell'89% per lotto e del 93% per valore; il 70% delle opere sono state vendute sopra la stima massima e i partecipanti sono stati il 20% in più rispetto all'asta live di novembre 2019, con un'elevata presenza di collezionisti stranieri. Adesso Sotheby's ci riprova offrendo opere di artisti sia italiani che internazionali. “I collezionisti italiani hanno da sempre avuto ampiezza di vedute, intuito e una particolare attenzione verso i rappresentanti delle avanguardie straniere e riteniamo importante evidenziare questo aspetto del nostro dna culturale” ha dichiarato Marta Giani, responsabile dell'asta milanese.
Tra i lotti più importanti c'è “Ossigeno ossigeno” di Mario Schifano degli anni ’60, periodo più significativo e richiesto sul mercato dell'artista romano, stimato 260-350.000 euro. Proviene dalla collezione di Luisa Spagnoli e si presenta in ottime condizioni. Poi, varie tele di de Chirico tra cui “Mobili nella Valle” del 1928, periodo parigino, già esposto nel 1959 alla GAM di Torino nella storica mostra “Capolavori d'Arte Moderna nelle Collezioni Private e “Officina” del 1951, entrambe stimate 300-400.000 euro. Morandi è presente con una «Natura Morta» del 1946, esposta a Stoccolma e a Göteborg nel 1948, stimata 600-800.000 euro. Tra gli artisti internazionali, c'è un mobile di Alexander Calder del 1956, scelto per la propria collezione da Irene Brin, giornalista, scrittrice e fondatrice con il marito della celebre galleria romana L'Obelisco, che fu anche la prima a dedicare una mostra italiana a Calder (stima 150-200.000 euro). Tra le opere degli anni '50 degli artisti internazionali è presente Josef Albers con “Study for Homage to the Square” del 1959, esposto in fiera a Basilea nel 1991, stimato 200-300.000 euro. Un'opera di analogo colore, datazione e dimensioni è stata venduta da Sotheby's New York, il 2 ottobre 2020, per 528.200 dollari.
Appuntamento col martello nel mese
Nei prossimi giorni anche Wannenes di Genova terrà a Milano il 24 novembre un'asta di arte moderna e contemporanea che si svolgerà esclusivamente con offerte via internet, posta, email e telefono. In questa occasione sarà esitata una versione anni ’60 delle «Muse inquietanti» di Giorgio de Chirico con una stima di 350-450.000 euro, uno dei motivi più iconici della Metafisica, avviato dall'artista già nella prima metà degli anni Dieci del Novecento, molto ricercato dal collezionismo internazionale. Tra gli artisti internazionali, il lotto più importante è un'opera a tecnica mista di Picasso del 1972, che ha come peculiarità di essere stata lavorata su entrambi i lati (stima 90.000-110.000 euro). L'offerta di Wannenes spazia dal Novecento a oggi con nomi che vanno da Wildt e De Pisis a Nobuyoshi Araki e Richard Avedon passando per Carla Accardi ed Emilio Vedova.
Il 24-25-26 novembre si svolge l'asta d'arte moderna e contemporanea di Babuino . In questo caso l'offerta è molto ampia anche in termini di price range, infatti si spazia dalle poche centinaia di euro fino a 70-75.000 euro per un'estroflessione blu di Bonalumi. Un'installazione di Vettor Pisani è offerta a 40-45.000 euro, mentre una composizione di tarocchi di Renato Guttuso è stimata 30-40.000 euro. Insomma le aste propongono artisti e opere per tutte le tasche e tutti gli stili del Novecento.
Le aste di dicembre
Il 1° dicembre Cambi propone a Milano un’asta dedicata alle Ceramiche italiane e arti decorative del '900, con diversi pezzi della ceramica artistica di Albissola, tra cui pezzi di Nicolay Diulgheroff, di Ivos Pacetti e della fabbrica artistica MGA.
Anche Blindarte ha in programma un'asta di arte moderna e contemporanea, il 10 dicembre a Milano, che si svolgerà sul sito e, eventualmente, in presenza, mentre l'esposizione sarà visibile su appuntamento. “Proprio in un momento di estrema confusione dell'economia e dei mercati finanziari, l'investimento in un bene rifugio come l'arte sta riscuotendo un interesse sempre maggiore” scrivono da Blindarte. “Il mercato dell'arte si evolve adattandosi alle situazioni, anche quelle più difficili. Le case d'asta, in particolare, abituate già da tempo a lavorare a distanza, riescono efficacemente a sopperire al contatto diretto con il pubblico e a mantenere vivo il proprio giro d'affari”. Così come durante il primo lockdown, anche ora Blindarte afferma la propria vocazione per le cause benefiche. In occasione delle prossime aste ci sarà la possibilità di effettuare donazioni a favore della Fondazione Airc per la Ricerca sul Cancro , Comitato Campania e Comitato Lombardia, per aiutare la ricerca oncologica italiana. L'offerta include un'opera di Paolini realizzata nel 1982-83 per Documenta 7, “Scene di Conversazione”, composta da leggii, come in attesa dell'esecuzione di un concerto, oltre che da uno sgabello, vetri rotti, fogli di carta sparsi e fotografie (stima 200-300.000 euro). Anche in questo caso l'offerta spazia su tutto il Novecento, dalle opere dei Futuristi Balla e Depero ai nomi del contemporaneo come Jan Fabre, del quale vengono offerte due opere con scarabei che riassumono il senso della transitorietà della vita terrena (“Engel: Revelations” del 2000 e “Loyalty Pisses in Death's Mouth” del 2006 stimate 100-150.000 euro).
Farsetti propone l’Arte Contemporanea l’11 e il 12 dicembre, in primo piano dopo il successo di New York una «Piazza d'Italia» di Giorgio de Chirico del 1951 (stima 200.000-260.000 €) e ancora dell’artista l’olio «Nettuno, offerta a Giove» (stima 70.000-130.000 €) e una «Natura morta» (emulsione su cartone pressato con stima 130.000-180.000 €). Sempre nel primo Novecento l’olio di Alberto Savinio «Ulysse» del 1928 (stima 180.000-260.000 €) e di Felice Casorati una « Maternità» (1953 circa) con stima tra 70.000-100.000 €) e di Emil Nolde, l’acquerello su carta Giappone, «Rotweβe Amaryllis und gelbe Blüten» proposto tra 100.000-160.000 €. Per il contemporaneo troviamo l’opera di Carla Accardi «Viola d'Egitto» stimata tra 70.000-110.000 € e
Mentre il 15-16-17 e 18 dicembre il Ponte in via Pontaccio a Milano dà appuntamento ai collezionisti per gli incanti di Arte Moderna e Contemporanea e di Arti Decorative del '900 e Design. Nella prima giornata con 67 lotti offerti sono moltissimi le opere degli artisti italiani del primo Novecento, con un drappello di autori internazionali del secondo Novecento del calibro di Sam Francis (l’acquerello su carta “Senza titolo (Yellow splashes)” del 1956 parte dalla stima tra 130.000 - 160.000 €), Karel Appel (l’olio “Angoisse” del 1960 con medesima stima) e Cy Twombly (valuata 55.000 - 70.000 € la carta “Senza titolo” del 1960) e Max Bill con «Strahlung zu rot und blau» del 1972-74 con stima tra 50.000 - 70.000 €. Top lot un’opera dello spazialista Castellani l’estroflessione “Superficie bianca n. 1” del 1967 proveniente da una collezione privata e registrata presso l'Archivio della Fondazione Enrico Castellani proposta a 180.000 - 240.000 €. Nella seconda giornata 177 lotti con molte opere su carta e grafiche con valori molto più abbordabili.sotto i 5.000 €.
Infine il 18 dicembre Finarte batte l’Arte Moderna e Contemporanea a Roma con opere d'arte contemporanea di artisti già storicizzati.
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