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Anagina, agenti e cassa investono in Generali. Si parte da 25 milioni

L'annuncio lo ha dato il presidente di Anagina, Davide Nicolao, rivolgendosi agli associati in occasione delle 86esima assemblea nazionale a Venezia

di Corrado Poggi

Davide Nicolao, presidente di Anagina

2' di lettura

L'Anagina (Associazione nazionale agenti generali Ina Assitalia) rompe gli indugi e annuncia l'intenzione di investire in azioni del gruppo Generali, sia attraverso gli acquisti dei singoli associati, che attraverso i fondi della cassa previdenziale che per questa iniziativa ha una potenza di fuoco iniziale di 25 milioni di euro. L'annuncio lo ha dato il presidente di Anagina, Davide Nicolao, rivolgendosi agli associati in occasione delle 86esima assemblea nazionale dell'associazione in corso a Venezia presso la splendida cornice della scuola grande di San Rocco che ospita il ciclo pittorico del Tintoretto.

«L'operazione – ha detto Nicolao – riguarderà sia i singoli agenti nelle loro scelte di investimento, sia la loro cassa di previdenza che con un patrimonio di 100 milioni di euro, potrebbe indirizzare 20-25 milioni verso l'acquisto di azioni Generali». Questo investimento, ha sottolineato Nicolao, ha un obiettivo preciso, quello di rafforzare la partnership tra la compagnia ed i suoi agenti dopo il successo dell'avvenuta sottoscrizione dell'accordo quadro sul mandato unico e intende confermare «la nostra fiducia sulla solidità del gruppo Generali come dimostrano i risultati della trimestrale».

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La decisione di investire nei titoli del Leone di Trieste giunge a conclusione di un percorso avviato già un anno fa nell'assemblea nazionale di Firenze e che in questi mesi ha superato il vaglio degli organi competenti interni all'organizzazione.

Nicolao, che domani sarà confermato presidente dell'associazione che riunisce 379 agenti delle Assicurazioni Generali con oltre 2500 dipendenti e un fatturato di 4 miliardi di euro, si è poi soffermato sull'accordo raggiunto di recente sul mandato unico: «È stato un momento fondamentale, ha sancito il riconoscimento di un modello imprenditoriale che è molto particolare, frutto di una mutevole e continuo cambiamento di Anagina. È un punto di arrivo certo dopo una strada tortuosa».

Sullo stesso tema si è espresso anche Marco Sesana, country manager e ceo di Generali Italia e Global Business Lines. «Il mandato unico è un modello contrattuale moderno che definisce nuovi standard del settore assicurativo – ha detto Sesana - e richiama due principi generali della relazione impresa-agente: il primo è l’imprenditorialità dell'agente e quindi la sua autonomia nella organizzazione della propria struttura agenziale, nell'ambito di regole condivise con la Compagnia e dei limiti imposti dal quadro normativo. Il secondo è la partnership del rapporto impresa-agente che è finalizzata alla creazione di valore per il cliente».

L’accordo siglato, ha concluso, «è frutto di un percorso condiviso con i nostri agenti per una reciproca creazione di valore. Il mandato prevede un'adesione volontaria da parte degli agenti riconoscendo il valore dei diversi modelli di agenzia oggi presenti in Generali Italia. «Vogliamo – ha concluso Sesana - che gli agenti siano protagonisti del cambiamento per rendere eccellente il servizio ai nostri 10 milioni di clienti».

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