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Anche Bulgari lascia Baselworld: «Costi troppo alti per i risultati»

Anche il successo della Lvmh Watch Week di gennaio, e i timori per il Coronavirus, causano l’ennesima defezione dalla fiera di Basilea. Dove però restano (per ora) gli altri marchi di Lvmh

di Paco Guarnaccia

Lo stand Bulgari a Baselworld 2019

2' di lettura

Bulgari ha annunciato che non sarà presente alla prossima edizione di Baselworld, la fiera di orologeria più grande del mondo che aprirà i battenti a Basilea il 30 aprile fino al 6 maggio.

Le ragioni di questa decisione sono state affidate a un comunicato, identificate nel successo della Lvmh Watch Week di gennaio, al quale la maison ha partecipato, e alle difficoltà di viaggiare per molti visitatori provenienti dall’estero per problemi causati dall’attuale situazione socio-economica. «Non è stata una decisione facile da prendere - spiega Jean-Christophe Babin, ceo di Bulgari – ma riteniamo che l’opzione migliore per noi sia quella di andare direttamente sui mercati a marzo».

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Una posizione che, puntualizza Babin, «non significa che Bulgari lascerà definitivamente Baselworld, visto che la nostra decisione a riguardo sarà presa entro la fine di giugno. Se continueremo a essere presenti alle fiere dipenderà dalle date e dai costi delle prossime edizioni che oggi non sono in linea con i requisiti commerciali e i rendimenti di tale investimento».

Bulgari lo scorso gennaio ha partecipato alla prima Lvmh Watch Week di Dubai insieme a Hublot e Zenith, brand anche loro di proprietà del gruppo francese, ma con Tag Heuer nella divisione LVMH Watch & Jewelry, il cui presidente Stèphane Bianchi specifica, nel comunicato rilasciato dall’organizzazione di Baselworld poco dopo l’annuncio della defezione di Bulgari: «Hublot, Tag Heuer e Zenith saranno presenti a Baselworld 2020. Crediamo nell'importanza di un grande evento per il settore orologiero svizzero e ci aspettiamo un successo sia in termini di immagine sia in termini di vendite per le nostre tre maison».

Sempre nello stesso comunicato Michel Loris-Melikoff, Managing Director di Baselword dichiara: «Siamo profondamente dispiaciuti per la decisione presa da Bulgari. Continuiamo a lavorare a stretto contatto con i brand della divisione orologi di Lvmh per offrire loro la migliore piattaforma di business possibile ai loro brand con un pragmatico controllo dei costi. Abbiamo registrato una crescita in ogni settore, orologeria inclusa, grazie ai differenti format che abbiamo pensato per questa edizione. Stiamo costruendo una Baselworld con un approccio più fresco collaborando con i nostri partner».

Bulgari si aggiunge a una serie di illustri predecessori che negli ultimi anni hanno lasciato la fiera (tra cui i brand di Swatch Group, Breitling, Seiko, Gucci ed Eberhard). Intanto, come in tutto il mondo, anche su Baselworld e su Watch & Wonders, l’altra fiera importante del settore che si terrà a Ginevra dal 25 al 29 aprile, aleggia lo spettro del Coronavirus che ha già spinto Swatch Group a cancellare il Salone Time to Move dedicato ai suoi brand di alta gamma che era in calendario i primi di marzo a Zurigo.

«Stiamo monitorando la situazione a stretto contatto con le autorità - spiega Loris-Melikoff - : ad oggi in Europa tutte le conferenze e le esposizioni in calendario nello stesso periodo di Baselworld 2020 sono confermate».

Per approfondire:
Diamanti e complicazioni, le novità degli orologi Lvmh presentate a Dubai
L'export di orologi archivia il 2019 in positivo

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