Politiche Ue

Nutriscore, anche in Francia dubbi sull’efficacia dell’etichetta a semaforo

Il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti sottolinea l’importanza delle perplessità sul sistema di classificazione espresse dal ministro dell’Agricoltura francese

di Giorgio dell'Orefice

(Afp)

2' di lettura

In tanti e da tempo aspettavano questo momento. Le avvisaglie già c’erano state mesi fa con la prima dura presa di posizione del presidente del Consorzio del Camtè francese che aveva messo in guardia sui rischi per il settore lattiero caseario d’Oltralpe. Adesso siamo però di fronte a un vero, e atteso almeno dall’Italia, salto di qualità. Perché contro il Nutriscore scende in campo il Governo di Parigi.

A darne notizia stamani il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti. «Prendiamo atto con favore – ha detto – che dubbi e riserve sul sistema di etichettatura Nutriscore stanno facendosi strada anche in Francia a livello di governo».

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Il riferimento è alle notizie riportate dalla stampa francese riguardo la presa di posizione del ministro dell'Agricoltura, Julien Denormandie, che ha dichiarato che «è necessaria una revisione della metodologia su cui si basa il sistema, perché determina classificazioni che non sono necessariamente conformi alle abitudini alimentari».

«Il ministro francese – rileva Giansanti – ha anche indicato che la revisione deve avvenire prima dell'entrata in vigore del sistema ‘Nutriscore' a livello europeo, perché diversamente potrebbe essere penalizzata la competitività dei prodotti francesi. E ha fatto un esplicito riferimento ai formaggi».

Secondo i produttori francesi di formaggio, evidenzia la Confagricoltura, il Nutriscore ha un ingiustificato «impatto punitivo», in quanto si basa su un algoritmo che non tiene conto delle quantità che vengono generalmente consumate.
Le medesime contestazioni sono state formulate, nei mesi scorsi, in Spagna, dai produttori di olio d'oliva.

«Con le dichiarazioni del ministro francese – ha aggiunto il presidente di Confagricoltura – la nostra battaglia contro il Nutriscore trova nuovi spunti e motivazioni per centrare l'obiettivo di assicurare ai consumatori un'informazione razionale e basata su rigorose valutazione scientifiche. E, allo stesso tempo, tutelare la Dieta Mediterranea».

La questione del Nutriscore sarà uno dei punti qualificanti del programma del governo francese durante il semestre di presidenza dell'Unione Europea che avrà inizio il prossimo 1 gennaio 2022. «Saranno mesi complicati – ha concluso Giansanti – ma ci rafforza la recente presa di posizione del presidente del Consiglio, Mario Draghi, che ha assicurato il pieno impegno del governo a tutela della filiera agroalimentare italiana».

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