Aria di crisi nel governo. Ok Cdm a riforma processo, Iv diserta. Conte contro Renzi: «Deve chiarire. Sfiducia a Bonafede? Trarrei le conseguenze»
Conte: «Mi dispiace che non ci sia stata Iv. Per una forza politica è sempre una sconfitta decidere deliberatamente di non sedersi a un tavolo importante come il Cdm»
di Andrea Carli
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Renzi dice no al lodo Conte bis sulla prescrizione ma il resto della maggioranza tira dritto. In occasione del Consiglio dei ministri che si è tenuto in serata M5S, Pd e Leu hanno approvato il ddl sul processo penale con all’interno il cosiddetto “Conte bis”. Si consuma così, nella sostanza, lo strappo con l’altra forza politica di maggioranza, Italia Viva, contraria all’intesa raggiunta nei giorni scorsi dagli altri alleati di governo.
Il disegno di legge modifica il Codice penale in modo da prevedere che il corso della prescrizione rimanga sospeso dalla pronunzia della sentenza di condanna di primo grado fino alla data di esecutività della sentenza, e che la stessa riprenda il suo corso e i periodi di sospensione siano computati, quando la sentenza di appello proscioglie l’imputato o annulla la sentenza di condanna nella parte relativa all’accertamento della responsabilità o ne dichiara la nullità.
Conte: assenza Iv è loro sconfitta
«Mi dispiace che non ci sia stata Iv. Per una forza politica è sempre una sconfitta decidere deliberatamente di non sedersi a un tavolo importante come il Cdm». Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo l'ok del Cdm al ddl sulla riforma del processo penale. Conte siede accanto ad Alfonso Bonafede, padre di una riforma delle processo penale che - sottolinea il Guardasigilli - porterà a massimo 4 anni i tempi dei processi per tutti i gradi di giudizio. Ma il vero tema è il rapporto tra Iv e le altre forze della maggioranza. «È chiaro che Iv deve chiarire non solo a me ma anche al Paese che cosa intende fare - dice Conte -. Nella consapevolezza che se vogliono far correre questo Paese devono essere disponibili a non fare sgambetti». Quanto al ministro della Giustizia messo nel mirino dai renziani, «se mai ci fosse la mozione di sfiducia di Iv nei confronti di Bonafede il sottoscritto, per assicurare credibilità alla politica, ne trarrà tutte le conseguenze».
Una giornata di tensioni
Questo il riassunto di una giornata vissuta sul filo delle forti tensioni tra alleati: a poche ore dall’inizio della riunione del Governo a Palazzo Chigi, Renzi decide di mettersi di traverso e avverte: alla riunione del Governo Italia Viva non parteciperà. La sedia delle due ministre espressione di Italia Viva, Bellanova e Bonetti, rimarrà vuota. A ciò si aggiunge il fatto che i deputati renziani hanno votato ancora una volta con l’opposizione un emendamento al decreto Milleproroghe. Insomma, strappi su strappi.
Nel ddl sulla riforma del processo penale l’intesa sulla prescrizione
Risultato: il Consiglio dei ministri inizia con un’ora di ritardo, pochi minuti dopo le nove. Alla riunione, come annunciato dall’ex presidente del Consiglio, non sono presenti le ministre di Italia Viva. L’esecutivo comincia con l’approvare il decreto Olimpiadi di Milano-Cortina e Atp Finals di Torino. Ma a tenere banco è il nodo prescrizione. Conte e i ministri devono individuare lo strumento normativo più adatto per dare seguito all’intesa cosiddetta “lodo Conte bis”: se una proposta di legge parlamentare o un emendamento. Si tratta di decidere se andare avanti con l’accordo raggiunto sulla prescrizione, o se rimandare. Alla fine il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, i Cinque Stelle, il Pd e Leu decidono di andare avanti. Via libera al lodo Conte bis, ovvero l’accordo sulla prescrizione raggiunto da M5S, Pd e Leu sulla base dell’ultimo vertice sulla giustizia a Palazzo Chigi. Accordo che quindi viene recepito dal disegno di legge sulla riforma del processo penale. Ciò non esclude che l’articolo riguardante il lodo Conte bis possa essere poi stralciato e trasformato o in un emendamento alla proposta di legge Costa o in una diversa proposta di legge. La linea di Italia Viva non è presa in considerazione. Il governo ora traballa.
Telefonata Conte-Mattarella
La tensione nella maggioranza è palpabile. Conte sarebbe pronto ad andare avanti, lavorando a una maggioranza senza Iv, anche con il sostegno di un drappello di responsabili in Senato. A quanto si apprende in ambienti parlamentari, il premier ha avuto in giornata un colloquio telefonico con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Renzi a Conte, se vuoi altra maggioranza ti aiuto
Renzi preme sul presidente del Consiglio. «Presidente Conte, la palla tocca a te. Noi non abbiamo aperto la crisi, non facciamo polemiche», afferma su Facebook, in un intervento che precede il Consiglio dei ministri. «Tu - aggiunge - puoi cambiare maggioranza, presidente del Consiglio. Sai come farlo, perchè lo hai già fatto. Se noi siamo opposizione, voi non avete la maggioranza. Non puoi dire che siamo opposizione maleducata: se vuoi cambiare maggioranza fallo, ti daremo una mano». «Dovendo fare il presidente del Consiglio - continua il leader di Iv - ho guardato non ai sondaggi, ma agli interessi del Paese. Suggerisco a tutti di smettere di dare fastidio a Italia viva. Lo dico al presidente del Consiglio - conclude Renzi -, lo dico agli altri: se si vuole lavorare diamoci da fare. Se qualcuno vuole staccare la spina lo faccia prendendosi la responsabilità».
Conte: opposizione «maleducata e aggressiva»
Parole chiare, che però non giungono alla controparte come una novità. L’ipotesi di un’assenza delle ministre di Italia Viva Bellanova e Bonetti in Cdm comincia infatti a circolare già nella tarda mattinata, ancora prima che il leader decida di intervenire per confermarla. Tanto che il capo del Governo nel pomeriggio, a margine di un incontro all’Ucid, decide che è giunto il momento di rompere il silenzio dopo giorni di prove di forza con l’alleato. Conte interviene per sottolineare che «il non sedersi al tavolo quando si ha un incarico istituzionale non sarebbe un fatto da trascurare, lo riterrei ingiustificabile». «Credo - osserva ancora - che Iv debba darci un chiarimento, non al sottoscritto ma agli italiani». Il capo del Governo fa riferimento a un modo di fare opposizione da parte di Italia Viva «maleducata e aggressiva. Qui i ricatti non sono accettati, così come penso di non farne io».
Zingaretti: bene Conte, reagire a fibrillazioni
I continui altolà di Renzi risultano sempre più indigesti agli alleati di Governo. Zingaretti si schiera con il premier. «Condivido la forte preoccupazione di Conte. È una sua prerogativa reagire a fibrillazioni che è giusto a questo punto prendere sul serio», ha confidato il segretario del Pd in conferenza stampa al Nazareno, dove ha presentato il Piano per l’Italia .
Crimi: c’è chi vive di slogan e polemiche e chi lavora
Anche i Cinque Stelle criticano la strategia di Italia Viva. «C’è chi a parole dice di voler aprire cantieri, e c’è chi li apre davvero» ha scritto su Facebook il capo politico M5S Vito Crimi senza citare, direttamente, Renzi». I numeri del Senato restano ballerini. Sulla prescrizione l’aiuto alla maggioranza parlamentare di esponenti del centrodestra al momento non sembra plausibile. Ma a Palazzo Chigi non sembra esserci aria di voto.
Per approfondire:
● Prescrizione, stop lodo Annibali
● Prescrizione, ecco le posizioni di maggioranza e opposizione
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