CREATO PER BOSCH EBIKE

Andare al lavoro in e-bike migliora la mobilità di tutta la città

3' di lettura

La letteratura medica è chiara oramai su questo punto: fare una costante attività fisica previene molte malattie croniche perché permette all'organismo di mantenersi sano e di non rischiare il sovrappeso.

Eppure, gli italiani fanno in media troppo poca attività fisica. Tre adulti su dieci sono completamente sedentari, e altri 2,5 su 10 sono solo parzialmente attivi, cioè svolgono qualche attività fisica moderata o intensa nel tempo libero, ma senza raggiungere i livelli settimanali raccomandati dall'OMS.

Fra lavoro e famiglia non è per nulla facile trovare il tempo per l'attività fisica. Sono necessarie delle strategie, e una di queste, al centro di tanti progetti di mobilità sostenibile, è sfruttare il tempo che spendiamo per recarci al lavoro e per tutti gli spostamenti dovuti in città. Come? Offrendo sistemi alternativi ai mezzi pubblici e all'auto. Per chi non amasse andare a piedi, o non potesse a causa delle distanze troppo lunghe e dello scarso allenamento fisico, la proposta più interessante è certamente l'e-bike, che nella versione eCargobike permette anche di trasportare del bagaglio, se necessario. Secondo il 19° Rapporto sulla mobilità degli italiani di ISFORT (2022) quasi l'80% degli spostamenti che compiamo per andare al lavoro, a scuola, a fare la spesa, a prendere i bambini è inferiore ai 10 km, quindi pienamente affrontabile con la pedalata assistita. Quasi il 30% dei tragitti compiuti sono addirittura più brevi di 2 km. Eppure gli italiani usano l'auto in due spostamenti su tre, e la bicicletta in meno del 5% dei casi.

Pedalare è faticoso, ma con l'e-bike, grazie al motore elettrico, le cose cambiano completamente, perché chiunque, indipendentemente da età e forma fisica, può percorrere il tratto necessario e nel frattempo muoversi, “allenandosi” secondo le sue possibilità: se la fatica è troppa, basta aumentare il livello di assistenza.

Non a caso il trend di crescita del mercato delle e-bike negli ultimissimi anni è imperioso. L'ultimo rapporto di ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) mostra che nel 2022 il 19% delle biciclette vendute è stata un'e-bike (era l'11% nel 2019). In tre anni si è registrato un +72% di vendite di e-bike in Italia.

Che cosa succederebbe se questo potenziale venisse invece sfruttato pienamente in città? Per rispondere con una ricerca solida e scientificamente fondata, Bosch eBike Systems, divisione del Gruppo Bosch che negli anni ha plasmato il settore delle eBike e della mobilità con prodotti innovativi e servizi digitali, ha commissionato uno studio dal titolo “Trasformare la mobilità urbana: l'opportunità per eBike e eCargobike”, realizzato da Decisio, tra i principali istituti di consulenza in Italia nel settore della programmazione e valutazione delle politiche territoriali, sociali e dei trasporti, in particolare nel campo della mobilità attiva e dello spazio pubblico.

Il confronto con l'auto è impietoso, non solo dal punto di vista della vita sedentaria dell'automobilista, ma anche in ottica ambientale e di risparmio economico per le famiglie. In termini di impatto ambientale non c'è partita: anche considerando l'intero ciclo di vita del mezzo (e quindi produzione e smaltimento di batterie e componenti, oltre che il consumo di energia per il suo utilizzo), la eBike emette 8-10 volte meno CO2 di un'automobile a benzina, e 5-6 volte meno di un'auto elettrica a parità di chilometri percorsi. Per quanto riguarda il risparmio, una famiglia con due automobili arriva a spendere, in 60 anni, una media di 300-350 mila euro per acquistare e mantenere un'auto. Sostituire una delle due con un'e-bike significherebbe risparmiare oltre 100-150mila euro nel corso di una vita.

Per non parlare del tempo risparmiato evitando il traffico. Un risparmio di cui beneficerebbe anche chi si deve necessariamente spostare in auto.

Siamo abituati a questa dicotomia auto-contro-bici, ma promuovere l'uso della eBike e della eCargobike può ridurre gli impatti negativi del sistema di mobilità attuale e rendere più facili tanto gli spostamenti in bicicletta quanto quelli compiuti in auto. Le famiglie italiane beneficerebbero in questo modo di una mobilità più economica ed egualitaria, vedendo migliorare la qualità della vita di tutti riducendo il traffico, la sedentarietà, l'inquinamento locale e molti dei problemi che affliggono le nostre città. Nelle 5 città più trafficate d'Italia la velocità media in ora di punta è inferiore a 25 km/h; nelle analoghe 5 città più trafficate dei Paesi Bassi, in cui la bicicletta è protagonista, la velocità del traffico motorizzato nell'ora di punta è superiore ai 40 km/h.

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