Ansaldo Energia verso la ricapitalizzazione con i conti in rosso
Fissata a giugno l’assemblea dei soci per l’aumento. Il cda approva il bilancio con risultato netto negativo per 559 milioni
di Raoul de Forcade
2' di lettura
Ansaldo Energia marcia verso la ricapitalizzazione: il cda ha convocato l’assemblea dei soci per votare l’aumento di capitale ma intanto i conti del 2022 sono fortemente in rosso, con un risultato netto negativo per 559 milioni.
Il consiglio di amministrazione dell’azienda controllata da Cdp (all’88%), ha preso atto della sottoscrizione, con le banche finanziatrici, degli accordi di estensione al 2027 dei finanziamenti a medio-lungo termine e della sottoscrizione della nuova linea di credito assistita dalla garanzia Sace Supportitalia; l’ammontare complessivo di linee per cassa a disposizione della società rimane pari a 450 milioni di euro complessivi.
Aumento necessario
Il Consiglio ha anche preso atto dell’estensione al 2027 della linea di credito per l’emissione di garanzie commerciali a supporto del piano industriale 2022-2027. In esecuzione degli accordi raggiunti, si legge in una nota, «il cda ha deliberato di sottoporre all’assemblea degli azionisti, in sede straordinaria, una proposta di aumento del capitale sociale a pagamento per un importo massimo complessivo di 580 milioni di euro, in forma scindibile, da offrire ai soci in opzione».
L’aumento sarà fatto «mediante emissione di 1,81 miliardi di azioni ordinarie prive del valore nominale aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione, a un prezzo di emissione per azione di 0,31906 euro , da offrire in opzione ai soci entro il 30 aprile 2024 e di annullamento di 11.250 azioni proprie senza corrispondente riduzione del capitale sociale».
Assemblea dei soci a giugno
Il Cda ha convocato l’assemblea - in sede ordinaria per l’approvazione del bilancio e in sede straordinaria per l’aumento di capitale - per il 19 giugno alle 11 in prima convocazione e per il 26 giugno, alla stessa ora, in seconda convocazione.
Il consiglio ha, inoltre, approvato il progetto di bilancio della società e il bilancio consolidato del gruppo relativi all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2022. I conti risentono «delle dinamiche di andamento dei prezzi delle materie prime e dei costi di produzione in generale, con conseguente, significativa revisione al ribasso della marginalità dei progetti new units già a portafoglio, fattori che si vanno ad aggiungere alle incertezze sul mercato di riferimento di Ansaldo, legate al conflitto russo-ucraino».
Conti in rosso
In sostanza, «nel corso dell’anno sono stati raccolti nuovi ordini per 898,4 milioni»,che hanno consentito di raggiungere i 4,1 miliardi di euro di portafoglio ordini complessivi; i ricavi si sono attestati a 1,23 miliardi, in calo di 253,9 milioni rispetto all’anno precedente».
L’Ebitda «è risultato negativo per 46,1 milioni (-206,5 milioni rispetto all'anno precedente); il risultato netto è stato negativo per 559 milioni ì(-583,3 milioni rispetto al 2021), anche a seguito di una revisione al ribasso per 390 milioni di euro del valore degli asset intangibili detenuti, già registrata in sede di risultati semestrali 2022». L’indebitamento netto, infine, è «pari a 1,04 miliardi, in aumento di 193,3 milioni rispetto all’anno precedente».
Christian Venzano, segretario generale Fim Cisl Liguria, plaude alla ricapitalizzazione ma, aggiunge, «ora bisogna guardare al futuro». Il Governo, sostiene, « si era impegnato, all’incontro a Roma, a valorizzare Ansaldo Energia e bisogna partire, da subito, con l'impegno sulle commesse nazionali che erano state bloccate l’anno scorso per la transizione energetica: si deve realizzare in tempi brevi per coprire l’anno produttivo del 2024».
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