Antiriciclaggio, con la manovra stretta sui professionisti
Gli Ordini attiveranno una Banca dati per individuare casi di criminalità finanziaria. Accesso a Banca d’Italia, Guardia di finanza e Antimafia
di Ivan Cimmarusti
I punti chiave
2' di lettura
Stretta antiriciclaggio sui professionisti con doppio invio di documenti e atti. Con la bozza della Manovra, il Governo punta ad aumentare la collaborazione degli addetti ai lavori (tra gli altri commercialisti e avvocati) per far emergere fenomeni di criminalità finanziaria.
La Banca dati agli Ordini professionali
Al netto dell’obbligo di inviare le Segnalazioni per operazioni sospette all’Unità di informazione finanziaria, l’ente antiriciclaggio della Banca d’Italia, è stata stabilità l’istituzione di una “Banca dati informatica centralizzata” che gli Ordini professionali possono attivare. In particolare, nella bozza della Manovra, si legge che «al fine di prevenire eventuali attività di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo gli organismi di autoregolamentazione possono istituire, previo parere favorevole del Garante per la protezione dei dati personali, una banca dati informatica centralizzata dei documenti, dei dati e delle informazioni acquisiti dai professionisti nello svolgimento della propria attività professionale che sono tenuti a conservare».
Stando alla norma, la Banca dati è istituita e gestita in proprio dagli Ordini, che determinano quali documenti, dati e informazioni devono essere trasmessi dai professionisti.
Avviso automatico
La Banca dati, che potrà essere un sistema di Intelligenza artificiale, emetterà un «avviso automatico» destinato al professionista che ha inviato i documenti, qualora «emergano operatività anomale basate sui parametri quantitativi e qualitativi». Inoltre, si precisa che «resta ferma la responsabilità del professionista per l’adempimento dell’obbligo di segnalazione delle operazioni sospette, anche nel caso di mancata ricezione dell’avviso».
L’avviso è generato dalla banca dati sulla base di elementi informativi associati ad una determinata persona fisica o giuridica, quali la tipologia di cliente, la capacità economica, la situazione economico patrimoniale, l’attività svolta, la residenza o sede in Paesi terzi ad alto rischio, le caratteristiche, l’importo, la frequenza, la natura delle prestazioni professionali o operazioni instaurate o eseguite, il loro collegamento o frazionamento.
Al fine di elaborare l’avviso, l’Ordine professionale può avvalersi di sistemi automatizzati la cui logica algoritmica sia periodicamente verificata, con cadenza almeno biennale, allo scopo di minimizzare il rischio di errori, distorsioni o discriminazioni.
Accesso diretto di Uif, Gdf e Antimafia
Il ministero dell’economia e delle finanze, l’Unità di informazione finanziaria per l’Italia, il Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di finanza, la Direzione investigativa antimafia e la Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo accedono alla Banca dati. L’acceso non è consentito ai singoli professionisti
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