Storia dell’informatica

Apple-I, l’antenato del Mac va all’asta: nato nel garage di Jobs, oggi vale 400mila dollari

Ancora funzionante, è l’unico esemplare con custodia in legno sopravvissuto dei 50 kit venduti nel 1976 da Jobs e Wozniak a un negozio di Palo Alto

di Antonio Larizza

Aggiornato il 10 novembre 2021 alle ore 00:23

L’Apple-I all’asta (foto John Moran Auctioneers)

2' di lettura

Un pezzo della storia dell’informatica è stato venduto all’asta in California. Si tratta di un esemplare dell’Apple-I, il computer assemblato a mano da Steve Jobs e Steve Wozniak intorno al 1976, nel garage di Jobs, considerato l’antenato del Mac.

L’esemplare è stato messo all’asta da John Moran Auctioneers - qui la pagina con tutti i dettagli - e stando a quanto riportato dalla stessa casa d’aste di Los Angeles martedì 9 ottobre alle 20,30 ora italiana è stato venduto per 400.000 dollari (il prezzo stimato alla vigilia dell’asta era compreso tra 400.000 e 600.000 dollari).

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Apple-I, l’atto di fondazione

Steve Jobs e Steve Wozniak vendettero un furgone Volkswagen (il primo) e una calcolatrice Hp 65 (il secondo) per mettere insieme poco più di 1.300 dollari, il capitale necessario per costruire i primi 50 Apple-I venduti al negozio di elettronica ByteShop di Mountain View. Di fatto, questo è considerato l’atto di fondazione della Apple. L’inizio dell’avventura che rivoluzionerà la storia del computer e non solo.

All’asta l’unico esemplare rimasto con custodia in legno

La macchina vintage messa all’asta è una rara versione di Apple-I con custodia in legno di acacia delle Hawaii, molto in voga negli anni ’70. Con questa custodia ne furono realizzate sei unità: quella messa all’asta è l’unica sopravvissuta.

Leggendo la storia di questo computer, si scopre che la speciale custodia in legno è stata aggiunta da Paul Terrell, il titolare del negozio ByteShop, di fatto il primo rivenditore di personal computer al mondo.

Terrell rimase infatti molto deluso dal fatto che Wozniak e Jobs gli avessero consegnato un ordine di 50 kit di computer invece di altrettante unità assemblate, ma la coppia di giovani imprenditori riuscì comunque a convincerlo ad accettare la consegna della merce.

Un rifiuto di Tarrell avrebbe potuto cambiare la storia dell’informatica: Wozniak e Jobs avevano costruito i 50 kit acquistando a credito i materiali necessari, e se la merce fosse rimasta invenduta non avrebbero potuto onorare i debiti, e l’azienda sarebbe probabilmente fallita ancor prima di nascere.

L’antenato del Mac comprato da un prof di elettronica

Secondo quanto riferito dal sito d’asta, l’ormai ex proprietario aveva acquistato l’Apple-I di seconda mano, da un professore di elettronica al Chaffey College di Rancho Cucamonga, in California, nel 1977. La macchina è stata quindi battezzata “Chaffey College Apple-I”.

Il fortunato collezionista che oggi ha incassato 400.000 dollari cedendo il suo Apple-I è stato in passato uno studente di quel professore di elettronica che, ignaro, comprò un esemplare del computer capostipite della dinastia dei Mac.

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