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Appuntamento in città, sulle tracce delle nuove vie del cibo

Da Cortina a Taormina, passando per Firenze, tre tappe gourmet che fondono cultura, alta cucina ed esperienze pop-up. Per celebrare l'arte del buon vivere.

di Redazione

Un tavolo del ristorante Chic Nonna a Firenze.

5' di lettura

Da Nord a Sud, toccando tre luoghi dove il cibo è veicolo di condivisione, approfondimento, incontro. E un'occasione per riscoprire gioielli nascosti delle nostre città, fra nuove capitali del gusto, palazzi quattrocenteschi convertiti in nuovi indirizzi lifestyle e l'ultima cena pieds dans l'eau della stagione.

 

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Cortina – capitale della cucina di montagna

 

Aromatica, di sostanza, antica e al tempo stesso sperimentale, rispettosa del territorio. Intrinsecamente sostenibile, anche per necessità logistiche. Da anni la cucina d'alta quota riscuote sempre più interesse (ottimo il piazzamento di Norbert Niederkofler, del St. Hubertus di San Cassiano, al 29esimo posto nella classifica dei 50 Best Restaurants 2022, guadagnando molte posizioni rispetto al 54esimo dello scorso anno). Il 10 e 11 settembre la gastronomia di montagna diventa protagonista a Cortina con The Queen of Taste, l'evento che trasforma la futura città olimpica nella capitale della ristorazione in quota, tra momenti gourmet e incontri con i protagonisti del territorio, per conoscere sapori, sfide e prospettive di un settore chiave per l'economia locale, anche come incubatore di talenti e catalizzatore di sviluppo rurale. Con otto ristoranti segnalati dalla guida Michelin e due stellati, nella perla delle Dolomiti è possibile andare alle radici di una cucina paziente, rispettosa del territorio e dei suoi ritmi, che ha imparato a fondere eredità montana e sguardo contemporaneo.

Il Cortina Chef Team.

 

L'appuntamento è sabato 10 con StrEat Chef, un tour enogastronomico con pairing firmato Cortina Chef Team. Tra le tappe, Baita Fraina, Villa Oretta, al Camin, Lago Scin, con il fine serata firmato Pasticceria Alverà. Sono tre le toque che accoglieranno gli ospiti a ogni sosta, con menu legati al territorio in abbinamento al vino. Domenica 11, a seguito del convegno “Il coraggio della differenza”, presso il Museo Mario Rimoldi, in Corso Italia, StrEat Lunch porta a Cortina ospiti stellati e giovani promesse della cucina che, insieme agli organizzatori, trasformeranno piazza Angelo Dibona in un ristorante pop-up e open air immerso nel centro storico e vista Dolomiti (per informazioni e biglietti www.thequeenoftaste.cortinaforus.it info@thequeenoftaste.it).

 

Chic Nonna – Palazzo Portinari Salviati, Firenze

 

Si chiama Chic Nonna (https://www.chicnonna.com/it/ristorante-chic-nonna-firenze/ ) l'ultimo tassello della nuova vita di Palazzo Portinari Salviati, a Firenze, tornato sulla scena dopo 10 anni di abbandono e quattro di restauri. Una scelta inconsueta per un ristorante fine dining progettato nel nucleo più antico dell'edificio - la corte degli Imperatori - dove opere di Lea Manetti e Antonio Manzi, l'unico artista contemporaneo a essere esposto agli Uffizi, fanno da contrappunto alle volte affrescate dal maestro cinquecentesco Alessandro Allori. Ma il nome racconta bene la filosofia dietro al nuovo progetto gastronomico firmato dallo chef Vito Mollica, director of culinary di Mine & Yours Group, che gestisce l'intera offerta food & beverage del gruppo. Al ristorante si affiancano infatti Salotto Portinari Bar & Bistrot - con una proposta ispirata alla tradizione toscana e italiana, dalla colazione al dopocena, e 50 comode sedute disposte attorno alla Statua di Cosimo I, fra affreschi trecenteschi e arte orientale - Sala Beatrice, destinata agli eventi privati, e il cocktail bar, uno scrigno dorato con rimandi zen, prenotabile anche a uso esclusivo. «Il nome Salotto l'ho scelto io, perché questo spazio vuole proporsi come luogo d'incontro aperto alla città: per un fiorentino come per un viaggiatore», spiega Mollica. «È un invito ai cittadini a tornare a vivere il centro storico delle propria città, a ripopolare questi spazi magnifici in cui è nata Beatrice, ha vissuto Cosimo I e dove oggi si può incontrare anche buon cibo, arte e anche benessere, grazie alla spa di 500 metri quadri con piscina e palestra (riservabile anche interamente, ndr)». L'invito arriva dallo chef che per primo, in oltre dieci anni alla guida del ristorante stellato Il Palagio al Four Seasons e per 25 nel gruppo hospitality, ha trasformato radicalmente la percezione degli alberghi come luoghi “altri”, isole sospese e disconnesse dal tessuto urbano. «All'inizio era impensabile per gli abitanti di Firenze venire a fare esperienze negli alberghi, e allora abbiamo portato la formula del brunch, iniziative charity, la pizzeria all'interno del cinque stelle. Dopo 10 anni, il 65 per cento di ospiti del Palagio erano fiorentini». Anche qui, in autunno «il salotto diventerà spazio del late breakfast, per continuare a colazione fino alle 14, poi si susseguiranno iniziative di beneficienza e nuove occasioni di dialogo fra arte e cultura». La proposta di Chic Nonna si poggia sull'eccezionalità delle materie prime, con largo spazio ai piccoli produttori. I piatti, centrati sulla stagionalità, sono tradizionali con tocchi estrosi nella scelta degli ingredienti e delle preparazioni. Ai due percorsi degustazione, di cui uno vegetariano piacevolmente soprendente, si accompagna una preziosa carta dei vini curata dalla sommelier Clizia Zuin, con circa 300 etichette per viaggiare fra Italia e Francia con maison storiche e piccoli produttori (c'è anche un Vin Santo in edizione limitatissima proveniente dall'Arcidiocesi di Firenze). Stupisce il momento conclusivo della serata, con un'attenta selezione di rari tè elaborata con La Via del Tè e una carta dei caffè, proposti anche con diversi metodi di estrazione.

Per completare il viaggio, i piani superiori del palazzo, di proprietà del gruppo thaiwanese LDC Hotels & Resorts che ne ha curato l'attento restauro, ospitano 13 suite componibili e personalizzabili negli spazi, con affreschi del 1700 e soffitti a cassettoni meravigliosamente restaurati, oltre ad appartamenti ad uso residenziale (due terzi sono stati già venduti) con terrazze vista Duomo.

La sala del ristorante Chic Nonna di Firenze.

 

 

 

A Taormina, per l'ultima cena pieds dans l'eau della stagione

 

Solo cinque tavoli da due, per cenare davvero insieme al mare. Fino al 4 settembre Villa Sant'Andrea, a Belmond Hotel, a Taormina, invita da Brizza (https://www.belmond.com/it/hotels/europe/italy/taormina/belmond-villa-sant-andrea/dining) - termine siciliano per “brezza”, il suo pop-up restaurant immerso nella Baia di Mazzarò. Il fulcro dell'esperienza è un incontro multisensoriale e senza filtri con il mare: si cena a piedi nudi direttamente in un angolo della spiaggia privata, il servizio e la mise en place sono informali, per rendere protagonista il panorama e il sole che s'immerge all'orizzonte. Al centro, un vero e proprio laboratorio di cucina marina, frutto del connubio tra tradizione isolana ed evoluzione (la grigliata Origini propone una speciale selezione di pesce “maturato” utilizzando la frollatura, tecnica oggi innovata negli strumenti di preparazione, ma che richiama la lunga tradizione dell'essiccazione del pescato), firmata da Agostino D'Angelo, executive chef di Villa Sant'Andrea. La ricerca del mare a tutto tondo prosegue nei dolci, con proposte che richiamano sentori sapidi, e nella scelta dei vini, con una speciale ricerca di etichette italiane affinate in mare e cocktail che ne richiamano salinità e profumi. Nell'allestimento, garbato ed essenziale, spicca l'illuminazione creata da un artigiano locale utilizzando le nasse, ancora oggi impiegate per la pesca in barca nella zona del trapanese.

Brizza, il nuovo pop-up restaurant presso la Baia di Mazzarò.

 

Ma vale la pena fare tappa anche all'altro Belmond di Taormina, il Grand Hotel Timeo (https://www.belmond.com/it/hotels/europe/italy/taormina/belmond-grand-hotel-timeo/), per il progetto Colouring the World dell'artista Pascale Marthine Tayou (fino al 31 dicembre). Qui l'obiettivo di apertura verso un pubblico che vada oltre gli ospiti dell'albergo si traduce in due installazioni dell'artista camerunense ideate in relazione all'atmosfera del luogo. Il percorso parte dall'ingresso dell'hotel, ne attraversa il giardino e arriva fino al Teatro Greco del III secolo che si staglia proprio al di sopra del Timeo. Il progetto fa parte di Mitico, la collaborazione fra il gruppo Belmond e Galleria Continua inaugurata al Cipriani di Venezia, in occasione della Biennale d'Arte. Un viaggio in cui, facendo tappa dal Nord al Sud della Penisola, ci si è interrogati sull'interazione fra uomo, arte, cibo e paesaggio che è pura celebrazione dell'arte di vivere.

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