Apre a Locri l’ostello che nessuno voleva da 12 anni
di Roberto Galullo
2' di lettura
Quando il Comune di Locri (Reggio Calabria) il 9 aprile 2016 pubblicò il bando, rivolto agli enti no-profit, per partecipare alla concessione gratuita decennale dell'immobile ristrutturato e riconvertito in ostello della gioventù, confiscato alla ‘ndrangheta, su quattro piani con 15 stanze e ogni ben di Dio, non molti nutrivano speranze nell'assegnazione.
Così fu: nessuna proposta venne avanzata entro l’11 maggio 2016 anche se era (ed è) impossibile da credere che nessuno in Italia avesse 6mila euro di cauzione e 50mila euro per la costituzione di una fidejussione infruttifera a favore del Comune di Locri. Impossibile anche da credere che nessun avesse un' esperienza pluriennale nel settore socio-turistico.
Su quel bene, grazie ai fondi Pon Sicurezza, lo Stato (cioè tutti noi) ha investito quasi due milioni a partire dal 2009. Il punto è che il bene, confiscato nel 2005, apparteneva alla famiglia Cataldo e nessuno osava alzare un dito per reclamarne una nuova vita. Il Comune, con pervicacia, il 27 ottobre 2016 ripropose il bando e questa volta - la notizia è di ieri - la caparbietà della legalità ha fatto nascere “Locride”. Il consorzio sociale Goel di Gioiosa Jonica, attivissimo nella cultura della legalità e dell'impegno sul campo, sì è aggiudicato l'ostello della gioventù (le candidature, questa volta, erano due).
«Il bene ritorna dunque alla collettività nel sano e giusto spirito della legge sui beni confiscati - dichiara il Consorzio in un comunicato stampa - dimostrando che la Locride e la Calabria non demordono e non si piegano ad alcun timore. Il progetto presentato da Goel, operando in collaborazione con il Comune di Locri, cercherà di promuovere uno sviluppo turistico e sociale che restituisca valore al territorio in una modalità esattamente opposta e contraria all'usurpazione mafiosa che, invece, paralizza lo sviluppo e crea disoccupazione e precarietà per tutti…». Quarantacinque posti letto a 1,6 km dal mare, tutti da godere.
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