Aprilia vicina alla saturazione degli impianti
di Katy Mandurino
3' di lettura
Ogni anno vengono vendute dalle 35 alle 40mila moto Aprilia e Guzzi nel mondo. Il dato segna un netto miglioramento rispetto al passato, con punte d’eccellenza in Europa e negli Stati Uniti e, a sorpresa, dati decisamente positivi nell’Est asiatico, in particolare in Thailandia, Vietnam e Indonesia. «In India, in particolare, abbiamo lanciato sul mercato uno scooter-moto targato Aprilia (l’SR 150, ndr) che sta avendo molto successo. Mentre in Thailandia abbiamo aperto il più grande motoplex del Sud-Est asiatico, di ben mille metri quadrati». Roberto Colaninno, presidente e ad del gruppo Piaggio, di cui dal 2004 fa parte anche il marchio Aprilia, rassicura sul futuro del brand. «L’obiettivo di quest’anno - dice - è cercare di saturare la capacità operativa di Aprilia non solo sul primo turno di lavoro, cosa a cui siamo molto vicini, ma anche sul secondo, in modo da poter coprire i costi e stabilizzare definitivamente l’azienda». E allontanare così lo spettro della cassa integrazione che negli anni scorsi ha coinvolto non poco lo stabilimento veneziano.
Dell’andamento di Aprilia, Colaninno ha parlato ieri a Noale, nel Veneziano, dove si trovano la sede e lo stabilimento dello storico marchio, durante la presentazione della stagione racing 2017 e del nuovo bolide Aprilia RS-GP che correrà il prossimo Mondiale Gp e che sarà guidato dai piloti Aleix Espargarò e Sam Lowes. Un “esemplare” tecnologicamente evoluto, con una livrea tricolore disegnata da Aldo Drudi a celebrare la bandiera nazionale e un prodotto interamente prodotto in Italia, «dalla prima all’ultima vite», ha ricordato Colannino.
La crescita di Aprilia ha avuto una forte spinta dal mondo delle corse: «Entrare nel Moto Gp, tre anni fa, è stata una scelta rischiosa - ha detto Colaninno -, ma è stata una scelta giusta. Oggi i modelli chiave di Aprilia sono richiesti su tutti i mercati internazionali». L’ingresso nel Moto Gp - obiettivo sportivo del 2017 è di entrare nelle top five - ha aiutato Aprilia ne ha anche potenziato la ricerca tecnologica, garanzia di credibilità sul cliente.
Aprilia ha ottenuto nella sua storia sportiva 54 titoli mondiali, di cui 28 sotto l’egida del gruppo Piaggio, e 294 vittorie nei Gran Premi, con un doppio impegno nella Moto Gp e nella Superbike. Nei piani di sviluppo per il 2017 del gruppo Piaggio - che ha chiuso il bilancio 2016 con un incremento dei ricavi dell’1,4% a 1,3 miliardi di euro, un utile netto di 14 milioni (+18,3%) e 532mila veicoli venduti in tutto il mondo - il brand contribuirà allo sviluppo del segmento delle moto di media cilindrata e del segmento premium nel mercato cinese e indiano.
Non solo. Aprilia Racing ha anche la fondamentale funzione di fungere da piattaforma innovativa per lo sviluppo di tecnologie all’avanguardia da applicare su altri modelli. Così come lo sono le piattaforme di Pasadena, in California, maggiormente concentrata sul design e sui materiali, e PFF, Piaggio Fast Forward, a Boston, Massachusetts, sulla mobilità del futuro, che lo scorso mese ha presentato Gita e Kilo: il primo un robottino circolare autonomo, ideato per assistere le persone, che trasporta fino a 18 chili e può raggiungere i 35 km orari, e che con molta probabilità verrà immesso sul mercato già dal 2018; il secondo più stabile grazie all’appoggio su tre ruote, che può trasportare fino a 100 kg di peso nel suo vano da 120 litri.
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