Aquapetra resort, l’arte di creare una nuova destinazione fra ulivi e reality show
di Federico De Cesare Viola
3' di lettura
Quasi tutti i tavoli intorno a noi parlano inglese e sono in vena di romanticherie. Nulla di strano, se fossimo a Notting Hill o anche a Venezia, nel Chianti o in Costiera. Ma noi siamo comodamente seduti – in una splendida sala rinnovata, anche nella disposizione dei tavoli, ora giustamente distanziati – alla Locanda del Borgo, il ristorante gastronomico di Aquapetra, resort di charme nel Sannio Beneventano.
Una zona (immeritatamente) misconosciuta della Campania dove, in occasione della nostra recente visita, non ci saremmo dunque aspettati di trovare una così folta comunità di sudditi della Regina. È la sommelier Francesca Martusciello – recente ingresso nel team, dopo importanti esperienze all'estero, tra cui quattro anni a Londra – a spiegarci la ragione.
Lo scorso inverno Aquapetra si è trasformato per un mese nel set privilegiato e blindatissimo di First Date Hotel – celebre reality di Channel 4 dedicato agli appuntamenti al buio – e così un numero molto consistente di prenotazioni internazionali (e di richieste di matrimoni) arriva ora proprio dal Regno Unito, con un pubblico che vuole ritrovare quella charming Italy vista nel corso degli episodi: il borgo diffuso in pietra circondato dagli ulivi, le stradine lastricate, la cappella privata con il campanile, la Spa con piscine affacciate nel verde (oggi affiancata dal nuovo centro anti-age Aqua Promoitalia Clinic), le suite di design con letti oversize, living con camino e oggetti d'arte, il cocktail bar, il nuovo bistrot e infine il ristorante fine dining.
La prima stella Michelin per lo chef Villani
Dallo scorso novembre lo chef Luciano Villani mostra con orgoglio sulla divisa la prima stella Michelin, meritata grazie a una cucina sintonizzata sulle stagioni con garbo, intelligenza e la giusta dose di creatività che rende omaggio con orgoglio allo straordinario giacimento di prodotti del territorio. E così, mentre ci chiediamo il perché di una playlist così ripetitiva e classicheggiante (ma forse il gusto british apprezza), assaggiamo le creazioni autunnali dello chef: il battuto di marchigiana sannita con peschiole e rafano, i tortelli di cipolla, caciocavallo e manzo agli agrumi, il riso al blu di capra, riduzione di miele, arancia e aceto (un piatto tagliente e insieme carezzevole, dal magnifico equilibrio), il galletto con patate alle olive e chutney di pomodoro (notevolissima e originale variazione sul tema della carne bianca) e infine il semifreddo al torroncino di San Marzo dei Cavoti e gel di Strega, altra gustosa bandierina sulla mappa del Sannio.
Verso la nascita del “Sannioshire”?
Per ogni piatto un abbinamento ideale con le migliori Falanghina del beneventano, da Cautiero e Fontanavecchia, grazie agli ottimi suggerimenti - spesso al di fuori della produzione mainstream - della Martusciello, mentre continuiamo a indagare sul turismo del territorio: pare che diverse coppie e famiglie abbiano comprato immobili nei bellissimi villaggi della valle telesina, da Limatola a Sant'Agata de' Goti a Guardia Sanframondi, il paese dell'emozionante (e insieme inquietante) processione dei Battenti.
Chissà, dunque, che tra qualche anno non sia legittimo chiamare “Sannioshire” questa parte di Campania, in provincia di Benevento, che vanta la più antica e importante tradizione vitivinicola della regione. E che nel frattempo non possa migliorare la sensibilità ambientale e la qualità dei collegamenti, aspetti critici - come vi accorgerete dai troppi rifiuti lungo strade sconquassate, raggiungendo la destinazione da Napoli - che non incentivano certo la crescita del turismo.
Focus (anche) sull’arte
Intanto, Aquapetra punta con qualità e coraggio su ulteriori contenuti che possano attrarre viaggiatori curiosi di scoprire destinazioni inedite. Proprio lo scorso weekend è stato presentato il progetto - realizzato con la collaborazione di Fabio Agovino e della sua Collezione d'arte - che vedrà impegnati nomi internazionali nella realizzazione di opere scultoree site-specific: il resort, in altre parole, si trasforma in una residenza d'artista e in una fonte d'ispirazione grazie al suo scenario. Chiara Camoni e Martin Soto Climent sono i primi a prendere parte all'iniziativa e due loro opere - appartenenti alla Collezione Agovino, che ha sede nello storico Palazzo Sessa di Napoli – sono state esposte proprio in occasione dell'inaugurazione di Aquapetra Parco d'Arte.
Consigli24: idee per lo shopping
Scopri tutte le offerteOgni volta che viene fatto un acquisto attraverso uno dei link, Il Sole 24 Ore riceve una commissione ma per l’utente non c’è alcuna variazione del prezzo finale e tutti i link all’acquisto sono accuratamente vagliati e rimandano a piattaforme sicure di acquisto online
loading...