impiantistica

San Siro, 3 ipotesi per il nuovo stadio di Inter e Milan. Sala: «Disponibili a cedere l’impianto»

Il sindaco di Milano mette sul tavolo un’altra soluzione per il nuovo impianto di Milan e Inter. Oltre all’ipotesi di uno stadio nuovo nell’area di San Siro e a quella di Sesto San Giovanni, Palazzo Marino sarebbe disponibile «a cedere San Siro, qualora si volesse considerare anche l’ipotesi di ristrutturarlo»

di Marco Bellinazzo

Lo stadio Meazza (Agf)

3' di lettura

«A questo punto ci sono due ipotesi sul tavolo: uno stadio nuovo a San Siro o uno stadio a Sesto San Giovanni. Io ne aggiungerei una terza, noi siamo
disponibili a cedere San Siro, qualora si volesse considerare anche l’ipotesi di San Siro», ovvero di utilizzare la struttura esistente.

Lo ha spiegato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, rispondendo alle domande dei giornalisti. Si aggiunge così una nuova soluzione tra quelle sul terreno, mentre l’Inter e il Milan sveleranno il 24 settembre il progetto scelto da proporre al Comune tra i due già selezionati (sui quattro proposti). Finora Palazzo Marino aveva parlato solo di una concessione lunga (sul modello Udinese) a favore dei due club mantenendo la proprietà dell’impianto.

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Area ex Falck
«Noi dobbiamo sviluppare il più grande piano urbanistico attuativo d’Europa. E siamo pronti, nel caso ci fosse l’opportunità, a ospitare il nuovo stadio di Inter e Milan». Giuseppe Bonomi, amministratore delegato di Milanosesto, uno dei maggiori progetti europei di
riqualificazione immobiliare e urbanistica che interessa le aree ex Falck di Sesto San Giovanni, apre le porte alle squadre milanesi per costruire il nuovo stadio. «Stiamo rivisitando il piano di sviluppo, visto che il precedente era datato», le parole di Bonomi all’Ansa. «L’area da oltre 1,5 milioni di metri quadri ha grandissime potenzialità e avrà plurime destinazioni, tra le quali valutiamo anche l’impiantistica sportiva, come per esempio l’idea di un palazzo per il nuoto». Qui si inserisce il tema stadio per Inter e Milan.

Le due società lo scorso 10 luglio hanno infatti presentato al Comune di Milano il «Progetto di Fattibilità Tecnico Economica» per la costruzione del nuovo stadio. L’attesa ora è per il progetto definitivo, intanto però nei giorni scorsi il sindaco Sala ha bacchettato i club, invitandoli ad una maggiore trasparenza. Una situazione che vede Milanosesto alla finestra. «Non vuole essere un tentativo di forzare la mano a nessuno - spiega Bonomi-. Ma se il progetto che hanno presentato avesse dei problemi, noi saremmo prontissimi. L’area è adeguata, è una parte della Grande Milano che va rigenerata e ricostruita come parte importante della città e può essere una alternativa credibile a San Siro. Si presterebbe a coniugare la parte entertainment e sportiva con l’aspetto commerciale, visto che siamo anche titolari di autorizzazioni per la grande distribuzione. Non voglio assolutamente gufare, ma noi siamo pronti», conclude l’ad di Milanosesto.

I progetti selezionati
Intanto Milan e Inter hanno fatto una prima cernita dei progetti del nuovo stadio che sostituirà San Siro. Dei quattro studi di architettura invitati a partecipare sarebbero sono rimasti in lizza in due: l’americano Populous, che ha realizzato moltissime arene sportive in giro per il mondo come il nuovo Wembley e lo stadio del Tottenham; e lo studio milanese Progetto Cmr con Sportium. Mentre lo studio Boeri e Hok dovrebbero essere stati scartati. Il sindaco Beppe Sala nein giorni scorsi ha incontrato i rappresentanti di Milan e Inter per affrontare la questione dei tempi e l’impatto che potrebbe avere l’ultizzo della legge sugli stadi che consentirebbe un raddoppio delle cubature rispetto a quelle contenute nel piano di governo del territorio. Milan e Inter intendono, in ogni caso, illustrare prima possibile i progetti in lizza alla cittadinanza utilizzando una mostra o attraverso illustrazioni digitali (magari già entro la fine del mese di settembre).

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