Arest, strumento per rilanciare il territorio lombardo
La Lombardia fa squadra per migliorare la competitività, attrarre imprese e creare occupazione
di Flavia Carletti
2' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - L’Arest come strumento di rilancio del territorio, nato su impulso dell’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia con la logica «di creare un moltiplicatore rispetto al tempo dello sviluppo economico perché migliora le realtà locali e attira altri investimenti». L'Arest (Accordo di Rilancio Economico, Sociale e Territoriale) è una misura innovativa prevista dalla legge regionale 19/19, l’Arest e di "scala territoriale" mirata a sviluppare interventi in grado di attuare una strategia complessiva di rilancio dei territori. In particolare, l’Arest è finalizzato ad attuare un programma di opere, azioni e interventi per il rilancio economico e/o sociale dei territori lombardi attraverso la selezione di una serie di proposte – presentate dagli enti locali (Comuni, Comunità montane e province) – in grado di raggiungere determinati obiettivi in tre ambiti tematici: attrattività e competitività dei territori; competitività delle imprese; sostegno all’occupazione.
Le caratteristiche che devono avere i progetti
I progetti presentati, per essere ammessi alla fase negoziale, devono avere alcune caratteristiche specifiche quali: il legame con il territorio, inteso come lo sviluppo di progettualità pensate per rafforzare ed esaltare le peculiarità delle comunità cui sono destinate; una risposta concreta alla richiesta di servizi e di opere pubbliche, in modo da agevolare le realtà imprenditoriali o nuovi insediamenti, ma anche le persone e le famiglie, sia a rimanere sul territorio sia a sceglierlo quale sede per nuove attività e propria residenza; la condivisione, intesa come risultato della collaborazione fra enti locali, realtà economiche ed imprenditoriali, associazioni di categoria; il coinvolgimento concreto e fattivo del settore privato, in quanto destinatario ultimo di interventi pubblici pensati per migliorare la vita di cittadini e di imprese.
Obiettivo è facilitare nuove attività economiche
Il principale fine delle proposte è quello di accompagnare o facilitare l’insediamento di nuove attività economiche o il mantenimento e l’ampliamento di attività già presenti sul territorio e favorire l’attrattività dei territori. Inoltre, i progetti devono essere concreti, valutati e valutabili sotto il profilo della sostenibilità economica e ambientale, in grado di portare effetti positivi, stabili, duraturi, ma soprattutto immediatamente tangibili. Attualmente i progetti presentati e ammessi alla fase negoziale sono in totale 56. Per 10 di questi il percorso si è concluso con la sottoscrizione dell’Accordo e l’erogazione di una quota pari al 35% a titolo di anticipo sull’intero ammontare del cofinanziamento regionale. Ciò al fine di rendere immediatamente disponibile la liquidità necessaria agli enti locali per avviare la progettazione e la realizzazione delle opere.
loading...