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Elezioni Argentina: Javier Milei è il nuovo presidente. I complimenti di Trump, Musk e della Cina

L’ultraliberista di destra Javier Milei è il nuovo presidente eletto dell’Argentina. Il primo discorso e le reazioni internazionali

Javier Milei: "Oggi inizia la ricostruzione dell'Argentina"

5' di lettura

L’ultraliberista di destra Javier Milei è il nuovo presidente eletto dell’Argentina. Con il 99,26% delle urne scrutinate, il presidente eletto dell’Argentina, ha ottenuto il 55,69% dei voti, quasi 12 punti in più del rivale, il peronista Sergio Massa, che ha totalizzato il 44,31%. Milei ha trionfato soprattutto nell’entroterra del Paese, in particolare nelle province di Mendoza, dove ha avuto il 71% dei voti, e Córdoba, dove ha preso il 74,14%, ottenendo una vittoria superiore alle previsioni dei sondaggi in un’elezione storica e cruciale per il Paese.

Il primo discorso del nuovo presidente

«Oggi inizia la fine della decadenza argentina. Iniziamo la ricostruzione e a voltare la pagina della nostra storia. Riprendiamo il cammino che non avremmo mai dovuto perdere. Finisce il modello dello stato che impoverisce e benedice solo alcuni mentre la maggioranza soffre. E’ una notte storica, torniamo ad abbracciare l’idea della libertà», ha detto il nuovo capo dello Stato nel suo primo discorso. Riposto nell’armadio il chiodo di pelle, Milei si è presentato in giacca e cravatta al fianco della sorella Karina, suo sostegno durante tutta la campagna elettorale, pettinato e fresco di barbiere.

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Argentina, i sostenitori di Milei in festa a Buenos Aires

«Sappiamo che ci sono persone che resisteranno per mantenere i loro privilegi. Saremo implacabili: dentro la legge tutto, fuori la legge niente», ha avvertito mettendo in guardia la casta, e chiedendo al governo peronista di Alberto Fernandez di «prendersi carico del Paese fino alla fine del mandato».

Milei assumerà il suo mandato il 10 dicembre, proprio nel quarantesimo anniversario della democrazia dall’ultima dittatura militare.

«La situazione è drammatica, non c’è spazio per la gradualità, per le mezze misure», ha indicato il vincitore, elencando l’inflazione, la povertà, la miseria e l’insicurezza come le sfide più urgenti. «L’Argentina ha un futuro ed è liberale», ha poi osservato promettendo che, tra 35 anni, il Paese sarà «una potenza mondiale».

Nella sua presentazione, Milei ha evitato di parlare dei suoi cavalli di battaglia come la dollarizzazione o la chiusura della Banca Centrale. Ma non ha potuto fare a meno di vibrare il suo motto: «Viva la libertà, maledizione».

«Viva la libertà, maledizione», acclamato dal ruggito della sua gente, prima di abbracciare i suoi genitori, mentre nelle città del Paese, da Buenos Aires a Cordoba a Mendoza, a migliaia con le bandiere biancocelesti si sono riunite per festeggiare con canti, balli, rulli di tamburo e caroselli di auto.

L’Argentina sceglie l’ultraliberista Milei

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Massa sconfitto

Alcune ore prima in un drammatico discorso, Massa aveva ammesso la sconfitta abbandonando la scena mentre era ancora in corso lo spoglio delle schede. «L’Argentina ha un sistema democratico solido e forte che rispetta sempre i risultati. Ovviamente l’esito non è quello che ci aspettavamo e ho contattato Javier Milei per congratularmi con lui e augurargli buona fortuna perché sarà il prossimo presidente.

È il presidente eletto dalla maggioranza per i prossimi quattro anni», ha spiegato il ministro dell’Economia, nella delusione dei supporter, che gli hanno comunque concesso l’abbraccio di un applauso.

«L’ho fatto - ha commentato - convinto che la cosa più importante che dobbiamo lasciare stasera è il messaggio che la convivenza, il dialogo e il rispetto della pace di fronte a tanta violenza e squalificazione è la strada migliore che possiamo intraprendere».

 Gli argentini però «hanno scelto un’altra strada - ha evidenziato -. E da domani la responsabilità di dare certezze, di trasmettere garanzie sul piano sociale, politico ed economico, spetta al presidente eletto. Speriamo che lo faccia».

La vittoria di Milei era già nell’aria già nell’immediato della chiusura dei seggi. «Disponiamo di dati preliminari che ci danno fiducia. In Argentina comincia un cambiamento», avevano spiegato i portavoce de La Libertad Avanza senza nascondere un certo entusiasmo.

Un’atmosfera confermata anche dal messaggio euforico che l’ex presidente Mauricio Macri e Patricia Bullrich, la candidata di Insieme per il cambiamento (di centrodestra), rimasta fuori dal ballottaggio e che ha dato il suo sostegno a Milei, hanno inviato a tutti gli osservatori dei seggi elettorali dichiarandosi «molto soddisfatti» del lavoro svolto, mentre le prime indiscrezioni mostravano già una vittoria netta

Il primo turno si è svolto il 22 ottobre, con Massa in testa con il 36,69%. mentre Milei ha ottenuto il 29,99% delle preferenze. La disputa è stata una delle più accese degli ultimi anni nella nazione sudamericana, con uno scenario incerto dove si prevede una serrata battaglia all’ultimo voto.

Casa Bianca, «congratulazioni a Milei, lavoreremo con Argentina»

«Mi congratulo con Javier Milei per la sua elezione a presidente dell’Argentina e con la popolazione per le elezioni libere. Non vediamo l’ora di migliorare i nostri forti rapporti bilaterali basati sull’impegno condiviso sui diritti umani, sui valori democratici e sulla trasparenza». Lo afferma il consigliere alla Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan.

Trump si congratula con Milei, «sono molto fiero»

Donald Trump si è congratulato con il neo eletto presidente argentino, Javier Milei, che molti osservatori hanno accostato politicamente proprio all’ex presidente americano. «Congratulazioni a Javier Milei per la grande corsa alla presidenza dell’Argentina. Tutto il mondo stava guardando! Sono molto fiero di te. Trasformerai il tuo Paese e davvero renderai di nuovo grande l’Argentina», ha scritto Trump sul social Truth, adattando al Paese sudamericano lo slogan della sua campagna elettorale del 2016 (Make America Great Again).

Musk, con Milei prosperità in arrivo per il Paese

«Prosperità in arrivo per l’Argentina». Così Elon Musk, in risposta a un post di un utente sulla piattaforma di sua proprietà X, sulla vittoria di Javier Milei alle presidenziali in Argentina.

Colombia, trionfo Milei triste per America Latina

«L’estrema destra ha vinto in Argentina, è una decisione della sua società. Sono triste per l’America Latina. Il neoliberismo non ha più proposte per la società, non può rispondere agli attuali problemi dell’umanità»: il presidente della Colombia, Gustavo Petro, ha commentato così l’elezione di Javier Milei a presidente dell’Argentina. Petro è stato il più critico tra i capi di Stato dell’America Latina nei confronti del risultato elettorale nel Paese.

La Cina si congratula con Milei per la vittoria

La Cina si è congratulata con il presidente eletto argentino Javier Milei per la sua vittoria, impegnandosi a continuare a lavorare per rafforzare le relazioni con il Paese sudaemericano. «La Cina ha sempre attribuito grande importanza allo sviluppo dei rapporti sino-argentini da una prospettiva strategica e di lungo termine», ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning congratulandosi con Milei per la sua vittoria, nel corso del briefing quotidiano.

Cremlino, vogliamo sviluppo delle relazioni con l’Argentina

La Russia vuole «un ulteriore sviluppo delle relazioni con l’Argentina»: lo afferma il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov commentando la vittoria di Milei in Argentina, come riporta la Tass.

Fmi lavorerà con presidente Milei per garantire stabilità

Fmi, lavoreremo con Milei per garantire stabilità

Il Fondo Monetario Internazionale lavorerà con il nuovo presidente Javier Milei per garantire la stabilità economica in Argentina, ha dichiarato il direttore generale Kristalina Georgieva.

«Siamo ansiosi di lavorare a stretto contatto con [Milei] e la sua amministrazione nel periodo a venire per sviluppare e attuare un piano solido per salvaguardare la stabilità macroeconomica e rafforzare la crescita inclusiva per tutti gli argentini», scrive Georgieva in un post su X.

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