Argento e bronzo azzurri nel nuoto, Fognini agli ottavi nel torneo di tennis
Nel tiro a volo Diana Bacosi raggiunge l’argento nella specialità skeet femminile
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L’Italia si risveglia e si stropiccia gli occhi con un risultato stellare: medaglia d’argento nella staffetta 4x100 stile libero uomini, un risultato mai raggiunto che scrive una pagina di storia per il nuoto italiano. Gli azzurri Miressi, Ceccon, Zazzeri e Frigo chiudono battendo il record italiano e arrivando alle spalle dei giganti Usa guidati da Caeleb Dressel, davanti all’Australia. Prima di loro, altra soddisfazione in piscina con la sesta medaglia per l’Italia a Tokyo 2020, il bronzo di Nicolò Martinenghi nei 100 rana, dietro al favoritissimo inglese Adam Peaty e all’olandese Arno Kamminga. «Sono due medaglie pesantissime - è stato il primo commento del presidente del Coni, Giovanni Malagò - se quella di Nicolò potevamo aspettarcela, quella d’argento della 4x100 stile libero è leggendaria. I ragazzi sono stati bravissimi tutti e cinque, anche Santo Condorelli che ha dato il suo contributo in batteria».
Thomas Ceccon è riuscito anche a qualificarsi per la finale dei 100 dorso poco prima di gareggiare nella staffetta. In finale dei 100 rana anche Martina Carraro. I 4 eroi azzurri non credevano ai loro occhi rigirandosi in mano le medaglie d’argento: «Non ho parole, non so descrivere questo momento, abbiamo scritto una bella pagina della storia dello sport italiano», ha detto Lorenzo Zazzeri. Difficile da comunicare anche la gioia di Martinenghi: «È una cascata di emozioni - ha detto - che mi sono tenuto dentro per tanto tempo e che oggi mi è caduta addosso».
È già finita, invece, l’avventura olimpica di Benedetta Pilato ai Giochi di Tokyo 2020. La ranista azzurra - apprende l’Ansa - prenderà il volo per l’Italia domani dopo la delusione seguita alla mancata qualificazione con tanto di squalifica nei 100 rana. Sfuma definitivamente dunque anche la remota possibilità di una sua partecipazione alle staffette.
Nel fioretto individuale Daniele Garozzo non riesce a difendere l’oro olimpico conquistato a Rio. L’atleta siciliano è stato sconfitto in finale dal portacolori di Hong Kong Ka Long Cheung, che si è imposto con il punteggio di 15-11. Con il suo argento, l’Italia è a quota nove medaglie in questa edizione.
Garozzo è scoppiato in lacrime al termine della finale. Nel corso della sfida, con Cheung avanti per 6-5, l’azzurro aveva chiamato l’intervento del medico per un problema alla coscia destra. Il siciliano ha iniziato il suo cammino superando il portacolori dell'Egitto, Hassan, 15-6. Negli ottavi di finale ha battuto, con sofferenza, il giapponese Mitsuyama (15-14). Nei quarti, si è imposto 15-10 sul francese Lefort per poi sconfiggere in semifinale il giapponese Shikine (15-9). Fuori invece agli ottavi gli altri azzurri in gara, Andrea Cassarà e Alessio Foconi. Il bronzo è andato al ceco Alexander Choupenitch, che nella finale per il terzo posto ha battuto Shikine 15-8.
Subito fuori dalle Olimpiadi, invece, Fabio Basile, oro del judo a Rio, passato di categoria e sconfitto al primo turno dal coreano An Changrim. Niente da fare neppure per Asia Lanzi, che era l’unica azzurra nello skateboard femminile. Nella specialità, viaggio nel futuro con una medaglia d’oro e una d’argento a due tredicenni, la giapponese Momiji Nishiya, e la brasiliana Rayssa Leal.
Nel tennis, Fabio Fognini (testa di serie numero 15) è agli ottavi di finale del torneo dopo aver sconfitto al secondo turno per 6-4 7-6 (4) il bielorusso Egor Gerasimov.
Nel tiro a volo la 38enne azzurra Diana Bacosi ha conquistato la medaglia d’argento nella gara di Skeet donne, vinta dall’americana Amber English. «Speravo nell’oro, di bissare Rio, è arrivato l’argento ma ho dato tutto ciò che avevo e sono contenta così», ha detto Diana Bacosi dopo la gara e un abbraccio al suo ct Andrea Benelli e al presidente della Fitav Luciano Rossi. «Ho dato continuità alle mie prestazioni e alla fine ho perso l’oro per un piattello: nello sport può succedere». Poi una dedica speciale: «È una medaglia che voglio dedicare a tutti gli italiani, perché è stato un anno difficilissimo per tutti: la pandemia ci ha messo in ginocchio ma noi, come popolo, siamo stati capaci di rialzarci, nella vita come nello sport. In questo anno ho avuto difficoltà sportive, ma il mio ct Andrea Benelli mi ha tirato fuori dal momento nero e mi ha portato fino a qui, e a questo argento», ha concluso la tiratrice azzurra.
Delusione, invece, per Tammaro Cassandro. Il tiratore di Capua arrivava in Giappone da vicecampione del mondo, ma anche da esordiente ai Giochi e dopo una fase eliminatoria perfetta in finale lo ha tradito l’emozione: «Proprio così», ammette dopo aver pianto per un sesto posto di cui avrebbe fatto volentieri a meno. L’oro dello skeet uomini è andato al fuoriclasse americano Vincent Hancock, il Messi o CR7 del tiro a volo, che vinse il suo primo mondiale nel 2005 a 16 anni e che alle Olimpiadi aveva già trionfato a Pechino e Londra. Ma in questa gara più che Hancock, che fa notizia se non vince, ha fatto la storia il kuwaitiano Abdullah Al Rashidi, falconiere degli emiri come lavoro principale e tiratore per diletto, che ha avuto allenatori italiani prima di diventare tecnico lui stesso. Oggi, alla sua settima Olimpiade, si è preso il bronzo a 57 anni e 11 mesi, bissando Rio dove gareggiò come atleta neutrale e indossando la maglia dell’Arsenal perché il Kuwait era stato squalificato dal Cio.
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