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Arredo e casalinghi, la forza dei distretti industriali tradizionali

a cura di Mira*

2' di lettura

Il settore del Product Design in Piemonte è costituito da imprese, basate o guidate dal design, che progettano e producono beni per la casa, la persona e il tempo libero, confermandosi come un ambito strategico per l’economia territoriale, oltre all’automobile e al transportation, che fanno storia a sé.

In particolare, le aziende guidate dal design, denominate «Design driven» (il 32,4% del totale), hanno ancora un’offerta competitiva che in parte riflette la precedente organizzazione in distretti industriali con aziende leader nei settori della rubinetteria/casalinghi (Verbano-Cusio-Ossola), della gioielleria (Alessandria), della componentistica tecnica (Canavese e Cuneese) e dell’eno-agroalimentare.

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Si osserva invece una flessione delle unità aziendali costituite da professionisti che offrono servizi di progettazione, denominate «Design core», che rappresentano il 10,1% del totale. Infatti se, da un lato, nel Product Design il processo dal progetto al prodotto è complesso e oneroso, dall’altro le aziende di produzione del territorio richiamano da tempo progettisti da oltre regione o di provenienza internazionale. Tuttavia, osservando non tanto il numero delle unità aziendali ma quello degli addetti (34%) ci si accorge che il comparto «core» è ancora robusto e alimentato da studi di media dimensione (10-20 addetti), che offrono un ampio ventaglio di attività. Siamo comunque in un periodo di cambiamento: oltre ai progettisti più “industriali” affermatisi nei primi anni 2000, emergono freelance, studi e start up che propongono un approccio multitasking, figlio di una formazione universitaria che guarda alle responsabilità del designer verso le persone, l’ambiente e la produzione etica. Compaiono così nuovi strumenti metodologici, sovente richiesti dalla committenza: la progettazione condivisa (co-design), la valutazione dell’esperienza utente (UX) e la costituzione di team transdisciplinari.

Osservando i settori merceologici nei quali operano le imprese «Product Design driven» (si veda il grafico accanto), si rileva la predominanza dell’arredo (31%) dove converge la ricerca sul mobile e le attrezzature per la casa, con materiali sia tradizionali, sia innovativi. La rubinetteria (14,4%) è il secondo settore per unità, con aziende storicamente made in Italy che si distinguono per la ricerca tecnologica orientata a processi sostenibili e per una consistente presenza sui mercati internazionali, anche del lusso. Segue il settore casalinghi ed elettrodomestici (11%) costituito da aziende specializzate nella lavorazione dei metalli e del legno. Le imprese del settore eno-agroalimentare (10,9%) vedono la presenza sia di noti brand sia di piccole realtà, che utilizzano in modo spinto il design per la comunicazione, il visual merchandising e l’advanced packaging. Altri settori affluiscono invece alla componente tecno, storicamente di eccellenza nel territorio piemontese, comprendendo imprese specializzate che hanno introdotto da tempo il design nelle macchine utensili, nella produzione di componenti tecnici e nella lavorazione di materiali speciali per semilavorati e prodotti finiti.

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