Non solo ChatGpt: con Ernie Bot (e gli altri) parte la sfida cinese nell’Intelligenza Artificiale

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Non solo ChatGpt: con Ernie Bot (e gli altri) parte la sfida cinese nell’Intelligenza Artificiale

È un rivale di ChatGpt. Ha ottenuto infatti l’autorizzazione del Governo. Finora invece potevano accedervi solo utenti cinesi selezionati dopo una lunga lista di attesa

di Alessandro Longo

(Adobe Stock)

Baidu, una delle principali aziende tech cinesi, ha annunciato l'apertura di ErnieBot al grande pubblico (cinese). È un rivale di ChatGpt. Ha ottenuto infatti l'autorizzazione del Governo. Finora invece potevano accedervi solo utenti cinesi selezionati dopo una lunga lista di attesa.
Erniebot, come ChatGpt, può conversare in testo, rispondere a domande, risolvere problemi matematici.
Altri chatbot cinesi, analoghi a controparti occidentali, sono più specializzati nello scrivere codice di programmazione e comporre poesie. Alcuni di loro consentono anche input e output in altre forme, come audio, immagini, visualizzazione di dati.

La neutralità politica dell'intelligenza artificiale generativa è una illusione

Il Governo cinese allenta i freni

Uno dei motivi per cui le aziende tecnologiche cinesi finora hanno limitato l’accesso al pubblico è stato il timore che i modelli potessero essere utilizzati per generare informazioni politicamente sensibili, pericolose per il Governo. La maggior parte degli attuali chatbot, come quelli di Baidu e ByteDance, hanno comunque meccanismi di moderazione incorporati che rifiutano di rispondere a domande sensibili su Taiwan o sul presidente cinese Xi Jinping.

«Feedback dal mondo reale»

«Rendendo Ernie Bot disponibile a centinaia di milioni di utenti di Internet, Baidu raccoglierà un enorme e prezioso feedback umano dal mondo reale. Questo non solo aiuterà a migliorare il foundation model di Baidu, ma anche a iterare Ernie Bot a un ritmo molto più veloce, portando infine a un’esperienza utente superiore», ha dichiarato Robin Li, amministratore delegato di Baidu, secondo un comunicato stampa dell’azienda. Questo è il primo chatbot cinese autorizzato per un accesso al grande pubblico. In attesa di autorizzazione sono ora Alibaba e ByteDance.

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