Arriva l’Etf per compensare le emissioni di carbonio
HANetf S&P Global Clean Energy Select HANzero replicherà l’indice S&P Global Clean Energy Select che fornisce un’esposizione alle 30 più grandi società pure play sostenibili, dai biocarburanti, all'energia geotermica, idroelettrica, solare ed eolica
di Daniela Russo
2' di lettura
Debutterà il 30 giugno a Londra il primo Etf in Europa che consente di compensare l'emissione di carbonio del proprio investimento. Si tratta del prodotto HANetf S&P Global Clean Energy Select HANzero promosso da Purpose Investments e HANetf. Dal 15 luglio è poi prevista la quotazione anche sull'EtfPlus di Borsa Italiana.
La soluzione d’investimento nasce per offrire una risposta sostenibile e completa agli investitori che fanno dell'attenzione all'ambiente una priorità. L'offerta di compensazione, infatti, incide sensibilmente sulla riduzione delle emissioni di anidride carbonica e di altri gas a effetto serra. In collaborazione con il fornitore di dati dell’indice, l’emittente calcolerà il valore giornaliero di carbonio emesso dalla gestione del portafoglio per ogni milione di dollari investito. Il carbonio accumulato sarà compensato grazie all'avvio di progetti con impatto positivo per l'ambiente certificati e selezionati da South Pole, società specialista nelle attività di compensazione del carbonio.
I titoli del paniere
In particolare l’Etf replicherà l’indice S&P Global Clean Energy Select che fornisce un’esposizione alle 30 più grandi società specializzate in biocarburanti, tecnologia delle celle a combustibile, energia geotermica, idroelettrica, solare ed eolica. Le prime 10 partecipazioni nell’indice includono Verbund AG, EDP Renovaveis, Vestas Wind Systems, Meridian Energy, First Solar Inc, Siemens Gamesa Renewable Energy, Orsted, Brookfield Renewable Corporation, Solaredge Technologies e Contact Energy Ltd.
«Gli investitori attenti all’ambiente ora possono puntare alla crescita del capitale sicuri del fatto che qualsiasi emissione di carbonio legata al loro investimento sarà compensata attraverso progetti che faranno bene al pianeta – spiega Nik Bienkowski, co-fondatore e co-Ceo di HANetf -. Stiamo rispondendo a una domanda del mercato attraverso un progetto con caratteristiche Esg realmente innovative».
Dalla foresta di Topaiyo al fiume Musi
Due i progetti, conformi agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite e agli standard stabiliti dall’International Carbon Reduction and Offset Alliance, che saranno sostenuti: la conservazione della foresta di Topaiyo e l'impianto idroelettrico del fiume Musi. Nel primo caso, il lavoro, svolto al fianco dei proprietari terrieri indigeni della Nuova Irlanda, sarà finalizzato alla protezione della foresta pluviale dalla deforestazione e al recupero della biodiversità del territorio, contrastando il cambiamento climatico e migliorando lo sviluppo sociale ed economico di una delle zone più povere e isolate della Papua Nuova Guinea.
La seconda iniziativa, invece, realizzata sull’isola indonesiana di Sumatra, vedrà protagoniste le aree rurali del Paese, caratterizzate dalle difficoltà di accesso all’elettricità e dalla mancanza di opportunità di lavoro qualificato. Il progetto idroelettrico sfrutta il flusso del fiume Musi per generare energia pulita per la rete, sostiene la creazione di posti di lavoro, il miglioramento delle infrastrutture e prevede un programma di riforestazione. I due progetti saranno soggetti a uno screening completo, a un audit effettuato da parti terze e a una due diligence interna.
«L'elezione del presidente Biden ha aumentato l'ottimismo sulle politiche green, come dimostrato dalla ri-adesione degli Stati Uniti all'accordo di Parigi – dice Som Seif, fondatore e Ceo di Purpose Investments -. Il maggiore impegno da parte di altri Paesi leader sta rapidamente ponendo le basi per affrontare nel modo giusto il cambiamento climatico, la decarbonizzazione è al centro di questa trasformazione legata anche al miglioramento dell'economia e delle tecnologie sottostanti».
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