Arriva il reddito di libertà per le donne vittime di violenza: ecco requisiti e modalità di accesso
La misura sostiene prioritariamente le spese per assicurare l’autonomia abitativa e la riacquisizione dell’autonomia personale e il percorso scolastico e formativo dei figli minori
di Nicoletta Cottone
I punti chiave
3' di lettura
Arrivano le istruzioni per la concessione del reddito di libertà, che vuole favorire percorsi di autonomia e di emancipazione per le donne vittime di violenza in condizione di particolare vulnerabilità o di povertà, attraverso l'indipendenza economica. Il reddito di libertà è riconosciuto dall'Inps con un contributo nella misura massima di 400 euro mensili pro capite, in un'unica soluzione per massimo dodici mesi, entro il limite delle risorse assegnate a ciascuna regione o provincia autonoma. Il Fondo per il reddito di libertà per le donne vittime di violenza - istituito dall’articolo 105-bis del decreto-legge n. 34/2020, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 77/2020 - ed è stato incrementato con tre milioni di euro del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità.
Chi ne può fruire
É destinato alle donne seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni e dai servizi sociali nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza, il contributo è finalizzato a sostenere prioritariamente le spese per l'autonomia abitativa e personale, il percorso scolastico e formativo di eventuali figli e figlie minori. Destinatarie sono le donne residenti nel territorio italiano che siano cittadine italiane o comunitarie oppure, in caso di cittadine di Stato extracomunitario, in possesso di regolare permesso di soggiorno.
Come si presenta la domanda
Per facilitare la presentazione telematica delle domande all'Inps, è stata attrezzata una specifica piattaforma di collegamento con i comuni italiani che consentirà di inoltrare le domande. La circolare ricorda che saranno inoltrate dagli sportelli comunali solo ed esclusivamente le istanze debitamente compilate in ogni loro parte e sottoscritte dalle interessate.
L’attestazione della situazione di bisogno straordinario
Compresi i riferimenti relativi alle dichiarazioni necessarie per lammissione al beneficio: l’attestazione della condizione di bisogno ordinario o la condizione di bisogno straordinaria e urgente, rilasciata dal servizio sociale professionale di riferimento territoriale, e la dichiarazione che attesta il percorso di emancipazione e autonomia intrapreso dalla donna, rilasciata dal legale rappresentante del centro antiviolenza. «Non sarà presa in considerazione, ai fini dell'inoltro, l’istanza non conforme allo schema di modello allegato alla presente circolare ovvero incompleta», precisa la circolare. Gli operatori comunali referenti per l'inoltro della istanza potranno richiedere l'esibizione del documento di identità o del titolo di soggiorno. La circolare segnala che in ogni caso l’Inps potrà procedere alla revoca del contributo erogato, quando necessario.
Chi presenta la domanda
La domanda viene presentata dalle donne interessate, «direttamente o mediante un rappresentante legale o un delegato, per il tramite del comune competente per residenza, utilizzando il modello allegato alla presente circolare». L’operatore comunale provvede al contestuale inserimento della domanda, accedendo al servizio online di presentazione della domanda sul portale Inps, digitando nel motore di ricerca “Prestazioni sociali dei comuni” e selezionando tra i risultati il servizio “Prestazioni sociali: trasmissione domande, istruzioni e software”. Un servizio già utilizzato dai comuni per la trasmissione delle domande di assegno al nucleo familiare e maternità, che ha ora una sezione ad hoc dedicata all'acquisizione delle domande per il reddito di libertà.
I controlli previsti
Nell’acquisizione della domanda, il servizio svolgerà dei controlli sulla correttezza formale dei dati inseriti (ad esempio, la congruità del codice fiscale), consentendo, al termine, l'invio e la registrazione sul sistema informativo dell'Inps e la stampa della ricevuta di presentazione. Ai fini della prenotazione degli importi del reddito di libertà si terrà conto della data di acquisizione dei dati da parte dell'Inps mediante il servizio online. Viene chiarito che non rileva per l'eventuale priorità della domanda, la data di sottoscrizione del modulo cartaceo. Successivamente alla trasmissione il sistema effettuerà una breve istruttoria automatizzata, che verificherà la capienza del budget e la titolarità dello strumento di pagamento (codice Iban) indicato in domanda. Le domande non ammesse per insufficienza di budget potranno essere accolte in un momento successivo, in caso di respingimento di domande già presentate.
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