Arriva Soulstice, il dark fantasy (italiano) che mette di buonumore
Esce il 20 settembre per console e Pc il nuovo titolo del team milanese di Replay Game Studios. Lo abbiamo provato e vi diciamo cosa ne pensiamo
di Luca Tremolada
2' di lettura
Gli italiani di Reply Game Studios hanno progettato un hack’n’slash di altri tempi. Un dark fantasy cupo ma divertente dove si “tirano mazzate” che è un piacere. Come ci ha spiegato il direttore creativo di Fabio Pagetti è un gioco ispirato sì ai manga come Berserk e a produzioni come Devil May Cry o Bayonetta ma che mantiene elementi di game desing che lo rendono unico nel suo genere. Lontano dai riflettori dei soulslike, Soulstice è sorpendente perché parla a una generazione di giocatori precisa che non ama i giochi troppo semplici ma neppure quelli eccessivamente spietati. Da rivedere invece nella breve prova che abbiamo fatto su Xbox Serie/s la gestione delle telecamera.
Cosa ci è piaciuto.
Che non è una rivistazione di un adventure giapponese anche se quel tipo di videogiochi viene da quelle parti. Che orgogliosamente ha elementi occidentali che lo rendono unioco. Ma più che altro ci è piaciuto il suo non essere “for dummies”. Come ci ha spiegato Pagetti i videogiochi moderni sono spesso oltre che molto simili tra loro molto”spiegati” per abbassare al minimo la curva di apprendimento. Soustic ha una sua complessità per essendo un hack’n’slash che riporta agli anni Novanta quando giocare ai “giochi” elettronici richiedeva anche un po’ di impegno. La direzione artistica infine è di livello e anche la struttura narrartiva non è banale come può sembrare all’inzio.
Cosa non ci è piaciuto.
La gestione della telecamera non aiuta. Si perdono i nemici alcune volte e non sempre aiuta ad orientarsi. Sicuramente è una scelta di stile e se vogliamo vintage che però non incontrerà il gusto dei giocatori diciamo più contemporanei per non parlare della generazione Z.
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