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Art Basel torna a Basilea a giugno

La fiera ritorna al consueto appuntamento con tante novità e per le gallerie si allentano le condizioni per partecipare all’evento

di Silvia Anna Barrilà

L'ingresso di Art Basel a Basilea

4' di lettura

Art Basel torna al suo consueto appuntamento di giugno, dal 16 al 19 con preview dal 13 al 15, con il programma al completo: 289 gallerie da 40 paesi, di cui 19 presenti per la prima volta, 70 installazioni di grandi dimensioni nella sezione Unlimited, 20 progetti site-specific in giro per la città nella sezione Parcour, 12 conversazioni con 46 relatori internazionali. L'installazione sulla piazza di fronte alla fiera sarà quest'anno un'opera a pavimento di Lawrence Weiner, il grande artista concettuale americano scomparso lo scorso dicembre, intitolata “Out of Sight”: una griglia che riproduce il gioco della campana e induce i visitatori a saltare e pensare positivamente.

Arcangelo Sassolino, Senza titolo 16, 2021. Sarà esposta allo stand di A arte Invernizzi ad Art Basel 2022 a Basilea. Courtesy A arte Invernizzi, Milano

Unlimited

Diversamente, la sezione Unlimited, curata per la seconda volta dal direttore della Kunst Halle Sankt Gallen Giovanni Carmine, sarà più concentrata sulle problematiche del presente. “Unlimited 2022 è caratterizzata da molti lavori che definirei come intensi” ha dichiarato. “Questo perché dimostrano il desiderio degli artisti di capire la realtà e reagire. Così, Anna Maria Maiolino in un'installazione video che riflette sulla violenza dei regimi, o Hanne Darboven con un lavoro del 1984 che illustra la divisione politica del mondo e la posizione dell'individuo all'interno di questi conflitti – un'opera storica ma incredibilmente attuale. La sezione quest'anno rappresenta una riflessione sull’epoca contraddittoria in cui viviamo. Una potente espressione di ciò è il coro polimorfo di voci di artisti in questa mostra, che cantano in segno di protesta contro l’isolamento, la solitudine e l’indifferenza. I canti stanno diventando sempre più forti e più distinguibili.”Anche il direttore globale di Art Basel Marc Spiegler ha sottolineato nella sua dichiarazione tale aspetto di diversità e della presenza di prospettive che sono state a lungo emarginate nel mondo dell’arte. Non mancheranno, per esempio, artisti africani o della diaspora africana, come il camerunense Barthélémy Toguo con una installazione formata da 45 pannelli di legno, oppure Mary Lovelace O'Neal, artista afroamericana che nei suoi grandi dipinti intreccia storie personali e temi del razzismo e della giustizia sociale. Le loro opere saranno accostate a quelle di artisti noti al pubblico dell'arte occidentale, come Gerhard Richter con un set di 21 disegni degli anni 80, Andrea Zittel con una serie di uniformi realizzate dal 2003 al 2013, e Yael Bartana, con il video “Malka Germania”. Per la prima volta quest'anno ci sarà anche una Unlimited Night il giovedì sera, con performance di Ari Benjamin Meyers e Nora Turato.

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Miriam Cahn, ZEIGE!, 2006. Sarà esposta allo stand di Meyer Riegger ad Art Basel 2022 a Basilea. Courtesy Meyer Riegger

Parcours

Anche la sezione Parcours sarà dominata dall'attualità. Il titolo di questa edizione, curata come di consueto da Samuel Leuenberger, fondatore dello spazio non-profit SALTS, sarà “How to Grow in Times of Change” e presenterà opere di artisti come Matthew Lutz-Kinoy, Puppies Puppies (Jade Guarano Kuriki-Olivo) e Anna Hulačová. “I progetti artistici attingono a una gamma di media e metodi per considerare cosa significhi rispondere alle sfide centrali del nostro tempo e prevedere nuovi comportamenti e modi di relazionarsi gli uni con gli altri. Alcuni degli artisti assumono il ruolo di investigatori per esporre verità nascoste; altri agiscono come guide, mediatori e provocatori nei loro sforzi per coinvolgere un pubblico più ampio. “I vari progetti attingono ad una gamma di mezzi espressivi per affrontare che cosa significhi rispondere alle sfide del nostro tempo e prevedere nuovi comportamenti e modi di relazionarsi gli uni con gli altri” ha dichiarato il curatore. “Alcuni degli artisti assumono il ruolo di investigatori per esporre verità nascoste; altri agiscono come guide, mediatori e provocatori nei loro sforzi per coinvolgere un pubblico più ampio”.

Mario Merz, 8 CASE, 1981-1982. Sarà esposta allo stand di Tucci Russo ad Art Basel 2022 a Basilea. Courtesy Tucci Russo Studio per l'Arte Contemporanea, Torre Pellice | Torino

Film e Conversations

All'interno della sezione dedicata al film sarà presentata una premiere per le sale svizzere: il documentario della HBO “Black Art: In the Absence of Light”, diretto da Sam Pollard, sulla storia dell'arte afroamericana, oltre a opere di Apichatpong Weerasethakul, Sky Hopinka e Tala Madani. Nella sezione delle conversazioni, invece, saranno presenti artisti in mostra alla Biennale di Venezia, come Zineb Sidera (Padiglione francese) e Latifa Echakhch (Padiglione svizzero), in mostra anche alla Kunsthaus Baselland.

Le gallerie

Anche quest'anno Art Basel sarà una fiera ibrida, che unisce alla presenza fisica e l'offerta virtuale. Non compare mai, nei comunicati stampa che anticipano gli eventi e annunciano gli highlight, la parola Covid, a scongiurare un evento che ha sconvolto il panorama delle fiere negli ultimi due anni. Nel clima mutato, Art Basel quest'anno ha allentato le richieste per le gallerie in fase di application, riducendo ad esempio il numero minimo di mostre allestite durante l'anno, oppure l'obbligo di avere uno spazio espositivo fisico – un tabù finora –, o ancora il numero minimo di anni di attività della galleria. Cambiamenti già introdotti ad Art Basel Miami Beach nel 2021 che ora valgono per tutte le edizioni della fiera a livello globale. Tra le gallerie che partecipano per la prima volta ci saranno Jahmek Contemporary Art dal Luanda e OH Gallery da Dakar. Dall'Arabia Saudita arriverà Athr Gallery, Galería RGR da Città del Messico e Proyectos Ultravioleta da Guatemala City. Tra le novità anche due gallerie italiane: Veda da Firenze e la siciliana Laveronica da Modica. Nella sezione Feature, la bolognese Galleria d'Arte Maggiore esplorerà il tema del paesaggio nella produzione di Morandi, portando all'attenzione del pubblico internazionale una parte finora meno valorizzata dell'opera del grande maestro italiano.

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