Arte in Borsa, la pandemia premia le società che hanno puntato sul digitale
Marketplace, social network sono gli operatori che si sono distinti sul mercato azionario con performance a tre cifre negli ultimi dodici mesi
di Maria Adelaide Marchesoni
4' di lettura
I titoli delle società che, con modelli di business diversi, operano da anni nella digitalizzazione dell'arte hanno registrato negli ultimi 12 mesi delle performance a tre cifre. Effetto positivo della pandemia? Sì e a beneficiarne, soprattutto, le società che in passato hanno effettuato investimenti in tecnologia volti a migliorare le esperienze della clientela e ampliato la visibilità globale attraverso strategie di marketing per guadagnare quote di mercato.
I social dell’arte
Il difficile 2020 è stato per alcune società un anno di svolta e il riflesso positivo di tale dinamica è evidente nei risultati 2020 e confermato anche nei “numeri” del primo trimestre 2021. Tuttavia l'andamento delle quotazioni da inizio 2021 per quasi tutte queste società mostra una pausa di riflessione determinata dal fatto che i prezzi scontano già i risultati positivi del primo trimestre, ma considerano anche le ipotesi di un rallentamento post-pandemia.
È il caso del social media Pinterest (NYSE:PINS), che nel 2020 ha registrato un aumento di utenti che, per effetto del lockdown, potevano dedicare più tempo ai loro hobby creativi. Lo scivolone in borsa da inizio anno, nonostante un primo trimestre positivo (ricavi +78% a 485,2 milioni di $ l'incremento più elevato dall'Ipo di due anni fa) e superiore alle stime degli analisti, è stato infatti determinato dal numero degli utenti attivi mensili (MAU) inferiore alle aspettative degli analisti (+30% a 478 milioni, mentre il consensus indicava 480,5 milioni), ma ciò che preoccupa maggiormente gli analisti sono le attese future, confermate dalla guidance che ha indicato per il secondo trimestre una crescita degli utenti ancora più lenta a livello globale e piatta negli Usa. Negli ultimi tre trimestri la crescita MAU di Pinterest negli Stati Uniti è rimasta ferma a 98 milioni e questo rallentamento è stato compensato con la crescita dei MAU d'oltreoceano, che ora rappresentano il 79% dei MAU totali.
Come è successo ad altri social media che hanno avuto momenti di gloria e cadute altrettanto rapide, l'esclusivo Clubhouse basato sulle conversazioni vocali in diretta è solo l'ultimo esempio in ordine cronologico, il rallentamento post-pandemia per Pinterest sembra essere più problematico di altri competitor come Facebook (che controlla Instagram il social media preferito nell'arte), che ha registrato una forte crescita trimestrale con previsioni rosee per il futuro (outperform è il giudizio con un target price che configura un upside potenziale del 16% circa).
Le piattaforme di scambio
Per Etsy (NASDAQ: ETSY), il marketplace che collega appassionati e creativi in tutto il mondo, il 2020 è stato un anno importante. Gli investimenti per il miglioramento dell'app mobile hanno avuto un riflesso positivo nel primo trimestre, nonostante l'aumento delle spese di marketing. E i risultati finanziari del primo trimestre 2021 hanno superato le stime, ma le attese per il secondo trimestre, indicate dalla guidance, sono per un rallentamento della crescita delle entrate e delle vendite lorde di merce (Gross Merchandise Sales). Quest'ultime cresceranno tra il 5% e il 15% su base annua, rispetto alla crescita a tre cifre registrata tra il 2019 e il 2020. In borsa se si analizza l'andamento del titolo (+144% negli ultimi 12 mesi, rispetto al +45% del Nasdaq, ma - 6% negli ultimi tre mesi) i guadagni alimentati dalla “pandemia” sono già pienamente scontati.
Forte crescita dei risultati (+44% a 65 milioni di dollari il fatturato 2020) durante la pandemia ed effetto Opa per l'americana Leaf Group Ltd. Con un portafoglio di media digitali che comprende tra gli altri i marchi di arte e design Saatchi Art e Society6 lascerà il listino per entrare a far parte del gruppo Graham Holdings Company (education e media). Il prezzo dell'Opa è di 8,50 dollari per azione e rappresenta un premio del 21% rispetto ai prezzi dell’1 aprile scorso, per una valutazione complessiva di 323 milioni di dollari. I pochi analisti, solo tre, che seguono la società avevano un giudizio positivo con un'indicazione di acquisto.
Tra data base e aste
Performance negativa (- 12,3%) per Artmarket.com (EURONEXT) che controlla la banca dati quotazioni asta artprice, già fanalino di coda nel 2020 per effetto dei risultati annuali che nonostante siano positivi, mostrano una sostanziale stabilità. L'accelerazione della trasformazione digitale del mercato dell'arte nel 2020 per l'info provider Artnet (EXTRA: ART) si è riflessa in un aumento dei ricavi della divisione Artnet Auctions (+26% a 4,9 milioni di dollari) diventando la seconda area di business più importante dopo il business Price Database. Continua la corsa dell'americana Shutterstock (NYSE:SSTK) marketplace per la vendita di servizi, immagini, che negli ultimi quattro trimestri ha sempre superato le stime di eps del consensus e, anche nel primo trimestre 2021, diversi analisti hanno rivisto al rialzo il giudizio da Hold a Buy con un target price a 103 dollari per azione che configura un upside potenziale del 21% rispetto agli attuali prezzi di mercato.
Chi resta indietro e ed ex quotati
Mentre è ancora in ritardo la trasformazione verso il digitale del modello di business di Stanley Gibbons (filatelia e numismatica) con un riflesso negativo sui conti. In Borsa (LSE: SGI.L) il titolo negli ultimi 12 mesi ha evidenziato un andamento sostanzialmente stabile. Infine, Sotheby's la casa d'aste che ha lasciato il listino nel 2019 entrata nell'orbita di Patrick Drahi ha chiuso il 2020 con un ritorno all'utile e un giro d'affari in calo (-5% a 945 milioni di dollari). Nel 2020 il management ha deciso di fare “pulizia” nel magazzino, che comprende tra l'altro le opere d'arte derivanti dalla mancata vendita all'asta e garantite. L'operazione ha portato ad un sostanziale pareggio per effetto delle svalutazioni e della volontà di procedere a una vendita accelerata al fine di utilizzare i proventi per altri investimenti.
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