Appuntamenti

Arte e Mediterraneo. Che cosa vedere alla terza edizione di EDIT Napoli

Le porcellane di Patricia Urquiola, i libri di Anthon Beeke, un viaggio verso Pantelleria. La nostra selezione per visitare la fiera partenopea.

di Caterina Maconi

EDIT Napoli 2021, Forma&Cemento. Foto Serena Eller.

3' di lettura

Il grande centrotavola Settecentesco, riletto in chiave naturalistica e floreale per creare un “giardino in tavola”. Parte da qui Hybrida, la collezione di centrotavola realizzata per MADE IN EDIT dall'architetto e designer Patricia Urquiola, in collaborazione con l'Istituto ad Indirizzo raro Caselli-Real Fabbrica di Capodimonte di Napoli. Il tema prende spunto dal corposo catalogo di piante e fiori presenti nel Real Bosco di Capodimonte, che da sempre rappresenta per gli studenti della scuola una grande fonte d'ispirazione nella creazione delle porcellane.

Il percorso tra Patricia Urquiola e l'Istituto è iniziato nel 2020 con l'obiettivo di rileggere l'antica tradizione della porcellana e valorizzare l'eccellenza unica di Capodimonte. Ne è nata una serie di pezzi che hanno saputo fondere il design internazionale alla meravigliosa arte campana dei maestri della Real Fabbrica, e degli studenti della scuola.

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HYBRIDA, work in progress. Studio Urquiola

Il lavoro della Urquiola è uno dei perni attorno cui si sviluppa EDIT Napoli, che prende il via venerdì e anima il capoluogo campano fino a domenica 31 ottobre. La fiera di design editoriale e d'autore ideata da Domitilla Dardi ed Emilia Petruccelli è arrivata alla sua terza edizione con numeri importanti: oltre 80 espositori internazionali tra designer indipendenti, brand e produttori verranno ospitati all'interno degli spazi del Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore, nel cuore di Napoli. Quest'anno lo sguardo della kermesse è rivolto oltre il confine, con un’attenzione particolare al Mediterraneo, di cui Napoli è cuore.

Anche per questo è tutta la città a essere invasa dall'arte: luoghi storici e location d’eccezione saranno la scenografia di installazioni e mostre per EDIT Cult, che trasforma gli spazi da cornice a motore del processo creativo, aprendo al pubblico luoghi come l'Archivio di Stato, la Fondazione Made in Cloister, lo stesso Istituto Caselli-Real Fabbrica di Capodimonte, il Museo Civico Gaetano Filangieri, il Museo del Tesoro di San Gennaro e il Teatro di San Carlo.

EDIT Napoli 2021. Museo Filangieri. Foto Francesco Squeglia

Attenzione particolare è dedicata ai giovani: tra gli artisti, 30 sono emergenti che fanno parte del Seminario, la sezione della fiera dedicata ai designer under 30 e ai brand con meno di tre anni di attività, allestito in un loft temporaneo.

Tra gli espositori - tanti brand italiani e internazionali, da Atelier Malak a Milla Novo, a Stamuli - che cosa non dobbiamo perdere?

Atelier Malak, Rolled Up. Foto Laura Favand

Ovviamente i prototipi realizzati da Patricia Urquiola, che saranno battuti a un'asta solidale in collaborazione con Christie's, il cui ricavato sarà devoluto al restauro del giardino interno della scuola di Capodimonte.

Li Edelkoort, una delle più note trend forecaster mondiali, porta all'Archivio di Stato una mostra dedicata alla biblioteca dell’artista grafico olandese Anthon Beeke: un viaggio nella sua mente attraverso i libri, la narrazione di un rapporto personale e professionale di tre decenni, a cura di Edelkoort e Charlotte Grün.

Beeke è stato uno dei più prolifici designer olandesi del XX secolo. I suoi poster provocatori sono diventati iconici: corpi nudi, vulnerabili, imperfetti e feriti. Amore, morte, bellezza, sesso si fondono, mescolando la passione per la sua città natale, Amsterdam, e l’erotismo, il jazz e la tipografia. Ora lo si può scoprire a Napoli.

L'Antologia del Grafico. Anthon Beek. Foto Rene van der Hulst

Il marchio siciliano Orografie torna in fiera con un nuovo laboratorio dedicato allo storytelling, che vedrà protagonisti giovani copywriter e illustratori. Esporrà poi prodotti realizzati dai designer emergenti vincitori dei workshop dello scorso anno, il duo Maria Giovanna Barbi e Fabio Brunone, Linda Salvatori e Livia Stacchini, un riconoscimento importante che consacra giovani promesse.

Lithea. Pensieri panteschi di Elena Salmistraro.

Infine, da segnalare l'azienda siciliana Lithea, che presenta le nuove proposte di arredi e superfici ideate da Elena Salmistraro, dedicate a Pantelleria. L'isola è fonte di ispirazione per creare complementi dal forte impatto scenografico: il tavolo dalle estremità arrotondate con sgabelli, i vasi e il grande rivestimento a parete sono grafici, tridimensionali, anche grazie ai preziosi marmi policromi. Ne è nata una collezione iper decorativa, che coinvolge negli ambienti quotidiani la particolarità dei paesaggi panteschi. E da Napoli, ci porta in giro per il Mediterraneo.

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