Arte e vino: Camera di Amore e Psiche è il Lugana di Villa della Torre e Palazzo Te
Marilisa Allegrini: «Un progetto che rende protagonista il connubio tra arte e cultura enoica, due asset che da sempre identificano l’Italia in tutto il mondo»
di Emiliano Sgambato
2' di lettura
“Camera di Amore e Psiche” è una delle più sontuose stanze affrescate del cinquecentesco Palazzo Te di Mantova, progettato e realizzato da Giulio Romano. E ora è anche il nome di un vino che ne riporta i dipinti in etichetta: è un Lugana prodotto da Villa della Torre, cantina della famiglia Mastella Allegrini che prende il nome dall’omonimo edificio nel cuore della Valpolicella, a Fumane, solo una cinquantina di chilometri da Palazzo Te. Una nobile dimora riportata all’antico splendore negli ultimi anni e, non è naturalmente un caso, attribuita (anche) allo stesso Romano.
Si consolida così la partnership stretta già un anno fa tra le due realtà – Fondazione Palazzo Te e Villa della Torre – in nome della valorizzazione dell’arte e dell’architettura, del racconto del territorio (chi altri sa farlo meglio dell’arte e del buon vino?) del patrimonio culturale del “lombardo-veneto”, e quindi intimamente italiano (vedi alle voci Rinascimento e Risorgimento).
Le due architetture si ritrovano ora stilizzate una specchiata nell’altra nel logo del progetto, assieme alla riproduzione dei sontuosi affreschi sull’etichetta delle bottiglie, prodotte in serie limitata e disponibili presso gli shop di Palazzo Te e Villa Della Torre, oltre che online, così come per “Camera dei Giganti”, il Valpolicella Classico Superiore creato lo scorso anno ed andato presto esaurito, soprattutto nei formati più grandi.
Due sono le etichette da collezione che distinguono la special edition 2023: la prima, che caratterizza la bottiglia da 0,75 litri (1.500 bottiglie), «ritrae la favola di Amore e Psiche tratta dalla Metamorfosi di Apuleio, che nella stanza viene narrata sulla volta e nelle lunette», spiega una nota. La seconda, posta sui formati più grandi (150 magnum e 50 doppie magnum da 3 litri), riprende invece «l’affresco dedicato ai preparativi di un banchetto in campagna, dove una ricca vite fa da sfondo ad un tavolo ai quali lati si trovano un servo (che porta sulle spalle un otre di vino) e Bacco».
«La sinergia e la progettualità tra pubblico e privato rappresenta oggi uno strumento prezioso e indispensabile per la valorizzazione, la salvaguardia e la corretta comunicazione del nostro patrimonio culturale – ha dichiarato Marilisa Allegrini, proprietaria di Villa Della Torre –. Questo progetto, che ci rende profondamente orgogliosi e ci emoziona, rende protagonista il connubio tra arte e cultura enoica, due asset che da sempre identificano l’Italia in tutto il mondo e due anime di cui Villa Della Torre è portavoce ogni giorno».
«Tanto le arti, i monumenti, le architetture, quanto le tradizioni produttive, i vini, le ricette gastronomiche e lo spirito del convivio sono state d’ispirazione per il progetto culturale di Fondazione Palazzo Te e Villa della Torre, un’alleanza felice che mi auguro possa generare nuove sollecitazioni creative e altrettante esperienze concrete», ha commentato Stefano Baia Curioni, direttore della Fondazione Palazzo Te.
«È un progetto multidisciplinare che parte dai luoghi fisici e che grazie alla comunicazione digitale si espande e diffonde, incuriosendo e stimolando l’attenzione degli appassionati così come dei neofiti», ha aggiunto Caterina Mastella Allegrini, direttrice Marketing di Villa Della Torre.
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