Arte, velocità, insight: l’automotive punta sempre più su esperienze custom made
Entrare in stretto contatto con il mito. Vivere l'emozione della pista e dei box oppure il back stage produttivo. Le nuove frontiere del turismo dell'auto.
di Caterina Maconi
4' di lettura
Amare le auto non significa solamente conoscere, scoprire, collezionare, custodire e ricercare storie e modelli nuovi e passati. Oggigiorno la passione si traduce anche nella possibilità di avvicinarsi ai valori e alle attività dei brand, di accedere a un heritage prezioso, magari impalpabile, ma sicuramente condiviso da migliaia di appassionati. Per questo le case automobilistiche offrono la possibilità ad ammiratori, clienti e semplici curiosi, di prendere parte a momenti e attività che li facciano entrare in contatto con la storia e il patrimonio che nel tempo ha alimentato veri miti legati alle autovetture. Un modo per coinvolgere direttamente - letteralmente immergere - gli interessati, per far loro vivere esperienze indimenticabili che non si limitano alla guida. Gli appuntamenti non mancano e ora, con la ripresa graduale della socialità, sono tanti gli eventi da segnare in agenda.
Partiamo con la ruggente Formula1 e i suoi Formula 1 Experiences. Già all'appuntamento monzese di settembre e compatibilmente con il contingentamento delle presenze e con le misure di sicurezza previste nel Paddock Club, nei box e nelle altre location coinvolte, Kkm group, concessionario in esclusiva per l'Italia dei pacchetti Formula 1 Experiences, ha ripreso a dialogare con aziende e agenzie di viaggio che tornano a voler partecipare alle prove e alla gara in presenza. Una serie di pacchetti e opzioni per vivere da protagonisti il GP.
E ora si guarda agli altri appuntamenti del Mondiale: occhi puntati al Gran Premio di Abu Dhabi in programma il 12 dicembre al circuito di Yas Marina, sul quale sono state sviluppate proposte speciali.
C'è la formula base, valida per tre giorni (prove, qualifiche e gara) e che comprende per chi la acquista un posto riservato in tribuna, un selfie con il trofeo, la visita guidata della pista e la parte di hospitality, con possibilità di incontrare il pilota dell'Alfa Romeo Antonio Giovinazzi dietro le quinte.
C'è poi la proposta “Champions Club Platinum”, che prevede i posti nella Trackside Terrace con eccellente visuale sul circuito, VIP hospitality presso il Champions Club, cucina gourmet e bollicine delle Cantine Ferrari di Trento. Ma anche una visita guidata al Paddock e incontri con un dirigente McLaren e altri personaggi chiave del mondo della F1.
Tra le soluzioni top di gamma rientra il pacchetto “Legend” con accoglienza nel Paddock Club, ingresso nelle aree riservate delle scuderie, visita dei box, tour nel backstage del circuito, interviste ai piloti e accesso alla cerimonia di premiazione.
Tornando in Italia, innovazione, arte e creazione di nuovi status symbol sono le parole d'ordine per celebrare i 50 anni della mitica Miura, storica auto prodotta dalla casa automobilistica Lamborghini. Per festeggiare l'anniversario quattro artisti NFT (non-fungible tokens) hanno messo all'asta opere digitali uniche ispirate al mito Lamborghini e al suo creatore, Ferruccio Lamborghini. Si tratta di Emanuele Dascanio, Maciej Kuciara e Giovanni Motta e Matteo Mauro, affiancati dal fotografo ufficiale della famiglia Lamborghini, Paulo Renftle, che ha curato l'iniziativa e la creazione degli NFT per le opere, che saranno esposte presso il Museo Ferruccio Lamborghini, tramite la tecnica fotografica Light Painting.
Gli NFT, attivi su blockchain, attribuiscono inequivocabilmente il possesso dell'opera digitale a una persona specifica e stanno spopolando nel mondo dell'arte. Lo stesso Matteo Mauro è già noto nel settore per le animazioni che seguono lo stile di pittura micromegalic inscriptions, che indaga vecchi e nuovi metodi di espressione creativa ricorrendo a diverse tecniche digitali di rappresentazione, ordinate da un algoritmo. Per dare vita alle sue opere dedicate al museo Ferruccio Lamborghini, ha prima disegnato le forme attraverso una sequenza di tratti netti su carta, simili alla tecnica dell'intaglio, per poi digitalizzarle. Per gli interessati, l'asta è aperta dal 25 settembre sulla nuova piattaforma Elysium Bridge.
Infine, i porschisti non potranno che essere galvanizzati dal nuovo tempio della velocità a loro dedicato. Ha inaugurato sabato 11 settembre a Castrezzato, in provincia di Brescia, il più grande Porsche Experience Center al mondo, l'ottavo realizzato. Sorge su quello che era l'Autodromo di Franciacorta, completamente riqualificato per interagire armoniosamente con il territorio, seguendo criteri di sostenibilità ambientale.
Progettato dagli architetti di GBPA Architects di Antonio Gioli e Federica De Leva con la direzione, programmazione e coordinamento di Arcadis Italia, ha previsto la ristrutturazione del circuito e la costruzione del centro dedicato ai clienti su una superficie totale di 60 ettari. Il progetto è incastonato in una pre esistente cava di inerti che, grazie alla sua posizione, favorisce una naturale riduzione del vento e dell'emissioni acustiche.
L'obiettivo di Porsche era focalizzarsi sulla più ampia sostenibilità delle opere, conservando e migliorando gli asset esistenti e senza ulteriore consumo di suolo. Nel nuovo spazio i clienti Porsche e tutti gli stakeholder possono vivere adrenaliniche esperienze di guida a bordo della gamma Porsche, accedendo poi a sale briefing, ristorante e show room. Sulla scelta del luogo hanno inciso sicuramente la posizione strategica, dal momento che la struttura si trova all'ingresso di una delle aree turistiche ed eno-gastronomiche più importanti del nostro Paese, la Franciacorta, e la posizione facilmente raggiungibile in autostrada.
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