Artisti emergenti al centro delle aste di Phillips in jv con Poly Auction
La continua attenzione da parte della platea internazionale si riflette nell'incremento dei valori delle opere che segnano prezzi record
di Maria Adelaide Marchesoni
4' di lettura
La collaborazione tra Phillips e la cinese Poly Auction conferma la validità della partnership istituita per beneficiare dell’ascesa del mercato pan-asiatico come regione d’acquisto dominante nel mercato globale dell’arte “che continua a crescere in modo esponenziale” come sottolineato da Jonathan Crockett, presidente di Phillips per l’Asia, in una dichiarazione al termine delle aste che si sono svolte a Hong Kong il 29 e il 30 novembre scorso.
La vendita di arte moderna e contemporanea ha generato un totale di 370,4 milioni di HKD (47,5 milioni di dollari) che con il buyer's premium sale a 454,6 HKD (58,2 milioni di dollari), superando di gran lunga la stima minima pre-asta di 294,6 milioni di HKD (37,8 milioni di dollari), senza buyer's premium. La vendita ha visto 50 delle 52 opere in offerta vendute, con sei lotti ritirati prima dell’inizio dell'asta. Cinque dei lotti offerti nella vendita, compresi quelli di Auguste Rodin e David Hockney, erano garantiti e insieme presentavano una stima bassa pari a 42,9 milioni di HKD (5,5 milioni di dollari. Il risultato dell'asta è simile a quello realizzato nella prima vendita serale effettuata da Phillips in partnership con Poly, del 3 dicembre 2020 che aveva realizzato 50 milioni di dollari per un numero più contenuto di lotti (29).
Altro aspetto da evidenziare nei risultati dell'asta è la continua attenzione da parte della platea internazionale agli artisti emergenti che, di conseguenza, si è riflessa nell'incremento dei valori delle opere segnando risultati record per diversi artisti. Ma non solo. Phillips in questi due appuntamenti va oltre e propone ULTRA/NEO un focus su una generazione di giovani talenti ultra-contemporanei della regione asiatica. I prezzi segnati sono, anche in questo caso, molto elevati non solo rispetto alle stime ma riferiti ad opere Wet Paint ovvero acquistate sul mercato primario e vendute in asta rapidamente, un comportamento che purtroppo è sinonimo dell'inizio di una fase speculativa e del conseguente danno per la carriera dei giovani artisti.
Gli emergenti sulla cresta dell'onda
Il crescente numero di giovani e ambiziosi collezionisti d’arte in tutta l’Asia, la forte domanda di artisti emergenti continua ad essere al centro della scena delle aste e a stabilire record d’asta impressionanti. Le vendite di Phillips e Poly ha riunito opere di alcune delle giovani star ricercate, tra cui Julie Curtiss, Salman Toor, Javier Calleja, Matthew Wong, Shara Hughes, Nicolas Party, Robert Nana, Jadé Fadojutimi e altri. Il lotto di apertura della vendita, «Ivory V» (2018) del pittore sudafricano Cinga Samson, ha attirato offerte da Londra, Pechino, Hong Kong e online. Alla fine è stato venduto per 2,5 milioni di dollari di Hong Kong (323.000 Us $), 10 volte la stima minima di 32.000 US$. Altra star del momento più volte presente nelle aste di Phillips, Salman Toor, americano ma di origini pachistane. Il suo debutto in asta è stato da Phillips in Asia nel dicembre 2020, con l'opera «Group Dance» (2012) che ha superato di gran lunga le sue stime, raggiungendo il massimo record d’asta dell’artista in quel momento. A dimostrazione dell’enorme successo dell’artista, quel risultato è stato superato 7 volte nell’ultimo anno, con l’attuale primo posto raggiunto da Phillips Hong Kong in associazione con Poly Auction l’8 giugno 2021, quando «Girl with Driver» (2013) ha superato le stime pre-asta di HK$ 1.200.000 - 2.200.000, raggiungendo un notevole HK$ 6.905.000. Questa volta ad attirare le offerte «East Village Iqbal Bano», eseguita nel 2018 e presentata alla mostra personale «Salman Toor | Time After Time» a New York. Classificato nella lista dei 100 leader emergenti della rivista TIME nel 2021, Toor è presente nelle collezioni permanenti di istituzioni come la Tate Modern di Londra e il Museum of Contemporary Art di Chicago. Dopo la prima personale al Whitney Museum of American Art di New York, Toor ha in programma una personale all’inizio del 2022 a Pechino, che segnerà la prima personale dell’artista in Asia. L’«East Village Iqbak Bano» (2018) di Salman Toor è stato venduto per 4,5 milioni di HKD (582.000 dollari) dopo una lunga battaglia di offerte tra clienti di Pechino, Hong Kong e online. Altra opere degna di nota il dipinto dell’artista franco-vietnamita Julie Curtiss all’apice del successo di critica dopo la sua prima mostra personale alla Anton Kern Gallery nella primavera dell’anno successivo, «Escargot» (2018). L'opera ha raggiunto 1,449 milioni di HK$ (186 mila US$) da una stima compresa tra 400-600 mila HK$ (51-76 mila US$). Il miglior risultato d’asta dell'artista è stato recentemente raggiunto da Phillips New York nel giugno 2021 quando «Three Widows» (2016) è stato venduto per 466.000 US$. Tra le migliori vendite l’ultimo beniamino del mercato, Matthew Wong con l'opera «Far Away Eyes» (2017) battuta per 21,2 milioni di HKD (2,7 milioni di dollari), il doppio della stima minima di 8 milioni di HKD (1 milione di dollari).
Focus sui giovanissimi asiatici
Phillips fa un passo avanti nella strategia di portare in asta le opere di una generazione di giovani talenti ultra-contemporanei, con un focus specifico sulla regione asiatica nella sezione denominata ULTRA/NEO, tutti cresciuti durante l'era di internet, uniti dalla volontà di costruire nuove prospettive su temi di globalizzazione, identità nazionale e condizione umana. Tra questi segnaliamo Susumu Kamijo, Izumi Kato, Yukimasa Ida, Huang Yuxing. Uno dei pezzi forti del gruppo è «Marching to the Sun» del 2020 di Susumu Kamijo, un pezzo esemplare e riconoscibile con i due barboncini caratteristici dell’artista. Aggiudicato per 2,14 milioni di HK$ (275.000 Us$) partiva da una stima di 450-650.000 Hk$ (57.700-83.300 Us$)
I big
Infine i nomi più storici con il top lot della vendita registrato dalla tela astratta «Kerzenschein (Candle-light)» di Gerhard Richter del 1984. Due offerenti e un cliente di Pechino al telefono si sono contesi l’opera che è stata aggiudicata per 102 milioni di HK$ (11 milioni di Us). «Infinity-Nets (Oprt)» di Yayoi Kusama, con motivi bianchi e rosa, del 2004 ha raggiunto un prezzo all'interno della stima a 18,5 milioni di HKD (2,4 milioni di dollari, con un prezzo finale di 2,9 milioni di dollari).
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