As Roma in vendita, Pallotta cerca soci (con Goldman Sachs). Le azioni +16,6%
Le azioni del club giallorosso sono in rialzo dell’11,29% a 0,562 euro (rispetto al prezzo di apertura di 0,5126 euro) dopo la pubblicazione della notizia che la banca d’affari Goldman Sachs, come advisor di Pallotta, sta proponendo a investitori internazionali per convincerl ia investire nel club
di Gianni Dragoni
5' di lettura
La Magica vola in Borsa dopo l’annuncio che James Pallotta cerca soci forti ai quali vendere l’As Roma. Le azioni del club giallorosso sono in rialzo dell’11,29% a 0,562 euro (rispetto al prezzo di apertura di 0,5126 euro) dopo la pubblicazione della notizia che la banca d’affari Goldman Sachs, come advisor di Pallotta, sta proponendo a investitori internazionali un documento per convincerli a investire nel club più famoso e vincente della capitale. A fine giornata il rialzo delle azioni è stato del 16,6% a 0,589 euro.
Contatti confermati su richiesta della Consob
La notizia è stata anticipata dal Messaggero. L’As Roma, interpellata dal Sole 24 Ore, non ha fatto commenti ma non ha smentito. Ci sono stati contatti tra gli uffici della Consob e la società di calcio, in seguito ai quali in serata la società ha diffuso una nota ufficiale della sua controllante, la società americana As Roma Spv Llc, nella quale sono confermati i contatti con «potenziali investitori» per la cessione di quote della Roma, come riferito alla fine di questo articolo. Il documento attribuito a Goldman Sachs è di quattro pagine, riassume le caratteristiche della società e le motivazioni per investire nel club di Trigoria. Ci sono alcune foto tra cui una dell’ex capitano Francesco Totti con la squadra del 2007-2008 che alza la Coppa Italia, l’ultimo trofeo vinto dai giallorossi, tre volte campioni d’Italia.
L’iniziativa di Goldman Sachs
Non è stato chiarito quale sarebbe la quota azionaria che Pallotta potrebbe cedere, se sia la maggioranza assoluta o solo una quota consistente. «L’opportunità unica di possedere e controllare un’iconica squadra di calcio italiana, situata in uno dei mercati più interessanti del mondo e che offre opportunità tangibili per una significativa crescita di valore». Così si legge nella seconda pagina della mini-brochure curata da Goldman Sachs, in cui vengono elencati i presunti vantaggi dell’essere proprietario della Roma: «opportunità unica per la stima del valore, la valutazione di Forbes delle prime 20 squadre di calcio ha stimato un tasso di crescita annuo del 10% o maggiore, negli ultimi 5 anni».
Lo stadio
Passando per il potenziale non sfruttato «per espandere la conoscenza del marchio nei mercati più attraenti al di fuori dell’Europa», all’opportunità del nuovo stadio «è in programma la costruzione di uno dei più grandi complessi sportivi e di intrattenimento in Europa, il nuovo “Stadio della Roma” sbloccherà nuove potenzialità di guadagno (sponsorizzazioni dello stadio, posti a sedere premium, concerti e altri eventi non di club, ecc.)». Da rilevare che il nuovo stadio non ha ancora avuto tutte le autorizzazioni necessarie, in particolare quelle degli uffici del Comune e non è stata firmata la Convenzione urbanistica.
Ricapitalizzazione di 150 milioni
La mossa di Pallotta si può inquadrare nelle manovre prima dell'aumento di capitale di cui il club ha necessità per ridurre i debiti e ricostituire il patrimonio che, a livello consolidato, è negativo già da alcuni anni. Solo a livello civilistico il patrimonio della Roma era ancora positivo al 30 giugno scorso, per effetto di plusvalenze su operazioni di cosmesi contabile di diversi anni fa, lo scorporo del marchio conferito a una società controllata dal club. Il 28 ottobre l’assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio e la proposta di aumento del capitale sociale per un massimo di 150 milioni di euro. L’aumento con l’offerta delle azioni sul mercato non è ancora partito.
Operazione da completare entro il 2020
L’assemblea ha fissato al 31 dicembre 2020 il «termine ultimo» per dare esecuzione all’aumento «che ove non integralmente sottoscritto - ha detto la società in una nota - si intenderà limitato all’importo risultante dalle sottoscrizioni effettuate entro tale termine». L’esborso previsto per la ricapitalizzazione riguarda soprattutto la As Roma Spv Llc, la società con sede nel Delaware costituita da Pallotta e dagli altri soci americani che controlla l’86,577% del capitale della società (il 3,293% direttamente, l’83,284% attraverso la società italiana interamente posseduta Neep Roma Holding Spa).
I conti, patrimonio netto negativo
Il bilancio consolidato dell'As Roma al 30 giugno 2019, approvato dall'assemblea, si è chiuso con una perdita netta di -24,3 milioni (-25,5 milioni l'anno precedente) su ricavi operativi (escluse le plusvalenze) di 232,75 milioni. L’anno precedente i ricavi avevano raggiunto il record di 250,87 milioni. Le plusvalenze nette da cessione calciatori sono aumentate da 54 a 128,8 milioni. Il patrimonio netto consolidato della Roma è negativo, al 30 giugno scorso era diminuito a -127,45 milioni, rispetto a -105,42 milioni del giugno 2018.
I debiti finanziari aumentati a 272 milioni al 30 settembre
Secondo la relazione degli amministratori i debiti finanziari netti al 30 giugno avevano hanno raggiunto i 220,6 milioni, mentre per il revisore Deloitte i debiti finanziari netti sono più alti, pari a 237,4 milioni. La Roma ha spiegato la differenza dicendo di aver calcolato i debiti nettandoli con i crediti finanziari a medio-lungo termine, diversamente dalla «raccomandazione» dell’autorità europea Esma che invece è stata tenuta in considerazione da Deloitte. I debiti finanziari netti comunque sono in aumento, al 30 settembre hanno raggiunto i 272,08 milioni. Questo emerge dalle “informazioni finanziarie” relative al trimestre chiuso al 30 settembre 2019 approvate dal cda del club il 14 novembre. C’è stato un aumento di 51,45 milioni di debiti in tre mesi dei debiti netti. La società spiega che parte dell’aumento, per 29 milioni, è dovuta all’applicazione dei nuovi criteri contabili sul leasing (Ifrs 16), mentre 22 milioni rappresentano un incremento sostanziale dei debiti.
Le voci su Friedkin
Secondo indiscrezioni giornalistiche il possibile nuovo socio di Pallotta nella Roma potrebbe essere Dan Friedkin, 54 anni, titolare di un gruppo texano che importa automobili Toyota negli Stati Uniti. L'americano, ritenuto dalla rivista Forbes il 504° uomo più ricco al mondo (patrimonio stimato in 4,2 miliardi di dollari), starebbe studiando con una due diligence i conti del gruppo calcistico, per entrare nel capitale con la compagnia «The Friedkin Group». All'assemblea del 28 ottobre l'a.d. della Roma, Guido Fienga, aveva detto che ci sono contatti a livello della holding americana di Pallotta e soci, As Roma Spv Llc, e non tra Friedkin e direttamente la società di calcio. «L’azionista di maggioranza - ha detto Fienga - ha sempre pensato a rafforzarsi, ascoltando interessi da soggetti che possono portare idee al progetto. In ogni caso, la due diligence non è fatta sulla Roma, ma sulla controllante. Non abbiamo avuto notizia di contatto con questo eventuale investitore». Per ora gli effetti si vedono in Borsa.
La società conferma i contatti
Dopo la chiusura della Borsa, la società di Pallotta ha diffuso un comunicato su richiesta della Consob, nel quale conferma i contatti con potenziali investitori. Ecco il testo del comunicato: «Su richiesta di Consob, con riferimento ad alcune indiscrezioni apparse in data odierna sugli organi di stampa in relazione ad una possibile acquisizione delle partecipazioni di As Roma Spa da parte di potenziali investitori, As Roma Spv Llc, società che detiene il controllo indiretto di As Roma Spa tramite la sua controllata Neep Roma Holding Spa, informa che sono in corso dei contatti preliminari con potenziali investitori al fine di permettere loro di valutare l'opportunità di un possibile investimento in As Roma Spv Llc. In caso di perfezionamento di accordi aventi ad oggetto il trasferimento delle partecipazioni detenute in As Roma Spa, As Roma Spv Llc fornirà adeguata informativa al mercato nei termini di legge».
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