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Askoll con XKP rilancia la sfida dello scooter elettrico italiano

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di Mario Cianflone

3' di lettura

Più stile e tecnologia. Questi i due ingredienti base di XKP, il nuovo scooter elettrico della vicentina Askoll che, rilancia con il made in Italy la sfida ai cinesi entrando in nuovo segmento di mercato. Il nome, abbreviazione di “Escape”, cioè fuga, è un po’ il manifesto tecnico e stilistico del nuovo modello che, con il suo corto e affusolato codino, con il gruppo ottico ben integrato, il parafango posteriore basso, stile moto naked, solidale con il gruppo trasmissione e il grande faro led, è un netto cambio di passo nel design della marca italiana. Il look evidentemente strizza l’occhio alla clientela più giovane, sfida apertamente concorrenti come Niu e gioca di anticipo sul EM1, primo “scooterello” elettrico di Honda.

Per conquistare millennials e generazione Z, il nuovo XKP fa leva su connettività e tecnologia digitale. La strumentazione è, infatti ,digitale, molto completa ed è organizzata con un display da 5 pollici in grado di visualizzare le informazioni più importanti. Nella guida in città ,anche con il sole, si legge bene con pochi riflessi. Sopra la strumentazione, dietro il piccolo cupolino, c’è anche il supporto per lo smartphone (dell’italiana Givi).

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Ma la novità più importante a livello tecnologico è la nuova App (altro elemento “giovane” attraverso il quale è possibile gestire le informazioni più importanti relative allo scooter, non ultima anche la sua posizione e, nel caso di furto, bloccarne il funzionamento, il tutto da remoto. Inoltre, è possibile condividere chiavi digitali con il nucleo familiare

«Con il lancio di XKP - ha spiegato Gian Franco Nanni, amministratore delegato di Askoll Eva - si amplia il pubblico a cui ci rivolgiamo, l’obiettivo è infatti quello di posizionarci su un target più giovane rispetto a gli attuali acquirenti Askoll. Il restyling delle linee più sportive e i contenuti tecnologici sono sicuramente due aspetti di forte attrazione per queste genere di pubblico sempre connesso». Lo scooter è un’evoluzione della serie ES e, quindi rispetto ai più strutturati NGS, ha il manubrio a vista, che fa molto motorino anni 70, lo scudo è piccolo e poco protettivo , ma in compenso e si guida come una bicicletta (pesa 71 kg e l’altezza della sella da terra è di 76 cm). STa stabile in curva, grazie anche ai cerchi da 16 pneumatici 90/80 all’anteriore e 110/70 al posteriore. Buono il confort anche sul pavé di Milano. Validi freni migliorati rispetto ai vecchi modelli: grazie a un disco 220 mm all’anteriore e uno da 190 mm al posteriore. C’è sia un cavalletto laterale, sia la retromarcia (non proprio fondamentale) ma untile in qualche frangente.

Askoll XKP è disponibile in due versioni: L1 (equiparato a un cinquantino con guida a 14 anni e cosa 5.100 euro) ed L3, guidabile a 16 anni con patente A offerto a 5.300 euro. L1 arriva a 45 km/h, mentre L3 si spinge fino a 66 km/h. Le due batterie da 1,4 kWh, che alimentano il motore da 2,7 kW, come da tradizione Askoll, sono estrabili. Sono state rinnovate nella struttura (pesano 7,6 kg ciascuna) e nel sistema Bsm per la gestione. Ogni pacco, con maniglia . L’autonomia è di 87 km per L1 e 90 Km per L3. La ricarica delle batterie avviene in circa 6 ore.

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