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Aspettando Munch, arte contemporanea e brutalismo alla Berlinische Galerie
L’appuntamento da non perdere alla Berlinische Galerie, bellissimo spazio espositivo ricavato da un vecchio capannone industriale in Alte Jakobstraße, non lontano da Checkpoint Charlie, è per il 15 settembre, quando scatterà l’ora della mostra “Magia del Nord” dedicata ad Edvard Munch, in calendario fino al 22 gennaio del prossimo anno. Una tappa in questo luogo è comunque dovuta a prescindere per l’ampia raccolta interdisciplinare di arte contemporanea che vi è ospitata, dalla pittura alla scultura, dalla fotografia all’architettura.
In questo periodo si possono ammirare alcune opere del movimento Secessionista e degli Junge Wilde (La gioventù selvaggia), dei dadaisti e degli espressionisti tedeschi, e il lavoro sperimentale a sfondo etico e sociale dell’artista tedesco Nasan Tur. Decisamente interessante è l’esposizione dedicata allo studio dei grandi edifici costruiti a Berlino Ovest nel periodo della Guerra Fredda e fino agli anni '70, molti dei quali divenuti icona del cosiddetto “brutalismo”, corrente architettonica nata in Europa nel secondo dopoguerra, e minacciati di demolizione perchè considerati antiestetici e inefficienti. La gigantesca struttura futuristica dell’ICC, il Centro Congressi Internazionale noto anche come “Panzerkreuzer Charlottenburg” e divenuto un luogo identitario per i berlinesi, è l’oggetto di un’installazione che porta in mostra la storia della sua realizzazione e i concept di diversi studi di architettura per la sua riconversione green.