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Aspettando gli Sms satellitari ecco le tecnologie per l’emergenza

Non c’è solo la novità del messaggio che usa la rete satellitare per chiedere aiuto. La lista di soluzioni innovative per garantire aiuti più tempestivi a chi è in difficoltà si è arricchita

di Gianni Rusconi

3' di lettura

La coincidenza (se non voluta) ha fatto per lo meno notizia. Perché è arrivata il giorno prima dell'atteso lancio dell'iPhone 14 e perché per protagonista ha quella Huawei che aveva saputo scalare le vette dell'olimpo degli smartphone prima di pagare dazio al divieto imposto dall'amministrazione americana di utilizzare i servizi Google a bordo dei propri apparecchi.

Con il Mate 50, il colosso cinese ha battuto tutti sul tempo presentando il primo apparecchio dotato di connettività satellitare, destinato inizialmente al solo mercato locale. Cosa promette questa generazione di dispositivi? Scordiamoci funzionalità fantascientifiche legate alla realtà virtuale o applicazioni simili. Mate 50 è in grado solo di inviare messaggini di testo, includendo anche le coordinate precise della propria posizione geografica, grazie alla rete satellitare a cui si aggancia (nel caso specifico quella di BeiDou, il sistema di Gps del governo di Pechino) e diventa quindi uno strumento per affrontare eventuali situazioni di emergenza, quando ci si ritrova senza segnale di rete mobile.

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Un suo limite evidente? Il fatto che la comunicazione satellitare abilitata è unidirezionale: non si può cioè ricevere ma solo avere la conferma che il messaggio inviato sia stato correttamente recepito dal satellite in orbita. Un limite che l'iPhone 14 promette di superare grazie a un'apposita app che gestisce l'invio e la ricezione di chiamate e Sms di emergenza (in futuro dovrebbe essere possibile condividere la propria posizione con i contatti in rubrica) puntando lo smartphone verso i satelliti di Globalstar, il partner scelto dalla Mela per battezzare questo servizio al momento disponibile solo negli Stati Uniti e in Canada. Si tratta dunque di una modalità d'uso specifica del nuovo melafonino, che rimane impossibilitato a chiamare o a inviare messaggi direttamente via satellite, ma è un segno della fortissima attenzione di Apple verso questa nuova frontiera delle comunicazioni via etere, un'attenzione che si specchia in quella dimostrata da Google, che ha ufficializzato a inizio settembre il supporto della comunicazione satellitare per Android 14.

Assisteremo a una lotta fra i produttori di smarphone per conquistarsi lo spazio? Probabilmente no, ma considerando che c'è ancora una fetta di popolazione globale (si calcola il 5%) che non ha accesso a reti a banda larga fissa o mobile è lecito aspettarsi una corsa all'oro che vede coinvolti anche player di varia natura, come la SpaceX di Elon Musk, Lynk Global o AST SpaceMobile, società che costruiscono le costellazioni di satelliti.

Gli strumenti per l'emergenza in montagna

La lista di soluzioni innovative per garantire aiuti più tempestivi a chi è in difficoltà si è notevolmente arricchita nel corso degli ultimi: spazia dai droni ai sistemi di localizzazione via smartphone o Sms associati alle chiamate di emergenza per arrivare alle tute con reattori incorporati (realizzate dalla britannica Gravity Industries) in grado di trasportare i soccorritori a un punto impervio della montagna in poche decine di secondi anziché decine di minuti. L'utilizzo di micro velivoli dotati di fotocamere termiche è il più frequente e permette di individuare persone disperse e vittime di valanghe captando le radiazioni infrarosse del corpo, superando l'ostacolo di condizioni atmosferiche proibitive o di zone difficilmente raggiungibili. L'innovazione, in questo specifico campo, ha fatto passi da gigante e ai droni con fibrillatore integrato fanno eco gli apparecchi (come quelli in dotazione alla Guardia Aerea Svizzera di Soccorso) che sfruttano l'intelligenza artificiale per riconoscere le persone sul terreno basandosi sulle immagini in tempo reale raccolte dalla termocamera.

O ancora i droni equipaggiati con tecnologia Lifeseeker, utilizzati per ricercare i dispersi, anche in zone prive di copertura di rete, attraverso il segnale emesso dal cellulare. Ci sono poi i gadget tech che ogni escursionista dovrebbe avere cura di portare sempre con sé. Dispositivi come GoTenna, che trasforma lo smartphone in una ricetrasmittente in grado di comunicare nel raggio di alcune centinaia di metri, oppure un qualsiasi powerbank (almeno da 2600 mAh) per ridare vita al telefonino in caso di batteria scarica o ancora accessori specifici per i biker da sentieri come l'ICEdot Crash Sensor, un indossabile sui generis da applicare al caschetto che invia, in caso di violenta caduta, un messaggio automatico via smartphone al contatto di emergenza. Con tanto di coordinate Gps per facilitare i soccorsi.


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