Sicurezza

Aspi, al lavoratore l’autorità di fermare il cantiere se non è sicuro

Siglato un nuovo protocollo tra la società e i sindacati. Il ministro del Lavoro Orlando: accordo che unisce la filiera per migliorare le condizioni di sicurezza

di Cristina Casadei

(Imagoeconomica)

4' di lettura

Stop Work Authority. Tre parole per dire che ogni lavoratore ha l’autorità di interrompere i cantieri o il proprio lavoro in caso di rischi per la sicurezza. È quanto previsto dal nuovo protocollo di filiera firmato da Aspi con i sindacati di trasporti e logistica ed edilizia (Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Sla Cisal, Ugl viabilità, Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil), alla presenza del ministro Andrea Orlando, che prevede la costituzione di una cabina di regia con le parti sociali per lo sviluppo di progetti per il continuo miglioramento della sicurezza.
Come ci spiega Roberto Tomasi, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, «la sicurezza sul posto di lavoro non è solo una priorità, ma un valore imprescindibile di Aspi, che viene condiviso tra dipendenti, sindacati, operatori della filiera e stakeholder. La firma del protocollo è la conferma dell’importanza di un lavoro coordinato di tutti gli attori coinvolti, corpi sociali compresi, per perseguire l’obiettivo “zero incidenti”. Abbiamo fissato traguardi e attività per garantire ai lavoratori condizioni di lavoro adeguate e sicure, nel solco tracciato con il nostro Piano di Trasformazione aziendale, diventando sempre più un punto di riferimento per l'intero settore».

Si tratta di «un accordo innovativo che unifica e fa dialogare attivamente fra loro settori diversi: dalla logistica all’edilizia. Una connessione fondamentale che potrà influire positivamente sulla risoluzione dei problemi riscontrati finora in ambito sicurezza e che, anche da ligure, non posso che accogliere con soddisfazione - afferma il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando -. È un’altra scelta che rientra appieno nello spirito delle iniziative promosse dal ministero, che vede il coinvolgimento dell’intera filiera nei percorsi legati alla sicurezza. La catena del subappalto, infatti, è spesso il luogo dove si riscontrano maggiormente le debolezze del sistema, una questione sempre alla nostra attenzione e in continua fase di monitoraggio e sviluppo di interventi concreti». L’auspicio del ministro è che adesso l’accordo «possa avere anche una funzione di riferimento per tante altre situazioni concrete con la speranza che il coinvolgimento di Aspi possa condizionare tutto il settore e anche i processi delle realtà aziendali più piccole».

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Le azioni

In pratica il protocollo prevede di attribuire a ogni dipendente l’autorità di interrompere i cantieri o il proprio lavoro, in caso ritenesse che questi possano presentare rischi per la sicurezza. Inoltre la società organizzerà visite periodiche del management aziendale presso i cantieri per ascoltare le esigenze dei lavoratori e favorirà l’alleanza tra le imprese della filiera volta a rafforzare e incoraggiare i comportamenti virtuosi sui cantieri, per raggiungere l’obiettivo “zero incidenti”.

Il modello partecipativo

L’intesa è un nuovo tassello del modello partecipativo che è stato valorizzato da tutti i più recenti accordi con i sindacati. È, questo, un aspetto sottolineato da Gian Luca Orefice, direttore Human Capital, Organization and HSE di Autostrade per l’Italia: «L’accordo si pone come un passaggio fondamentale nel percorso che ha visto Aspi e le parti sociali condividere una serie di accordi, nei quali si è posto al centro un modello partecipativo di relazioni industriali. Riteniamo che l’implementazione di politiche riguardanti la sicurezza sul lavoro sia per noi strategica, anche in un’ottica di gestione integrata delle diverse realtà facenti parte del gruppo e tese a estendere questa cultura in tutta la filiera, in termini di inclusione e visione sistemica del settore trasporti».L’accordo, che riguarderà 9mila lavoratori delle aziende del gruppo e altrettanti dell’indotto, di cui almeno 3mila edili, «rappresenta il primo protocollo di gruppo in materia di salute e sicurezza dei lavoratori, che si colloca all’interno di un’azione a tutto campo che ci ha visti in prima linea su questo fronte, dai protocolli siglati presso il Mit per le opere del PNRR alla costituzione di un osservatorio sulla sicurezza presso il MIMS», dichiarano Vito Panzarella, Enzo Pelle, Alessandro Genovesi, segretari generali Feneal Filca Fillea.

«È un’intesa - aggiungono Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Sla-Cisal e Ugl Viabilità e Logistica - in continuità con gli accordi precedenti con Aspi che stanno consolidando un modello di relazioni sindacali partecipativo ed apprezziamo in particolare che, dal punto di vista della salute e sicurezza, le parti riconoscono ai lavoratori della filiera la stessa dignità dei lavoratori in appalto. Apprezziamo inoltre l’impegno in prima persona del Ministro Orando a supportare le politiche legate alla salute e sicurezza sul lavoro con ulteriori e specifici interventi normativi».

La safety academy

Si tratta di un accordo coerente con l’Active Safety Value Program del Gruppo Aspi, il programma di rafforzamento culturale del basato sulla partecipazione attiva dei soggetti coinvolti in tutti i livelli dell’organizzazione aziendale e che rafforza la Safety Academy della società, che mira a formare i soggetti della filiera e favorire la prevenzione nel campo della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro per le imprese affidatarie/esecutrici di lavori, forniture o servizi di Autostrade per l’Italia. Il protocollo prevede infatti «l’istituzione di un Comitato Strategico della Sicurezza composto da Azienda e Parti sociali con l’obiettivo di indirizzare e monitorare le iniziative sviluppate all'interno del programma Active Safety Value, stabilendo gli obiettivi di breve, medio e lungo periodo in coerenza con la strategia del Gruppo», spiega la nota. Inoltre con l’intesa, viene costituito inoltre un Comitato Tecnico Scientifico composto dall’azienda, esponenti del mondo accademico e da esperti di sicurezza sul lavoro, con l’obiettivo di definire in maniera coerente quanto stabilito dal Comitato di Indirizzo strategico sulla sicurezza sui programmi, sulle attività e i contenuti dell’Academy.

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