Assegno unico, ultime ore per fare domanda e ottenere gli arretrati da marzo
Dopo il 30 giugno l'assegno decorrerà dal mese successivo a quello di presentazione della domanda senza più diritto agli arretrati. Le richieste sul sito Inps, contattando il call center Inps o rivolgendosi al patronato
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Chi non ha ancora presentato la domanda per l'assegno unico e universale ha tempo fino a giovedì 30 giugno per ottenere anche il riconoscimento delle mensilità arretrate spettanti a decorrere da marzo.
Si tratta di una scadenza “spartiacque”. Dopo il 30 giugno l’assegno decorrerà dal mese successivo a quello di presentazione della domanda senza più diritto agli assegni arretrati. Presentando domanda a luglio, quindi, l’assegno che spetterà da quello stesso mese sarà pagato ad agosto.
L’importo è liquidato in ragione della condizione economica del nucleo familiare e, quindi, può essere determinato sulla base dell'Isee presentato e in corso di validità. Per chi non presenta Isee è previsto il pagamento dell’assegno minimo di 50 euro al mese per figlio.
I requisiti per ottenere l’assegno
L'Assegno unico e universale per i figli a carico riguarda tutte le categorie di lavoratori dipendenti (sia pubblici che privati), lavoratori autonomi, pensionati, disoccupati, inoccupati. La misura è riconosciuta a condizione che al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio, il richiedente sia in possesso congiuntamente dei seguenti requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno:
- sia cittadino italiano o di uno Stato membro dell'Unione europea o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, oppure sia cittadino di uno Stato non appartenente all'Unione europea in possesso del permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo, oppure sia titolare di permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un'attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi o titolare di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi;
- sia soggetto al pagamento dell'imposta sul reddito in Italia;
- sia residente e domiciliato in Italia;
- sia o sia stato residente in Italia per almeno due anni, anche non continuativi, ovvero sia titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.
Ai nuclei familiari percettori del Reddito di Cittadinanza l'Assegno unico e universale è corrisposto d'ufficio dall'Inps, senza necessità di presentare apposita domanda.
La domanda
La domanda per l'assegno unico e universale può essere presentata:
- accedendo dal sito Inps al servizio “Assegno unico e universale per i figli a carico” con Spid almeno di livello 2, Carta di identità elettronica 3.0 (Cie) o Carta nazionale dei servizi;
- contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile, con la tariffa applicata dal gestore telefonico);
- tramite enti di patronato, attraverso i servizi telematici offerti gratuitamente dagli stessi.
Ultime ore per gli arretrati
Per le domande presentate dal 1° gennaio al 30 giugno 2022, l'assegno spetta con tutti gli arretrati a partire dal mese di marzo 2022. Per le domande presentate dopo il 30 giugno, l'assegno decorre dal mese successivo a quello di presentazione ed è determinato sulla base dell’Isee al momento della domanda.
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