Assemblee e srl via web anticipano rapidi sviluppi
Si possono considerare banchi di prova che porteranno il notariato a concedere sempre più spazio all’attività da remoto
di Angelo Busani
I punti chiave
2' di lettura
La videoconferenza, questa sconosciuta ante Covid-19, è divenuta nostro pane quotidiano: ad esempio mia madre, che si riparava nei rifugi sotterranei durante i bombardamenti nella seconda guerra mondiale, da oltre un anno, senza aver mai fatto alcun corso di informatica, partecipa alle riunioni parrocchiali via Teams, presiedute dal sacerdote 95enne, pure videocollegato dalla canonica.
Parrocchie a parte, la videoconferenza, oltre a garantire il distanziamento, è una grande comodità e, come tutte le comodità, è difficile tornare indietro dopo averle sperimentate. Tutti i giorni, nello svolgere l’attività notarile, ci si sente, dunque, chiedere se la firma in presenza del notaio possa essere sostituita da una procedura in videoconferenza; e si percepisce un moto di stupore, quando non di negativa sorpresa, quando il richiedente viene a sapere che la legge oggi proprio non lo consente.
Una strada ormai aperta
Ci sono però almeno due elementi che fanno presagire una probabile e decisa inversione di rotta, entro un termine non lungo: l’esperienza delle assemblee societarie nel periodo epidemico e l’introduzione dell’atto costitutivo di Srl mediante atto pubblico digitale formato via web.
Sotto il primo profilo, il lockdown e la successiva necessità di tenere un distanziamento tra le persone hanno costretto a riflettere sulle norme che regolano lo svolgimento delle assemblee; con il risultato che (Consiglio notarile di Milano, massima n. 187) si è appurata la legittimità di una loro interpretazione (mai data in precedenza) nel senso che è ben possibile, oltre che tenere la “tradizionale” assemblea con la sola presenza fisica, nello stesso luogo, di presidente e segretario (o del notaio), anche svolgere l’assemblea in audio/video conferenza “totale”, con tutti i partecipanti in collegamento telematico.
Posto, dunque, che si tratta di un risultato interpretativo della legge esistente, questa formula senz’altro sopravviverà alla pandemia e, anzi, inevitabilmente diventerà la formula ordinaria di svolgimento delle assemblee nella stragrande maggioranza dei casi. Pertanto, il relativo verbale notarile è destinato a essere stabilmente formato (in via analogica o digitale) senza la necessità della compresenza fisica del notaio e di alcuno dei partecipanti all’assemblea.
Due novità che faranno da test
Quanto all’atto costitutivo della Srl via web in modalità digitale, si tratta di un risultato cui si è arrivati per effetto di una nuova legge e, precisamente, del recepimento in Italia della direttiva Ue 2017/1132. In questo caso il legislatore ha ideato un’intelligente soluzione per coniugare i principi cardine sui quali si fonda il concetto di atto pubblico con l’incessante progresso della tecnologia: vale a dire che la costituzione della Srl online deve essere effettuata mediante la redazione di un atto pubblico digitale utilizzando, senza oneri per la finanza pubblica, una «piattaforma telematica predisposta e gestita dal Consiglio nazionale del notariato», strutturata in modo da consentire l’accertamento dei video-partecipanti (anche per le verifiche antiriciclaggio), la percezione dell’espressione della loro volontà e la verifica dei certificati di firma.
È assai plausibile che questi due fenomeni, ora eccezionali, restino tali solo per un breve tempo e fungano da utile sperimentazione per permettere interessanti sviluppi nel solco intanto segnato.
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