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Assiom Forex, il rialzo dei tassi non è finito. Torna la fame di Btp tra i risparmiatori

La Spring conference 2023 organizzata da Assiom Forex è stata dedicata quest'anno ai trend macro dei mercati finanziari

di Corrado Poggi

3' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Profitti aziendali robusti e i consueti ritardi temporali hanno ritardato sin qui la trasmissione dei rialzi dei tassi varati dalla Bce ma la situazione sta cambiando e nei prossimi trimestri si verificherà il grosso del trasferimento all'economia reale del maggior costo del denaro. E' quanto emerso nel corso della Spring conference 2023 organizzata da Assiom Forex e dedicata quest'anno ai trend macro dei mercati finanziari. Secondo Marco Valli, Global Head of Research di UniCredit, la riserva di utili fatta dalle aziende nel corso dell'ultimo biennio ha permesso loro di ritardare l'assorbimento dei maggiori costi di finanziamento ma la situazione ora è destinata a mutare in un contesto di crescita economica modesta e di tassi vicini al tasso terminale.

Nuovo round di rialzo dei tassi

Secondo Valli il tasso di deposito arriverà al 3,75% a luglio con la possibilità di un ulteriore rialzo a settembre: quest'ultimo dipenderà dal fatto se la Bce guarderà solo all'inflazione core o anche all'andamento del mercato del lavoro. Secondo Valli le possibilità di un rialzo o di una pausa a settembre sono ora al 50% ma resta il fatto che sebbene le pressioni nella pipeline siano in fase di allentamento, il processo di disinflazione è solo a metà percorso e deve proseguire anche perché nelle stime di UniCredit il ritorno al target di inflazione al 2% avverrà solo nel corso del 2025. In un orizzonte di più corto respiro, Valli non vede ripercussioni significative sui titoli di stato dal rimborso dei prestiti Tltro che per le banche italiane valgono 143 miliardi a fine giugno. Questi ultimi, ha spiegato Elisa Coletti, Head of Banking Research di Intesa Sanpaolo, possono contare sul ritorno di interesse fra le famiglie italiane per i titoli di debito governativi.

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Assiom Forex, le tendenze dei mercati alla Spring Conference 2023

Torna la fame di Titoli di Stato

Nel solo 2022, dopo 10 anni di disinvestimenti, le famiglie italiane hanno infatti indirizzato ben 54 miliardi di euro sui Bot e Btp e ulteriori 7,8 miliardi sui titoli bancari. Un trend di ripresa degli investimenti in titoli di Stato che è stato registrato anche in Germania ma non tanto quanto avvenuto in Italia. Il rapporto tra prestiti e depositi - ha aggiunto Coletti - è ai minimi storici e in Italia è il più basso tra i principali paesi dell’area euro. Inoltre in Italia e Spagna, il deflusso dai conti correnti delle famiglie è solo in parte diretto verso i depositi a tempo. Lea Zicchino, Head of Financial Markets & Intermediaries Analysis presso Prometeia, ha invece fornito un'analisi della liquidità degli strumenti finanziari Esg, che contrariamente a quanto potrebbe apparire da un primo sguardo, si rivelano maggiormente liquidi a parità di fattori. Non solo: anche la liquidità dei bond convenzionali migliora per le imprese che annunciano l'emissione di green bond, ma solo nel caso di emissioni multiple. Il premio di liquidità per le imprese infine è aumentato a favore degli asset green in fasi di stress di liquidità e dopo la Monetary Policy Strategy Review della Bce.

Rischi climatici e sostenibilità in ambito bancario

Il convegno ha infine toccato il tema dell'importanza dell'integrazione dei rischi climatici, nonché dell'evoluzione delle politiche e dei regolamenti in materia. Ivan Faiella, del nucleo cambiamenti climatici e sostenibilità di Banca d'Italia, ha illustrato la valutazione di tali rischi mentre Pietro Gugliotta, Vice-Capo del Servizio di Supervisione Bancaria 2, ha presentato gli approcci di supervisione adottati su questi temi. La scarsa attenzione ai temi social - ha spiegato Gugliotta - si è spesso tradotta in prassi commerciali scorrette, prodotti finanziari troppo complessi o speculativi, inadeguati presidi per la sicurezza dei dati e la tutela della privacy. Hanno causato obblighi di risarcimenti, danni reputazionali con perdita di business e impatti negativi sul conto economico. "Quel che cambia rispetto al passato - ha concluso - è la priorità che viene ad essi assegnati in sintonia con l’agenda politica globale e diffusione di una maggiore consapevolezza della loro rilevanza. Assumono una rilevanza autonoma e una maggiore riconoscibilità/evidenza a partire dai rischi climatici".


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