Assiom-Forex, il ruolo delle banche è essenziale nel rilancio dell’Italia
Oltre il Recovery Fund, spetta al sistema finanziario il compito di dirottare il l’enorme risparmio accumulato verso le attività produttive
di Maximilian Cellino
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Il ruolo del piano Next Generation Eu, ma soprattutto il contributo offerto dal sistema bancario nazionale nel rilanciare l’economia di un Paese sconvolto dalla diffusione del virus Covid. Ruota intorno a questi due principali temi la discussione che si svolge, quest’anno in modalità «virtuale», fra i protagonisti del 27esimo Congresso Assiom-Forex (segui la diretta). Con un ovvio convitato di pietra nella crisi politica in atto: nessuno dei relatori può parlare in modo aperto del tentativo dell'ex presidente Bce, Mario Draghi, di formare un Governo, ma è evidente che il pensiero di tutti va anche e soprattutto a questo aspetto.
Gros-Pietro (Intesa Sanpaolo): banche «essenziali» nella pandemia
Nell'ultimo anno caratterizzato dalla pandemia «le banche hanno potuto garantire la continuità del loro servizio essenziale», ha ricordato il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, intervenendo prima del Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco: gli istituti di credito hanno retto il colpo inferto dalla crisi «e in molti casi anche migliorato» la propria solidità. Ed è partendo da questa situazione che gli istituti di credito sono chiamati a un ruolo essenziale sottolineato poi anche da Visco nella sua relazione: quello di convogliare l’enorme risparmio che si è accumulato durante la delicata fase Covid verso l’investimento produttivo e soprattutto quelle imprese che hanno assoluta necessità di risorse per sopravvivere.
Essenziale trasformare il risparmio in investimenti produttivi
Se infatti è vero, come ha osservato Gros Pietro, che «nei prossimi trimestri sarà cruciale la capacità delle banche di trasformare la liquidità fornita dalle banche centrali in domanda delle famiglie e delle imprese», quando si ragiona in un’ottica di lungo termine diventa però essenziale che gli istituti di credito continuino a «essere attori di rilievo nel sistema economico e finanziario» e contribuiscano «a trasformare il risparmio in investimenti che costruiscano il percorso verso un’economia prospera, sostenibile e inclusiva». Per favorire questo processo virtuoso e assolvere il proprio compito funzionale alla costruzione del benessere sociale, avverte però il presidente di Intesa Sanpaolo, occorre che le banche siano in grado di attrarre capitali e di remunerarli soprattutto «in una misura pari a quella degli altri impieghi di mercato, al netto del rischio».
Mocio (Assiom Forex): l’Europa completi il mercato unico dei capitali
E a tale proposito, appare funzionale l'invito che il presidente di Assiom-Forex, Massimo Mocio, ha rivolto a completare «il progetto europeo di Unione bancaria e quello della creazione di un mercato unico dei capitali, la Capital Markets Union», che diventa «ancora più urgente» in una situazione simile. «Entrambe le iniziative – ha spiegato nel suo intervento - consentiranno di ottenere un sistema finanziario meno frammentato e più efficiente, con una maggiore diversificazione dei rischi e verosimilmente una sua maggiore resilienza, avvicinando l’Europa al modello americano». E se «il riequilibrio delle fonti di finanziamento a favore del mercato dei capitali è fondamentale per garantire non solo la sostenibilità del debito delle piccole e medie imprese ma anche la crescita stessa del sistema economico», non si può neanche ignorare che siano proprio le banche e gli altri intermediari finanziari a doversi «fare promotori attivi di questo processo».
Attenzione alla sofferenze, promuovere le «bad bank»
Mocio ha poi lanciato l’allarme sulle conseguenze che la pandemia inizia gradualmente a esercitare, in primo luogo sulla redditività degli istituti di credito e sugli inevitabili impatti sulla qualità degli attivi, che «risulteranno più evidenti una volta che saranno state rimosse le misure di sostegno dei governi», trasformandosi inevitabilmente in «un importante aumento dei flussi di Non Performing Loans già entro la fine del 2021». Per affrontare il nodo sofferenze è quindi «fondamentale il rinnovo, e possibilmente l'allargamento dell’ambito di applicazione, delle Garanzie sulla cartolarizzazione delle sofferenze, le cosiddette Gacs, oltre che la modifica delle norme che disincentivano il coinvolgimento delle banche nel mercato secondario degli Npl». Un discorso, quest’ultimo, che passa anche dalla «creazione di società nazionali di gestione degli attivi problematici e l’individuazione di misure precauzionali di sostegno pubblico», ha ricordato il presidente di Assiom-Forex, con chiaro riferimento alla creazione di «bad bank».
Patuelli (Abi): non interrompere misure di emergenza adesso
Vivo apprezzamento per il discorso di Visco è stato poi espresso anche dal presidente dell’Associazione bancaria italiana (Abi) Antonio Patuelli. «Sono molto significativi gli apprezzamenti del Governatore per gli sforzi delle banche in Italia che hanno ampliato le offerte di prestiti, rafforzato la solidità patrimoniale, ridotto gli stock dei crediti deteriorati ed aumentato in misura rilevante gli accantonamenti prudenziali sui prestiti in bonis», ha sottolineato Patuelli, ricordando come occorra adesso «che le misure di emergenza finanziaria, realizzate dalle Autorità europee e nazionali, non vengano interrotte prima della fine della pandemia».
Bisoni (UniCredit): le banche sono parte della soluzione
«Il sistema bancario, grazie all’elevata patrimonializzazione e all’attenta gestione dei rischi, è parte della soluzione nel finanziare l’economia reale», ha sottolineato il presidente di UniCredit, Cesare Bisoni, notando anche che «le importanti sfide che dovremo affrontare potranno essere anche l’occasione, facendo leva sul programma Next Generation Eu, per facilitare la transizione verso un’economia più green, inclusiva e sostenibile».
Jerusalmi (Borsa Italiana): sì a digitalizzazione e sostenibilità
«Condivido l’urgenza sottolineata dal Governatore di dotare il nostro Paese degli strumenti necessari per restare competitivi nello scenario globale» ha commentato l’Amministratore Delegato di Borsa Italiana, Raffaele Jerusalmi, ritenendo importante in quest’ottica «il richiamo alla crescente digitalizzazione della finanza e ai temi della sostenibilità». «Apprezziamo il riferimento all’aumento delle quotazioni in Borsa degli ultimi anni, anche grazie agli sforzi che abbiamo compiuto per favorire questa tendenza», ha aggiunto Jerusalmi, sottolineando anche lui l’importanza dell’armonizzazione delle regole attraverso la Capital Market Union, ma anche quella sul piano fiscale «che oggi non c'è e crea degli effetti distorsivi che non aiutano il mercato dei capitali».
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