Assistenza da remoto per pazienti diabetici
L’azienda emiliana commercializza sistemi biomedicali
di Natascia Ronchetti
2' di lettura
Un servizio efficiente, un forte investimento sulle risorse umane. E poi una rigida selezione dei prodotti da distribuire, basata sulla ricerca della massima qualità. «Sono questi i fattori che ci hanno fatto crescere», dice Carlo Pisani, amministratore unico e fondatore (insieme a Cristiano Ferrari) di Theras Biocare, azienda di Salsomaggiore Terme (Parma) che commercializza sistemi biomedicali per la gestione del paziente diabetico. Un caso di successo.
Costituita nel 2013, quando sviluppò un fatturato di 300mila euro, in pochi anni ha bruciato le tappe. Ha chiuso il 2019 con 19 milioni di ricavi, quest’anno raggiungerà i 26 milioni. Una corsa senza rallentamenti. Entrambi, Pisani e Ferrari, hanno capitalizzato una lunga esperienza nel biomedicale, come manager di multinazionali del settore. E l’hanno trapiantata in Theras Biocare, che distribuisce in Italia le tecnologie avanzate di due gruppi americani, Dexcom, che ha base a San Diego, in California, e Insulet, quartiere generale ad Acton, nel Massachusetts.
Un sistema permette di monitorare la glicemia da remoto, con un piccolo sensore sottocute applicato al paziente, facendo anche scattare un allarme predittivo, in caso di pericolo, che lo induca ad adottare tutte le misure necessarie ad alzare il livello glicemico nel sangue. L’altro è un microinfusore monouso di insulina che va applicato sul braccio o sulla pancia. «È stata la nostra esperienza nel campo a portarci a prestare sempre la massima attenzione alle esigenze dei medici e dei pazienti – spiega Pisani -. Abbiamo cercato le tecnologie maggiormente innovative, dopo aver rifiutato tante proposte. Ma le tecnologie vanno spiegate, affinché tutte le funzioni vengano utilizzate al 100%. Perché non basta la qualità, è necessario anche sfruttarne tutte le potenzialità. Ed è qui che entra in gioco il servizio, l’assistenza che noi offriamo: che è quel valore aggiunto che oggi fa la differenza e distingue le aziende».
Garantire la migliore assistenza da remoto è sempre stato il primo obiettivo di Pisani e Ferrari, pronti a spingere sull’espansione, nel 2021, anche attraverso acquisizioni, che sono già in cantiere. «Siamo stati i primi a portare in Italia queste tecnologie, mettendole a disposizione del servizio sanitario pubblico: ma non ci fermiamo», dice Pisani, che crede molto anche nella capacità di sapere scegliere i collaboratori giusti: motivati, attenti. «Uno dei segreti per sostenere lo sviluppo», prosegue Pisani. Oggi l’azienda emiliana può contare su 15 addetti, tra dipendenti e collaboratori esterni e prevede altre assunzioni entro i primi tre mesi del prossimo anno. La maggior parte dei suoi collaboratori, con una età media che oscilla tra i 40 e i 45 anni, ha una laurea in farmacia. Poi ci sono biologi ma anche economisti. «Perché è molto importante avere anche figure professionali qualificate nella rete commerciale», osserva Pisani.
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