Asta BoT, i rendimenti tornano negativi per la prima volta da aprile
2' di lettura
Il Tesoro ha collocato Bot semestrali per 6,5 miliardi di euro con tassi crollati di nuovo in territorio negativo. Il rendimento sul titolo a sei mesi è sceso a -0,025% da 0,215% dell'asta precedente, segnando i minimi da aprile 2018. La domanda è stata pari a 1,82 volte l'importo offerto, in rialzo da 1,33 precedente.
I tassi di interesse negativi, che di fatto comportano il pagamento di una commissione da parte di chi li detiene invece che l’incasso di un rendimento, sono uno degli effetti più rilevanti della politica monetaria della Bce che da tempo ha portato a -0,4% la remunerazione sui depositi (deposit facility in gergo) allo scopo di incentivare le banche a fare impieghi.
La misura ha avuto l’effetto di calmierare tutti i tassi a breve scadenza nell’eurozona. Di fatto oggi buona parte dei Paesi dell’Eurozona non sostiene alcun costo di rifinanziamento sul debito a breve scadenza ma anzi incassa un guadagno (il tasso negativo appunto). Un privilegio che è maggiore nel caso dei Paesi ad alto merito di credito come la Germania, la Francia, l’Austria o l’Olanda.
Nel caso della Germania ad esempio oggi si registrano rendimenti negativi sui titoli di Stato fino alla scadenza di 5 anni (il Bund a 5 anni rende -0,33%). Lo stesso vale per la Francia (-0,056%).
Anche l’Italia ha potuto per diverso tempo beneficiare dei tassi negativi. Seppur su scadenze più brevi come i 2 e 3 anni. Questo privilegio si è avuto fino ad aprile dello scorso anno quando l’impennata di tassi e spread su BoT e BTp ha fatto salire il costo di rifinanziamento a breve scadenza del Tesoro. Il recente allentamento della tensione sui titoli di Stato italiani ha tuttavia fatto scendere i tassi sul mercato secondario riportando quelli a sei mesi sotto zero. Ciò ha permesso al Tesoro di tornare a rifinanziarsi anche sul mercato primario a tassi sotto zero.
loading...