Mercato dell'arte

Aste italiane: antiquariato, scultura e pittura storica italiana attraggono il collezionismo straniero

di Stefano Cosenz

Cambi, olio su tela

5' di lettura

L'antiquariato a marzo torna a brillare nel mercato nazionale grazie anche alla partecipazione dei collezionisti stranieri. Sugli scudi pregiate sculture rinascimentali e del barocco spagnolo e presepi napoletani del Settecento. Si risveglia il mercato della ritrattistica del XIX e XX secolo.

Contesa da Wannenes una rara tela di Valerio Castello. Sono due le aste che hanno aperto la stagione 2017 di Wannenes di Genova: la prima - dedicata alle porcellane e maioliche, arredi, sculture e oggetti d'arte – si è svolta il 7 e 8 marzo, mentre la seconda - dedicata ai dipinti antichi e del XIX secolo - l'8 marzo; entrambe hanno complessivamente fatturato 1.976.664 euro col 74,1% di lotti venduti e il 159% del venduto sul valore. Tra le Porcellane e Maioliche, segmento di nicchia dell'antiquariato, con un catalogo selettivo e di qualità, è spiccata una figura femminile in biscuit di Napoli, forse ispirata agli affreschi di Stabia e da attribuirsi, per il modello, all'attività di Filippo Tagliolini (celebre ceramista del XVIII secolo, le cui opere sono ammirate nel Museo di Capodimonte), esitata a 2.480 euro, seguita da un albarello in maiolica policroma della bottega di Caltagirone dell'ultimo quarto del XVIII secolo con decoro a fasce azzurro su azzurro battuto a 1.860 euro. Arredi, Sculture e Oggetti d'Arte hanno mostrato eterogenea vivacità degli esiti con una percentuale di venduto per lotto del 74,6% e del 174,9% per valore. Ha segnato il top lot un camino in marmo bianco del XX secolo, con mensola in marmo nero modanato interamente decorato con scene allegoriche con putti e tralci di vite, aggiudicato per il mercato internazionale a 80.600 euro, e il suo pendant con lo stemma di Casa Savoia esitato a 55.800 euro. Nel solco della tradizione della migliore ebanisteria genovese, ha registrato un buon risultato un cassettone a ribalta finemente impiallacciato in legno violetto, ornato dai tipici decori a quadrifoglio e montature in bronzo dorato, aggiudicato a 24.800 euro. Nel segmento dei Dipinti Antichi - 79,4% di venduto e 154,3% per valore -, il top lot è stato una tela di Valerio Castello, pittore genovese del XVII secolo scomparso prematuramente, raffigurante il Ritrovamento di Mosè, protagonista della sessione con un'aggiudicazione di 322.400 euro, sicuramente uno dei capolavori della maturità dell'artista dove è evidente la lezione di Rubens risolta in un ritmo agile, seguito da un olio su tela di Federico Zuccari, la Resurrezione di Cristo, aggiudicato a 47.120 euro. Ottime le percentuali dei Dipinti del XIX secolo con un 71,2% per lotto e il 158,7% per valore, dove è emerso su tutti la tela Oliveto di Francesco Lojacono, nella quale la natura rigogliosa e selvaggia della sua terra, la Sicilia, fa da padrona, esitata a 13.640 euro.

Loading...

Aste italiane: antiquariato, scultura e pittura storica italiana attraggono il collezionismo straniero

Photogallery10 foto

Visualizza

Una Madonna umbra del XV secolo è volata oltre 100mila euro da Pandolfini . Mobili, arredi e oggetti d'arte sono andati all'incanto presso la casa d'asta fiorentina il 21 marzo: fatturati 1.640.000 euro, 71% di lotti venduti e il 138% del venduto sulla riserva, numeri raggiunti grazie alla partecipazione diffusa di compratori italiani e internazionali, dall'Olanda alla Spagna e agli States. Particolare exploit per una Madonna in trono con bambino in legno dipinto e dorato di scuola umbra risalente alla prima metà del XV secolo. Dopo una prima fase di rilanci da parte di diversi contendenti, sono rimasti solo in due, uno in sala e l'altro al telefono e la scultura è salita sino a 107.500 euro. Un Cassettone fiorentino del XVI secolo in legno, interamente scolpito con tracce di lumeggiature (tecnica atta a schiarire, rispetto al colore base, le zone in luce) appartenuto al magnate americano e amante delle arti Archer Milton Huntington ha chiuso la gara a 37.500 euro. A parte il top lot, l'asta ha rilevato molto interesse per le sculture, grandi e piccole, in pietra, legno o bronzo, dimostrando vivacità per un settore che è ancora in grado di riservare piacevoli sorprese, in particolare per due lotti in pietra di Vicenza raffiguranti una Sfinge alata e un Leone, come pure per le molte figure di Presepe Napoletano, trait d'union tra scultura e oggetto d'arte. Sono state inoltre esitate una coppia di porte laccate e dipinte dell'Italia centrale, XVIII secolo, provenienti da un nobile palazzo fiorentino, vendute per 26.250 euro.

Compratori stranieri si contendono da Cambi una scultura spagnola barocca, ritorno di attenzione sulla ritrattistica. Dal 28 al 30 marzo, nella sede genovese di Cambi nel Castello Mackenzie sono state organizzate tre aste che hanno totalizzato 1.695.540 euro: la prima dedicata ai dipinti del XIX e XX secolo (681.890 euro di fatturato, 40% di lotti venduti, 90% del venduto sul valore), la seconda alle Stanze di una Collezione Fiorentina (283.360 euro, 60% di lotti venduti, 102% sul valore), la terza all'Antiquariato che raccoglieva insieme arredi, dipinti, tappeti, argenti e oggetti d'arte (730.290 euro, 43% di lotti venduti, 48% sul valore). Top lot dell'asta di dipinti del XIX e XX secolo è stato l'olio su tela Figure su Spiaggia di Plinio Nomellini (1866-1943), 125 x 165 cm, dalla stima di 30-35mila euro è stato aggiudicato per 78.750, seguito da Paesaggio innevato del 1913 di Cesare Maggi, 100 x 150 cm, venduto per 46.250 euro contro una stima di 25-30mila. La vendita ha riscontrato un risveglio d'interesse nel mercato della ritrattistica, come per il Ritratto di Sarah Bernhardt del 1893 di Georges Jules Victor Clairin, 97x115 cm, aggiudicato per 30mila euro contro una stima di 12-15mila. Uguale performance per l'olio Bambina con palla e marionetta di Vincenzo Irolli (1860-1949), 88 x 53,5 cm, che da una stima di 6-8mila euro è volato a 30mila!

Buoni risultati per Le stanze di una collezione fiorentina, grazie anche a un aggiudicato del 59%, grazie ai collezionisti stranieri. Tra i 93 lotti proposti, importante la presenza di sculture tra il XIV e il XIX secolo: San Diego d'Alcalà, mistica scultura barocca a grandezza naturale dello spagnolo Francisco Salzillo (XVIII secolo), contesa da mercanti e collezionisti europei e non, che hanno fatto decuplicare il prezzo di partenza e raggiungere all'opera 81.250 euro da una stima iniziale di 8-10mila, confermando quindi il forte interesse internazionale per l'arte spagnola tra Rinascimento e Barocco, dimostrato pure dalle recenti vendite milionarie nel settore nell'ultima edizione del Tefaf di Maastricht. Molto apprezzato pure un Memento mori in marmo (Italia meridionale o Spagna XVII secolo), 60 x 46 cm, che da una stima di 2.500-3mila euro è stato venduto per 18.750. Nell'asta di Antiquariato, interessante performance da parte di un Presepe napoletano (XVIII-XIX secolo) composto dalla Sacra Famiglia, angeli e numerose figure di pastori e magi, aggiudicato per 26.250 euro, contro una stima di 18-22mila.

Riproduzione riservata ©

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti