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Aste record: 4,5 milioni al Daytona Rolex di Paul Newman e 1,8 per il Monaco Heuer di Steve McQueen

Quasi 23 milioni di euro il ricavato totale dell'incanto della casa Phillips in Association with Bacs & Russo. Aurel Bacs: «Il mercato degli orologi non è mai stato così forte»

di Paco Guarnaccia

(Photo by Bernard Cahier, GettyImages)

3' di lettura

Sono stati quasi 23 i milioni di euro raggiunti dall'asta di orologi Racing Pulse che Phillips in Association with Bacs & Russo (altro grande player delle aste con Sotheby's e Christie's) ha organizzato il 12 dicembre scorso a New York. Dei 136 lotti all'incanto ne sono stati assegnati 135, alcuni dei quali, rispetto alla sempre importante selezione proposta dalla casa d'aste, ancora più del solito da grande firma: per marca, storia, rarità e provenienza.

Il Rolex di Paul Newman

Con 4,5 milioni di euro circa è stato un Cosmograph Daytona Ref.6263 di Rolex risalente agli anni 80 a conquistare il risultato più alto a New York e il terzo in assoluto per un modello all'incanto della casa della Corona. Si tratta di un segnatempo che, ai tempi, era stato regalato all’attore Paul Newman dalla moglie Joanne Woodward (così come già era successo per il ricercatissimo Cosmograph Daytona Ref.6239 che nel 2017, sempre a un'asta di Phillips, realizzò la cifra record di quasi 18 milioni di dollari) che lo rese ancora più personale facendo incidere sul fondello la dedica “Drive slowly Joanne”. In seguito, poco prima di andarsene nel settembre del 2008, lo stesso Newman passò questo cronografo alla sua figlia più piccola Clea che, impegnata in molte attività filantropiche, ha deciso di metterlo all'asta per donare l'intero ricavato a opere di beneficenza.

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Dal film Le Mans del mito Steve McQueen

Altro mito del cinema è Steve McQueen che fece entrare nella leggenda il caratteristico cronografo dalla cassa dalla forma squadrata e il quadrante di colore blu, il Monaco di Heuer (all'epoca il brand svizzero non era ancora diventato Tag Heuer) indossato nel film Le Mans uscito nelle sale nel 1971. L'attore americano, che - come è noto - è sempre stato amante delle corse e non solo al cinema, al termine delle riprese regalò questo orologio con dedica sul retro (“To Haig Le Mans 1970”) al suo meccanico personale, Haig Alltounian, che lo ha fatto mettere all'asta in questa occasione. Già avvolto dall'aura di modello più importante di sempre della maison proprio per questa conosciuta origine, dal 12 dicembre la sua assegnazione per 1,8 milioni di euro ne ha fissato anche un valore: altissimo, non più solo simbolico, che lo ha fatto diventare l'orologio Heuer più caro mai venduto nella storia.

Tra i record anche un Richard Mille di Stallone

Tra i top lot di giornata anche una serie di pezzi provenienti dalla collezione personale di Sylvester Stallone, l'eroe di pellicole di successo degli anni 80 come Rocky e Rambo, tra cui un Richard Mille RM52-01 con tourbillon accompagnato da una serie di note scritte a mano dall'attore, che è stato acquistato per circa 823mila dollari, una cifra di poco inferiore agli 843mila euro raggiunti dal Ref.3974G-001 di Patek Philippe in oro bianco con calendario perpetuo e ripetizione minuti.

A condurre l'asta è stato Aurel Bacs, Senior Consultant di Phillips, che alla fine della sessione milionaria ha commentato:«Il mercato degli orologi non è mai stato così forte. Lo ha dimostrato l'enorme entusiasmo che ha raccolto quest'asta, con collezionisti provenienti da 60 paesi che si sono registrati per entrare in lizza e acquistare questi pezzi eccezionali. Con le innovazioni digitali che Phillips ha apportato negli ultimi mesi, il mondo delle aste si è trasformato. Siamo stati in grado di trasmettere con chi era collegato via telefono o online da tutto il mondo. Nonostante tutta l'incertezza del 2020, l'importante domanda internazionale ha consegnato a Philips Watches l'anno di maggior successo di sempre, con un totale di oltre 133 milioni di dollari».

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