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Aston Martin, al vertice arriva Amedeo Felisa (ex Ferrari)

Per la storica casa automobilistica inglese è il terzo manager al vertice in tre anni

di Simone Filippetti

(REUTERS)

2' di lettura

Arriva dal Cavallino Rampante di Modena la speranza di un risanamento per la disastrata Aston Martin. Al volante della storica casa automobilistica inglese, la preferita da James Bond, è arrivato l'italiano Amedeo Felisa. L'ex numero uno della Ferrari era entrato in sordina, nel luglio 2021, a far parte del consiglio del marchio britannico come amministratore non esecutivo. Meno di un anno dopo, prende pieni poteri.

Terzo manager in tre anni

L'attuale amministratore delegato, Tobias Moers, si è dimesso dopo soli due anni in carica.Per Aston Martin è il terzo amministratore delegato in tre anni: Moers ha lasciato la carica in consiglio di amministrazione della casa automobilistica britannica con effetto immediato, ma rimarrà fino alla fine di luglio per «sostenere il team dirigente con una transizione graduale», ha annunciato l'azienda.

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Le turbolenze

Peggior matricola della Borsa di Londra di sempre, Aston Martin ha attraversato molti periodi turbolenti nei suoi 109 anni di storia. I suoi ultimi problemi sono iniziati con una quotazione al London Stock Exchange nel 2018 che ha distrutto valore, mentre l'indebitamento è salito alle stelle. All'epoca l'azionista di maggioranza era il fondo di Investindustrial del finanziere Andrea Bonomi.

L'investitore italiano è poi uscito e al suo posto, nel 2020, è arrivato il miliardario canadese Lawrence Stroll, magnate della Formula Uno con la scuderia Racing Point, con l'intento di salvare l'azienda. L'arrivo di Stroll aveva costretto all'uscita Andy Palmer, a sua volta ex amministratore delegato di Renault, sostituito proprio dal dimissionario Moers. La nomina di Moers, peraltro, era stata accompagnata da polemiche perché Stroll lo aveva ingaggiato, con un pratica scorretta, dalla divisione corse della Daimler, Mercedes-AMG.

Moers ha supervisionato un periodo di ridimensionamento da parte di Aston Martin: ha cercato di ridurre il numero di auto consegnate ai concessionari, cosa che Stroll ha visto come un passaggio chiave per ripristinare un elemento di esclusività del marchio. Allo stesso tempo ha cercato di raddoppiare le vendite, a 10mila modelli all'anno.

I risultati del trimestre

Tuttavia, i risultati finanziari dei primi tre mesi del 2022 hanno mostrato che l’azienda ha continuato a essere in sofferenza. Le perdite prima delle tasse per il trimestre sono quasi triplicate a 112 milioni di sterline. I ricavi, invece, si sono fermati a 232 milioni di sterline, segnalando che c'è ancora molta strada da fare per raggiungere l'obiettivo, forse esagerato, di 2 miliardi di sterline all'anno.

Felisa, che ha guidato per otto anni la casa di Maranello, supervisionerà l’elettrificazione della gamma Aston Martin, riorganizzerà la struttura dell’azienda e si farà una sua squadra di manager. Tra questi, ci sarà un altro italiano: Roberto Fedeli, ancora un ex dirigente Ferrari, che diventerà direttore tecnico delle automobili dell'agente 007.

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