TEST DRIVE

Astra restyling, la media Opel si aggiorna soprattutto in sostanza

Opel aggiorna Astra, la media che dal 1991 ad oggi ha venduto un milione di unità solo in Italia. Le novità più importanti sono sotto al cofano con le inedite motorizzazioni a tre cilindri già conformi alle norme Euro 6d. Il prezzo parte da circa 24mila euro e noi l'abbiamo già provata in anteprima

di Giulia Paganoni

3' di lettura

Un aggiornamento di estrema sostanza, quello che Opel propone per il restyling di Astra. Il secondo modello di punta della casa di Rüsselsheim (dopo Corsa) propone un aggiornamento che si sviluppa in tre punti: una inedita gamma motori, un'aerodinamica migliorata e un nuovo sistema di illuminazione. Dalla teoria alla pratica, l'abbiamo provata su strada ed ecco com'è andata.

La piattaforma non cambia dalla serie K del 2015, della quale è il restyling, ma neanche il design subisce molte variazioni. Nell'anteriore sono presenti alcuni elementi presi a prestito dall'ammiraglia Insignia mentre nel posteriore si notano delle pinne aerodinamiche in nero lucido.

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L’abitacolo mantiene la stessa logica ergonomica del modello lanciato nel 2015 ma con alcuni miglioramenti, come per esempio il display da 8 pollici (da 7 nella Gs-Line) o anche il cluster strumenti da 8 pollici (dalla versione non sulla Gs-Line), quest'ultimo non ci ha entusiasmato molto perché un mix ibrido tra elementi analogici come contagiri e, temperatura dell'acqua e stato del carburante e la parte centrale di tachimetro e informazioni di bordo.

Grazie ai tre allestimenti si può optare per diversi livelli di equipaggiamento: si parte dalla Gs-Line che ha una vena sportiva, poi Business Elegance votato all'eleganza e Ultimate che rappresenta il top di gamma.

Opel aggiorna Astra, il test drive

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Nuova gamma motori: tutti tre cilindri
L'obiettivo era quello di ridurre emissioni (ricordiamo che dal 2020 l'UE ha stabilito 95 g/km CO2) e i consumi. Per raggiungere questi goal, i tecnici di Rüsselsheim hanno lavorato realizzando tre motorizzazioni: due benzina e un diesel. I primi sono rappresentati dal 1.2 litri declinato nelle potenze di 110, 130 e 145 cv e il 1.4 litri da 145 cv. Mentre la gamma diesel si compone del 1.5 litri da 105 e 122 cv.
Per quanto riguarda le trasmissioni, Opel Astra 1.2 è abbinata solo al cambio manuale a 6 rapporti, mentre Astra 1.4 è disponibile esclusivamente con il nuovo cambio automatico a variazione continua (CVT) a 7 rapporti. Mentre sul diesel è previsto sia il manuale a sei rapporti che l'inedito automatico a nove velocità.
Il lavoro degli ingegneri ha permesso una riduzione del 21% delle emissioni di CO2, che raggiungono quindi i 99 g/km nei benzina e 90 g/km nel diesel.
L'aerodinamica: elemento per ridurre consumi ed emissioni
Uno dei fattori più importanti di Astra è l'aerodinamica. Già nel 2015 erano stati introdotti elementi che favorivano la penetrazione dell'aria e ora, con il restyling, ne sono stati introdotti altri. Ad oggi si è giunti ad ottenere un coefficiente di resistenza aerodinamica di 0.26 rispetto allo 0.29 della precedente per la hatchback mentre 0.255 dallo 0.285 per la Sports Tourer.

Una guida ancora più sicura con i nuovi sistemi
Opel Astra offre già una gamma di tecnologie e sistemi di assistenza alla guida all'avanguardia, tra i quali spiccano i fari anteriori adattivi IntelliLux LED matrix, che non abbagliano gli altri guidatori. La nuova Astra è disponibile in opzione anche con i fari anteriori con LED, ognuno dei quali consuma solo 13 Watt nell'uso normale, e che quindi riducono il consumo di energia. Astra è anche fortemente digitalizzata con la nuova telecamera anteriore e posteriore hi-tech in opzione.
È possibile richiedere la stazione di ricarica wireless posizionata nell'incavo posto tra i due sedili per inserire gli smartphone predisposti posizione verticale.
Per il sound di bordo, Opel ha predisposto un sistema audio marchiato Bose.

Prova su strada
Agile e dinamica. Nella prova su strada, Opel Astra ha dimostrato di essere molto agile e di avere una buona percorrenza in curva. Lo sterzo è abbastanza diretto e dà un buon feedback al conducente. Nella versione 1.2 litri da 130 cv con manuale a sei marce, Astra ha mostrato una buona elasticità del motore e anche prontezza nella ripresa. L'abitacolo è un po' rumoroso ma nella norma per essere un tre cilindri. Più noioso il 1.4 litri, sempre benzina, da 145 cv abbinato alla trasmissione a variazione continua. Questo, infatti, risponde alle caratteristiche tipiche di questo tipo di cambio facendo aumentare il rumore del motore all'interno dell'abitacolo dato l'elevato numero di giri a cui viene portato.
I sedili sono molto comodi e nelle versioni base sono regolabili manualmente.
La presentazione ufficiale sarà al Salone di Francoforte (12-22 settembre) e il prezzo di partenza per il mercato italiano sarà di circa 24mila euro per la hatchback e circa 25mila per la Sports Tourer.

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