LA CONSULTAZIONE

Atac: il referendum non raggiunge il quorum. La denuncia dei Radicali: faremo ricorso al Tar

Atac: urne aperte fino alle 20 per referendum a Roma

2' di lettura

Non raggiunge il quorum del 33,3%, necessario secondo il Campidoglio per la sua validità, il referendum per la messa a gara dei trasporti pubblici di Roma. Alla consultazione promossa dai Radicali, che ha visto vincere largamente i sì (74-75%) partecipano “solo” il 16,3% degli aventi diritto.

«Atac resta dei cittadini. I romani vogliono resti pubblica», esulta la sindaca Virginia Raggi parlando della municipalizzata che oggi gestisce i trasporti in house. Ma la questione è destinata a non finire qui: i Radicali, secondo cui il quorum non serve, annunciano un ricorso al Tar.

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I Radicali: caos ai seggi
Il parlamentare radicale Riccardo Magi attacca: «Il Campidoglio ha creato il caos nella partecipazione dei cittadini. Oltre 300 mila aventi diritto non hanno potuto votare - studenti fuori sede, lavoratori non residenti - per le regole date proprio dal Campidoglio. È stata data informazione solo nelle ultime 48 ore e molti non hanno neanche saputo che potevano votare. Noi - continua - auspichiamo di arrivare oltre i 300 mila voti. È comunque un risultato consistente date queste condizioni. Ancora ci arrivano segnalazione da tutta la città di persone respinte nonostante avessero il documento per votare. È una sconfitta per la democrazia diretta ma soprattutto per la capacità della giunta Raggi, che tanto parla di democrazia diretta, di organizzare operazioni ordinate e regolari».

AUDIO / Le voci ai seggi del referendum di Roma

Campidoglio: voto anche senza tessera, comunicato a seggi
A stretto giro è arrivata la replica del Campidoglio. In una nota ha precisato di aver dato «corretta informazione ai seggi» circa al possibilità di votare per il referendum anche se sprovvisti di tessera elettorale e con un documento di identità. «Alla Direzione Servizi Delegati è stato, peraltro, segnalato un unico caso risolto tempestivamente anche con diretta interlocuzione con il seggio elettorale interessato», si legge ancora nel testo della nota. La comunicazione è stata ulteriormente diffusa, «nel primo pomeriggio a tutti i presidenti di seggio per ribadire il contenuto del paragrafo 55 delle istruzioni» circa il voto ai referendum.

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