Atenei veneziani coinvolti negli studi sull’impatto del Mose
Al via un protocollo d’intesa tra il ministero delle infrastrutture, i due commissari coinvolti e le università Ca’Foscari e Iuav
di Redazione Scuola
2' di lettura
Promuovere e divulgare la conoscenza del sistema Mose tra gli studenti universitari è l’obiettivo di un progetto didattico che prevede lo studio della più grande opera ingegneristica italiana, realizzata per difendere la città di Venezia e il territorio lagunare dal fenomeno dell’acqua alta. Lo prevede un protocollo d’intesa tra il ministero delle Infrastrutture, il commissario straordinario per il Mose, il commissario liquidatore del Consorzio Venezia Nuova, l’università Ca’ Foscari e lo Iuav che coinvolge gli atenei veneziani negli studi sull’impatto del Mose.
Gli obiettivi
L’accordo avvia una collaborazione per aumentare la consapevolezza delle problematiche connesse alla protezione dell’ambiente e dei fragili ecosistemi dell’area e alla lotta contro la crisi climatica, individuando una strategia di formazione innovativa che possa incidere positivamente sullo sviluppo sostenibile del pianeta. Del programma di avviamento dell’opera faranno parte progetti di ricerca condivisi con le università, finalizzati a valutare gli impatti sulla laguna e sul suo ecosistema.
Le parti coinvolte
«Si tratta di un progetto innovativo per la conoscenza di un sistema ingegneristico ad alta tecnologia unico al mondo - sottolinea il ministro Enrico Giovannini - che consentirà di coinvolgere le giovani generazioni su un’opera che riguarda molti aspetti interconnessi, tra cui l’innovazione tecnologica al servizio della salvaguardia degli ecosistemi marini e terrestri, culturali e paesaggistici oltre quelli sociali delle comunità che vivono nella laguna di Venezia. Il programma formativo fa parte di una campagna più ampia volta a valorizzare un’opera di ingegneria italiana unica in tutto il mondo, che ha già dimostrato la sua efficacia - conclude - per salvaguardare un patrimonio culturale e naturale mondiale come Venezia e la sua laguna».
D’accordo Elisabetta Spitz, commissario straordinario del Mose: «Il Mose accompagnerà sempre più la quotidianità di Venezia e per questo abbiamo iniziato a lavorare ad un progetto che permettesse di conoscere meglio e più da vicino questa eccellenza tutta italiana. Con il progetto didattico Mose - aggiunge - i giovani studenti universitari e il mondo accademico, il futuro del nostro Paese, potranno finalmente visitare l'isola artificiale, il centro tecnologico e approfondire le tematiche di attualità come gli effetti dei cambiamenti climatici nelle città».
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