progetto italo-europeo

Atos e Nvidia costruiranno il supercalcolatore Leonardo a Bologna: sarà uno dei 5 più potenti al mondo

Pronto nel 2021, sorgerà all’interno del Tecnopolo di Bologna e sarà in grado di eseguire 250 milioni di miliardi di operazioni al secondo

di Antonio Larizza

2' di lettura

A costruire il supercalcolatore europeo Leonardo, che nel 2021 inizierà a elaborare dati all’interno del Tecnopolo di Bologna, saranno la francese Atos e l’americana Nvidia.

Gestito dal consorzio interuniversitario Cineca, il supercalcolatore Leonardo sarà in grado di eseguire 250 milioni di miliardi di operazioni al secondo (performance HPL aggregata pari a 250 Pflop) e avrà una capacità di archiviazione di oltre 100 petabyte. La sua potenza sarà pari a circa 10 volte la potenza del sistema Marconi100 di Cineca, attualmente al nono posto della classifica mondiale dei sistemi di supercalcolo Top500.

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A Bologna il primo pre-exascale europeo

La nuova architettura è parte dell’iniziativa del consorzio EuroHPC, lanciato a livello europeo per finanziare tre sistemi di supercalcolo di classe pre-exascale. Leonardo sarà il primo supercalcolatore europeo a raggiungere questo traguardo. Gli altri due sistemi previsti dal programma EuroHPC saranno ospitati da Finlandia e Spagna. Insieme, faranno compiere un salto di qualità all’infrastruttura del supercalcolo europeo e rappresenteranno una tappa di avvicinamento verso i sistemi di classe exascale, capaci di eseguire miliardi di miliardi di operazione al secondo.

Al lavoro Atos e Nvidia

Giovedì 15 ottobre si è appreso che sotto la pelle del supercalcolatore Leonardo che nascerà a Bologna saranno presenti 14mila processori accelerati GPU di Nvidia e tecnologia BullSequana XH2000 di Atos. L’annuncio è stato dato durante una conferenza congiunta cui hanno partecipato il ministro dell’Università e della ricerca Gaetano Manfredi, il direttore generale della DG Connect presso la Commissione EU Roberto Viola e il DG di Cineca David Vannozzi.

Investimento congiunto Italia-Europa

Lanciato nel 2018, il progetto è frutto di un investimento congiunto da 240 milioni di euro: 120 milioni stanziati dalla Commissione Europea (Euro Hpc Ju), 120 milioni finanziati dall’Italia, attraverso il Ministero dell’università e della ricerca. Il consorzio Cineca è stato individuato come hosting entity per il data center in cui ospitare il sistema di calcolo Leonardo, a fronte di un accordo fra Ministero dell’università e della ricerca, Cineca, Infn e Sissa e in sinergia con Regione Emilia-Romagna, la data valley italiana, dove già oggi è concentro il 70% della potenza di calcolo nazionale.

Tra i primi cinque al mondo

Una volta operativo, i ricercatori europei avranno a disposizione un supercomputer di nuova generazione: secondo le stime attuali, Leonardo si classificherà tra i primi cinque posti della classifica Top500 dei supercomputer più potenti al mondo. «Si tratta – ha dichiarato il DG di Cineca David Vannozzi - di un impegno straordinario della Commissione europea e dei 32 Stati partecipanti. Gli ambiti di applicazione del supercalcolo sono illimitati. Oggi abbiamo posto le basi per entrare nella quarta rivoluzione industriale e “rileggere” la realtà, per modificarla, attraverso il supercalcolo».

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