Atp Finals a Torino, sul territorio 600 milioni in cinque anni
Al via al Pala Alpitour di Torino il master Nitto Atp Finals. Audience mondiale potenziale di circa 95 milioni di telespettatori
di Tiziana Pikler
I punti chiave
3' di lettura
Da Londra a Torino. La prima delle cinque edizioni delle Nitto Atp Finals, il master con gli otto migliori singolaristi e le otto migliori coppie di doppio della stagione, prende il via domenica 14 novembre nella città della Mole al Pala Alpitour o Pala Isozaki, dal nome dell'architetto giapponese che lo ha realizzato in occasione dei Giochi olimpici del 2006 per ospitare le partite di hockey. Otto giorni di gare fino alle finali di domenica prossima. Il torneo sarà visibile in oltre 180 Paesi, per un’audience mondiale potenziale di circa 95 milioni di telespettatori. In Italia il torneo verrà trasmesso da Sky Sport, mentre la Rai manderà in onda su Rai 2 un match al giorno dei round robin, una semifinale e la finale con SuperTennis, la tv della Fit, che proporrà in chiaro un incontro al giorno in differita.
Incasso oltre i 15 milioni di euro, ma alcuni biglietti saranno da rimborsare
Il Pala Alpitour, che conta circa 15 mila posti, venerdì scorso ha visto il Cts ridurre la capienza dal 75 al 60% a causa dell’aumento dei contagi Covid. Prima di questa decisione erano già stati venduti oltre 120 mila biglietti (sarà rimborsato chi non riuscirà a entrare), di cui il 18% all’estero con 60 paesi coinvolti, per un incasso superiore ai 15 milioni di euro. Rispetto alle 12 edizioni londinesi dove gli acquirenti corporate provenivano per il 70% dall’estero, a Torino saranno solo il 10. Alla biglietteria si aggiunge la vendita dei tagliandi per assistere agli allenamenti dei tennisti al Circolo della Stampa Sporting dove è stata allestita una tribuna da 200 posti con un prezzo giornaliero di 50 euro, l’indotto sul territorio visto che secondo le previsioni arriveranno a Torino per l’evento circa 10mila persone e gli sponsor. Dal 2017 il colosso giapponese Nitto Denko Corporation è il Title Partner del torneo e lo sarà fino al 2025. Intesa Sanpaolo è Host Partner.
Un giro d’affari di 600 milioni
Una macchina organizzativa che, nelle cinque edizioni, prevede un contributo al Pil italiano di circa 600 milioni con un valore annuo in crescita progressiva che in questa prima edizione potrebbe scontare l’effetto pandemia. Da mettere in conto la fee per l’Atp di circa 18 milioni di dollari. Il master plan quinquennale della manifestazione è stato messo a punto da Awe International Group di Romy Gai, capofila, insieme a Camerana&Partners, Kpmg, Nielsen, Arriva e Politecnico di Torino.
Borio (Federalberghi): benefici per l’intero tessuto economico locale
«Siamo molto contenti che le Atp Finals abbiano riportato Torino al centro delle attenzioni internazionali, è l’inizio di un percorso che siamo certi porterà benefici non soltanto per il turismo ma per l’intero tessuto economico locale – dice Fabio Borio, presidente di Federalberghi Torino – per questo ritengo che non sia utile guardare soltanto al dato sulle prenotazioni e sull’occupazione alberghiera, ritengo che sia necessario fare un ragionamento più ampio e avere una visione di lungo periodo che ci consenta di valutare l’impatto e le ricadute sul territorio nei prossimi anni. Il merito di un evento come questo è quello di agire da volano».
L’auspicato effetto Torino 2006, al momento, non c’è. «Ed era difficile auspicarlo fin dall’inizio, non fosse altro che per la maggior durata di un evento come le Olimpiadi e del numero di atleti coinvolti, anche se sono convinta che Torino saprà trarre il meglio da questo appuntamento», dichiara Evelina Christillin, presidente del Comitato Promotore di Torino 2006.
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