Ucraina ultime notizie. Biden in Polonia il 20-22 febbraio. Gas, Aie: la crisi non è finita
I punti chiave
- Prigozhin, capo milizia Wagner: per prendere Donbass necessari fino a 2 anni
- Kiev, massiccio attacco missilistico russo
- Allarme antiaereo in tutto il Paese
- Attacchi russi a Kharkiv e Zaporizhzhia
- Macron, impossibile consegnare aerei a breve
- Kiev, colpito aeroporto di Berdyansk occupata, uccisi 100 russi
Casa Bianca, Biden in Polonia il 20-22 febbraio
Joe Biden andrà in Polonia dal 20 al 22 febbraio. Lo annuncia la Casa Bianca. In Polonia Biden incontrerà il presidente polacco Andrzey Duda e i membri della ’Bucarest Nine’, associazione di nove paesi dell’Europa centro-orientale (Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania e Slovacchia). “Biden parlerà dell’importanza dell’unità e della determinazione” in vista del primo anniversario sulla guerra in Ucraina e assicurerà agli ucraini che gli Stati Uniti sono al loro fianco, afferma il portavoce del Consiglio della Sicurezza Nazionale, John Kirby.
Gas: Aie convoca summit straordinario, “la crisi non è finita”
Sul fronte del gas “la crisi non è finita” mette in guardia l’Agenzia Internazionale dell’Energia, che ha convocato per mercoledì prossimo una riunione straordinaria con i ministri di circa 40 Paesi per «studiare la situazione dei mercati» e discutere «le azioni per rafforzare la sicurezza degli approvvigionamenti». Si tratta della prima riunione del genere sul gas convocata dall’Aie nella sua storia recente.
L’incontro, che si terrà in videoconferenza, sarà presieduto dal ministro canadese delle Risorse Naturali, Jonathan Wilkinson, dal Segretario statunitense all’Energia, Jennifer Granholm, e dal ministro dell’Ambiente irlandese, Eamon Ryan, con la partecipazione dei Paesi dell’Agenzia e di quelli non membri delle regioni Asia-Pacifico e Americhe. «C’è ancora molto da fare – spiega Fatih Birol, direttore esecutivo dell’Agenzia – in particolare per essere pronti per il prossimo inverno. Rimane la necessità che i nostri membri e gli altri partner mostrino solidarietà, così come la necessità che adottino misure concrete per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento».
L’incontro dovrebbe «individuare le misure da adottare per migliorare l’equilibrio tra domanda e offerta di gas» e «le azioni per sostenere la situazione a breve termine del mercato europeo del gas in modo coerente con gli obiettivi di transizione energetica e climatica a lungo termine dei Paesi». L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022 ha «innescato una crisi energetica i cui effetti a cascata sull’economia globale sono ancora avvertiti da consumatori e imprese».Slovacchia potrebbe dare aerei Mig-29 a Kiev
La Slovacchia potrebbe dare i suoi Mig 29 di fabbricazione sovietica all’Ucraina. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky lo ha chiesto ufficialmente al premier slovacco ad interim Eduard Heger, il quale ha detto che farà di tutto per soddisfare la richiesta, scrive il sito Slovak Spectator. Martedì prossimo, si legge, vi sarà una seduta straordinaria del parlamento di Bratislava sulla questione dei Mig-29. Contro la fornitura dei Mig si è schierato l’ex premier Robert Fico, leader del principale partito di opposizione Smer, secondo il quale un premier ad interim non può prendere decisioni di questa portata. Intanto il ministro della Difesa slovacco Jarslav Nad ha reso noto che la Germania fornirà gratuitamente a Bratislava due sistemi di difesa aerea Mantis per rafforzare la protezione del confine con l’Ucraina.
Meloni, formato vertice Eliseo voluto da Zelensky? «Non era il suo punto di vista»
«Su quello che ha detto Emmanuel Macron, posso dire che non era il punto di vista» di Volodymyr Zelensky. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha risposto, in conferenza stampa a Bruxelles, riguardo a quanto detto dal presidente francese, il quale ha notato che spetta al presidente ucraino scegliere i formati degli incontri con i partner esteri, il tutto nell’ambito delle polemiche generate dal trilaterale all’Eliseo dell’altroieri.
Prigozhin, capo milizia Wagner: per prendere Donbass necessari fino a 2 anni
La conquista dell’intero Donbass da parte delle forze russe potrebbe richiedere ancora da un anno e mezzo a due anni: lo ha detto Yevgeny Prigozhin, capo della milizia privata Wagner, in prima fila nell’offensiva in corso nelle regioni orientali ucraine. Lo riferisce l’agenzia Tass riprendendo un’intervista dello stesso Prigozhin al blogger Semyon Pegov. «Se dobbiamo arrivare fino al Dnepr, tre anni, se dobbiamo prendere gli interi Donetsk e Lugansk, un anno e mezzo o due anni», ha detto Prigozhin, rispondendo alla domanda su quanto dureranno ancora le ostilità.
Meloni: «Zelensky mi ha reinvitato a Kiev, ci stiamo organizzando»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky «è molto, molto sensibile al tema dei Samp-T, sul quale abbiamo potuto dare delle rassicurazioni. Mi ha nuovamente invitato a Kiev, dove tiene particolarmente a che ci sia una nostra presenza. Stiamo lavorando per capire come organizzarla». Lo riferisce la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in conferenza stampa a Bruxelles.
Con Zelensky. prosegue, «abbiamo discusso anche di altre necessità dell'Ucraina, che riguardano la questione militare, ma anche quella civile. Ricordo che l'Italia è stata protagonista, di recente, nell’affrontare i bisogni legati ai generatori di elettricità, che gli ucraini avevano di fronte ai bombardamenti contro le infrastrutture strategiche. Anche lì penso che l'Italia abbia giocato un ruolo molto importante. E di questo gli ucraini sono pienamente consapevoli», conclude Meloni.
Zelensky: «Missili russi su Romania e Moldova sfida alla Nato»
L’attacco russo di questa mattina contro l’Ucraina, con due missili che hanno sorvolato lo spazio aereo di Moldova e Romania, rappresenta «una sfida alla Nato, alla sicurezza collettiva, questo è un terrore che possiamo e dobbiamo fermare, che il mondo devo fermare». Lo ha denunciato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un messaggio video, accusando «il nemico» di aver lanciato «almeno 70 missili, di cui almeno 60 sono stati abbattuti». E «alcuni missili russi hanno sorvolato lo spazio aereo di Moldova e Romania», ha affermato Zelensky, sottolineando come si tratti di «un’altra prova che il terrore non conosce e non conoscerà mai confini, un’altra prova che proteggere l’Ucraina vuol dire proteggere l’Europa e il mondo».
Arrivati nuovi aiuti dall’Italia, tende e generatori
È giunto a Kiev un nuovo lotto di aiuti umanitari donati dal Governo Italiano all’Ucraina: dieci tende (da 23mq) attrezzate per l’inverno (camera d’aria per l’isolamento, stufe a legna e coperte termiche), e generatori, che contribuiranno a mitigare gli effetti della guerra sulla popolazione civile della capitale ucraina. Lo rende noto l’ambasciata italiana a Kiev.
Le tende fanno parte di un lotto di 58 esemplari donati dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale all’organizzazione Cuamm - Medici per l’Africa, che le ha distribuite nelle aree più colpite dal conflitto, in collaborazione con la Fondazione Ucraina 8848. «Il supporto fornito dal Governo italiano a Kiev è un segno della solidarietà e della vicinanza del popolo italiano nei confronti dell’Ucraina. Non ci sono parole per descrivere la sofferenza che l’attacco armato russo sta provocando alla popolazione ucraina e ai suoi bambini. L’Italia è stata, è, e rimane vicina all’Ucraina in questo tragico momento. Ci auguriamo che questo nuovo dono, segno concreto dell’amicizia che unisce i due Paesi, possa offrire conforto a chi non ha un posto caldo dove trascorrere la notte, nella speranza che l’alba della pace non sia troppo lontana», ha dichiarato l’ambasciatore d’Italia a Kiev, Pier Francesco Zazo.
Gli aiuti, consegnati alla presenza del sindaco di Kiev Vitaliy Klitschko e del console italiano Federico Nicolaci, andranno a rafforzare concretamente il sistema di punti di resilienza approntato dalla Municipalità di Kiev: si tratta di aree dove le persone possono riscaldarsi, ricaricare i propri telefoni e ottenere informazioni aggiornate in caso di mancanza di elettricità e riscaldamento. Nella capitale ne operano più di 530.
Kiev chiede gli F-16 all’Olanda, la replica: «Molto complesso»
Il governo ucraino ha chiesto ufficialmente all’Olanda gli aerei da combattimento F-16. Lo ha annunciato l’Aeronautica militare di Kiev su Twitter e la notizia è stata confermata dal ministro olandese della Difesa, Kajsa Ollongren, all’emittente Nos. «L’Ucraina ha effettivamente chiesto di aiutarla anche con gli aerei da combattimento - ha dichiarato Ollongren - Prendiamo sempre molto sul serio tutte le richieste dell’Ucraina. Stanno combattendo una guerra, vengono attaccati dalla Russia. Ma per quanto riguarda gli aerei da combattimento è molto complesso».
Premier estone, su armi ho visto fare promesse a Zelensky
“Sul tema degli armamenti sono stata testimone di discussioni molto concrete, molto precise, e per questo sono ottimista, anche sulle promesse che sono state fatte”. Lo ha detto la premier estone Kaja Kallas nel corso di un’intervista rilasciata a un gruppo di media internazionali tra cui l’ANSA. “Non posso dare ulteriori dettagli perché alcuni Paesi non vogliono parlare pubblicamente delle forniture: io non ho jet da dare, se li avessi li darei all’Ucraina ma non mi sento di commentare le scelte degli altri”, ha precisato. “La visita di Zelensky ha avuto senz’altro un impatto”, ha concluso
Zelensky, «missili su Romania e Moldavia sfida alla Nato»
“Diversi missili russi sono passati attraverso lo spazio aereo della Moldavia e della Romania. Questi missili sono una sfida per la Nato e la sicurezza collettiva. Questo è il terrore che può e deve essere fermato. Il mondo deve fermarlo”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo sul suo canale Telegram mentre l’allarme a Kiev è ancora in corso.
Kiev, abbiamo deciso di non abbattere razzi su Romania e Moldova
Secondo il portavoce dell’aeronautica militare ucraina, Kiev avrebbe potuto oggi abbattere i razzi russi che hanno sorvolato la Romania e la Moldavia ma ha scelto di non farlo. “Abbiamo compreso il rischio per la popolazione di uno Stato straniero e non lo abbiamo fatto”. Lo ha sottolineato intervenendo in una trasmissione televisiva.
Meloni, l’incontro a Parigi politicamente sbagliato
“Non è facile per nessuno di noi gestire la questione Ucraina con l’opinione pubblica, quello che noi facciamo lo facciamo perché è giusto ma forse non è la cosa migliore sul piano del consenso. Quello che era giusto era la foto dei 27 con Zelensky, anticipare la compattezza con una riunione a Parigi era politicamente sbagliato. Il tema non era stare nella fotografia e io non ho condiviso” la scelta. Così la premier Giorgia Meloni a Bruxelles sull’incontro all’Eliseo tra Macron e Scholz con Zelensky.
Kiev, infrastrutture energetiche colpite da missili russi
Infrastrutture ad alta tensione sono state colpite nelle regioni orientali, occidentali e meridionali dell’Ucraina con conseguenti interruzioni di corrente in alcune aree. Lo riferisce l’azienda energetica ucraina, Ukrenergo, a seguito agli attacchi missilistici russi di stamattina, che hanno fatto scattare le sirene anti-aereo in tutto il Paese. Si è trattato del 14° round di attacchi massicci alla rete elettrica del Paese, ha dichiarato la società. L’ultimo si era verificato il 26 gennaio.
Secondo l’operatore energetico privato DTEK, a causa della minaccia di un attacco missilistico, sono state effettuate interruzioni di corrente di emergenza nella città di Kiev e nelle regioni di Kiev e Dnipropetrovsk.
Russia: banca centrale lascia tassi fermi al 7,50%, interventi se rischi inflazione
La banca centrale russa ha lasciato i tassi di interesse invariati al 7,50%. “Le aspettative di inflazione delle famiglie e delle imprese sono diminuite, ma rimangono elevate, si legge nel comunicato. Le tendenze dell’attività economica si evolvono meglio delle previsioni di ottobre della Banca di Russia. Sebbene il comportamento dei consumatori delle famiglie sia ancora cauto, emergono segnali di ripresa nell’attività dei consumatori. Tuttavia, l’accelerazione della spesa fiscale, il deterioramento delle condizioni del commercio estero e la situazione del mercato del lavoro intensificano i rischi a favore dell’inflazione” spiega l’istituto. “Andando avanti, nel suo processo decisionale sui tassi chiave, la Banca di Russia terrà conto delle dinamiche inflazionistiche effettive e attese relative all’obiettivo e ai processi di trasformazione economica, nonché dei rischi posti dalle condizioni interne ed esterne e dalla reazione dei mercati finanziari. Se i rischi pro-inflazione si intensificano, la Banca di Russia considererà la necessità di un aumento del tasso di riferimento nelle sue prossime riunioni. Secondo le previsioni della Banca di Russia, dato l’attuale orientamento della politica monetaria, l’inflazione annua si attesterà al 5-7% nel 2023 per tornare al 4% nel 2024.
Mattarella, Russia porta indietro lancette storia
“La civiltà della convivenza, del dialogo, del diritto internazionale, della democrazia è l’unica alternativa alla guerra e alle epurazioni, come purtroppo ci insegnano - ancora oggi - le terribili vicende legate all’insensata e tragica invasione russa dell’Ucraina. Un inaccettabile tentativo di portare indietro le lancette della storia, cercando di ritornare in tempi oscuri, contrassegnati dalla logica del dominio della forza”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella alle celebrazioni del Giorno del RIcordo al Quirinale.
Russia a marzo ridurrà produzione di petrolio di 500mila barili al giorno in risposta al price cap
La Russia prevede a marzo di ridurre la produzione di petrolio di 500 mila barili al giorno. Ad affermarlo è il vice primo ministro della Federazione Russa Alexander Novak secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa russa ’Tass’. “Ad oggi, vendiamo completamente l’intero volume di petrolio prodotto, tuttavia, come è stato affermato in precedenza, non venderemo petrolio a coloro che aderiscono direttamente o indirettamente ai principi del ’tetto dei prezzi’”, ha sottolineato Novak. “La Russia a marzo quindi ridurrà volontariamente la produzione di 500 mila barili al giorno”, ha spiegato Novak. Il rappresentante di Novak ha affermato che la riduzione della produzione interesserà solo il petrolio, escluso il condensato di gas. Secondo una fonte Tass del settore, la riduzione della produzione sarà conteggiata dal livello reale di produzione e non dalla quota della Russia nell’ambito dell’accordo Opec+. La Russia ha preso questa decisione da sola, non ci sono state consultazioni con l’Opec+.
Kiev, missili russi passati in spazio aereo Romania e Moldavia
Due missili russi hanno attraversato lo spazio aereo rumeno e moldavo prima di entrare in Ucraina oggi. Lo afferma Valeriy Zaluzhnyi, comandante in capo delle forze armate ucraine, secondo il quale 2 missili Kaliber lanciati dal Mar Nero sono entrati nello spazio aereo moldavo, poi hanno volato nello spazio aereo rumeno, prima di rientrare in Ucraina nel punto in cui i confini dei tre Paesi si incontrano. Il Guardian riporta che il ministero della Difesa rumeno ha dichiarato di non essere ancora in grado di confermare le notizie. L’Ukrainska Pravda cita il portavoce dell’aeronautica militare, il quale ha dichiarato che l’Ucraina aveva la capacità di abbattere i missili ma non l’ha fatto perché non voleva mettere in pericolo civili in Paesi stranieri.
Sindaco Kiev, «attacchi continuano, restate nei rifugi»
’’Continuano gli attacchi missilistici’’ sulla capitale ucraina. Lo scrive su Telegram il sindaco di Kiev Vitali Klitschko, che ha invitato gli abitanti della capitale a ’’restare nei rifugi’’. Klitschko ha poi postato una foto con i danni causati dall’attacco e spiegato che ’’i detriti di un missile hanno danneggiato un’auto e il tetto di un’abitazione privata nel distretto di Holosiivskyi’’ a Kiev.
Kiev, abbattuti 7 droni e 6 missili lanciati da forze russe
La difesa antiaerea di Kiev ha abbattuto sette droni e sei missili lanciati dalle forze armate russe contro obiettivi in Ucraina. Lo riferiscono le forze armate ucraine su Telegram, spiegando che i militari russi hanno lanciato un forte attacco contro infrastrutture critiche usando sette droni kamikaze Shahed dall’est del Mare di Azov e sei missili da crociera Kalibr lanciati dal Mar Nero. ’’L’aeronautica militare ucraina ha abbattuto cinque missili da crociera Kalibr e cinque droni Shahed-136/131”, si legge nella nota.
Zelensky fa tappa in Polonia, vertice di due ore con Duda
Di ritorno da Bruxelles il presidente ucraino Volodymyr Zelesnky ha fatto tappa in Polonia, dove ha visto il suo omologo polacco Andrzej Duda. L’incontro della durata di ore è avvenuto nella località di Rzeszów, ultima città polacca prima di entrare nel territorio ucraino. Lo riferisce sui social Marcin Przydacz, capo del dipartimento affari internazionali della presidenza polacchi. Zelensky ha a parlato con Duda degli incontri a Bruxelles e nelle altre capitali europee, riferendo della necessità dell’Ucraina di ulteriori forniture militari. La prossima settimana Duda incontrerà il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.
Kiev, ieri 18 attacchi contro le forze russe
L’aviazione militare ucraina ha lanciato ieri 18 attacchi contro le forze russe, mentre altri quattro attacchi sono stati lanciati contro i sistemi russi di difesa antimissile: lo rende noto il capo di stato maggiore ucraino in un aggiornamento questa mattina su Facebook.
Lavrov, «Occidente vuole distruggere Russia come Hitler e Napoleone»
L’Occidente ’’sta cercando di controllare il mondo’’ e per farlo ’’ha deciso di ripetere la triste esperienza di Hitler e di Napoleone’’. E allo stesso modo ’’vuole distruggere la Russia’’. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov citato dall’agenzia di stampa Ria Novosti.
’Scholz, «visita Zelensky ha commosso tutti a Bruxelles»
“La partecipazione personale di Zelensky al Consiglio europeo ha commosso tutti noi. È qualcosa di speciale che sia venuto a Bruxelles poco prima dell’anniversario dell’inizio della guerra. Ed è un segno forte che l’Ue e l’Ucraina sono unite”. Lo ha scritto questa mattina su Twitter il cancelliere tedesco Olaf Scholz, citando direttamente il profilo del presidente ucraino nel suo tweet.
Kiev, massiccio attacco missilistico russo
Le forze russe hanno lanciato questa mattina un “massiccio attacco” missilistico contro l’Ucraina, sono state “colpite” infrastrutture energetiche: lo rendono noto fonti ufficiali. Secondo il governatore di Mykolaiv, Vitaliy Kim, finora sono stati lanciati 40 missili Calibur e X101.
Gb, Mosca guadagna terreno in 2 settori chiave nel Donbass
Le forze russe hanno probabilmente guadagnato terreno in due settori chiave nell’est dell’Ucraina dal sette febbraio scorso: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence sulla situazione nel Paese. “Alla periferia settentrionale della città di Bakhmut, nel Donbass, le forze del Gruppo Wagner si sono spinte 2-3 km più a ovest, controllando la campagna vicino alla strada principale M-03 che porta alla città”, sottolinea il rapporto pubblicato su Twitter aggiungendo che le “forze russe dominano sempre più gli approcci settentrionali a Bakhmut”. Allo stesso tempo, “a sud, le unità russe hanno fatto progressi intorno alla periferia occidentale della città di Vuhledar (sempre nel Donbass, ndr), dove hanno rilanciato le operazioni offensive alla fine di gennaio 2023”. Il rapporto osserva tuttavia che “le unità russe hanno probabilmente subito perdite particolarmente pesanti intorno a Vuhledar, poiché sono state impiegate unità inesperte”. Le truppe russe sono probabilmente fuggite e hanno abbandonato almeno 30 veicoli blindati, per lo più intatti, dopo un assalto fallito, concludono gli esperti dell’intelligence di Londra.
Presidente ferrovie Kiev, accompagneremo Meloni in treno
“Accompagneremo Giorgia Meloni a Kiev in treno”. Lo ha detto Oleksandr Kamyshin, Presidente delle Ferrovie ucraine, in un’intervista rilasciata a FSNews, la testata online del Gruppo FS Italiane.
Il presidente ha aggiunto che fino ad ora sul treno diplomatico delle ferrovie ucraine “sono state ospitate 227 delegazioni” e “organizzato un viaggio memorabile per l'ex primo ministro italiano Mario Draghi a Kiev”.
Ora aspettiamo il presidente Giorgia Meloni - ha detto Kamyshin - per rendere anche il suo viaggio eccezionalmente confortevole”.
Il numero uno delle Ferrovie ucraine ha anche sottolineato le difficoltà affrontate dall’inizio del conflitto per mantenere in efficienza il sistema ferroviario del Paese e di come gli iron people (uomini di ferro), come chiamiamo i ferrovieri ucraini in questi giorni, siano diventati un simbolo della resilienza civile.Allarme antiaereo in tutto il Paese
Un allarme antiaereo è scattato questa mattina in tutta l’Ucraina, mentre funzionari di Kiev hanno messo in guardia da possibili attacchi missilistici russi, invitando i residenti a mettersi al riparo. “C’è una forte minaccia di attacco missilistico. Voglio ribadire che non bisogna ignorare le sirene di allarme aereo”, ha dichiarato Serhiy Popko, capo dell’amministrazione militare della capitale ucraina. Da parte sua, anche il consigliere presidenziale, Anton Gerashchenko, ha parlato di “minaccia di un massiccio attacco missilistico russo” e ha esortato la popolazione a rimanere nei rifugi.
Media, Kiev pronta a colpire Crimea con missili lungo raggio
L’Ucraina è pronta a usare missili a lungo raggio forniti dal Regno Unito per colpire la Crimea annessa dalla Russia, in una potenziale escalation del coinvolgimento occidentale nel conflitto: lo riporta il quotidiano britannico The Times. Il premier britannico Rishi Sunak ha promesso di inviare a Kiev ulteriori aiuti militari dopo la visita a sorpresa del presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Londra questa settimana, ricorda il giornale. Secondo il Times, si sta discutendo se questi aiuti debbano includere missili antinave Harpoon o gli Storm Shadow. Fonti della difesa ucraina hanno confermato al Times che Kiev sarebbe pronta a usare i missili per colpire la Crimea dopo un avvertimento di Zelensky che le armi a lungo raggio fornite dagli alleati occidentali colpirebbero “in profondità nei territori occupati”, scrive il quotidiano.
Kiev, Zaporizhzhia colpita 17 volte in un’ora
La città di Zaporizhzhia, nel sudest dell’Ucraina, è stata colpita la notte scorsa 17 volte in un’ora: lo ha reso noto un funzionario ucraino, come riporta la Cnn. Gli attacchi hanno preso di mira le infrastrutture energetiche, ha scritto su Telegram il segretario del Consiglio comunale della città, Anatoliy Kurtiev. “In una sola ora sono stati documentati 17 attacchi nemici in città, il numero più alto dall’inizio dell’invasione su larga scala”, ha affermato il funzionario. “Le informazioni sull’entità dei danni e delle vittime sono in corso di aggiornamento”, ha aggiunto.
«Campagna missilistica di Kiev con coordinate Usa di precisione»
Gli Stati Uniti e i Paesi alleati forniscono o confermano alle forze ucraine le coordinate per la maggior parte degli attacchi condotti con i sistemi missilistici avanzati forniti dagli Usa, quali gli Himars. Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti, secondo le quali le forze ucraine non lanciamo quasi mai attacchi con i sistemi avanzati senza le coordinate specifiche fornite dal personale militare americano in qualche base in Europa. Secondo una fonte statunitense, l’assistenza americana nel mirare i colpi serve per assicurare la precisione e usare le munizioni con il massimo effetto. Gli Stati Uniti, precisa la fonte, offrono le coordinate solo in un ruolo di consulenza e le forze ucraine non cercano il via libera americano prima di procedere.
Kiev, colpito aeroporto di Berdyansk occupata, uccisi 100 russi
Dopo aver colpito ieri l’aeroporto di Berdyansk, nella regione di Zaporizhzhia occupata dai russi, più di 100 soldati russi sono stati uccisi e l’aeroporto è stato danneggiato. Lo riportano i media ucraini riportando quello che l’amministrazione militare della città di Berdyansk riporta su Telegram. “Abbiamo ricevuto dai nostri difensori informazioni dettagliate sulle esplosioni di ieri: l’aeroporto è stato colpito”, si legge nel post.
Macron, impossibile consegnare aerei a breve
Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che gli aerei da combattimento richiesti dall’Ucraina non potranno “in nessun caso” essere “consegnati nelle prossime settimane”, assicurando di voler offrire armi “più utili” e “più veloci”. “Non escludo assolutamente nulla”, ha assicurato alla stampa il presidente francese a Bruxelles sulle consegne di aerei da combattimento, dopo un vertice europeo alla presenza del suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky. Ma “non corrisponde alle esigenze di oggi”, ha stimato.