Attacco ai casinò MGM: danno da 100 milioni di dollari
A fine settembre la storica catena di sale da gioco americane era stata presa di mira da pirati informatici.
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Costerà 100 milioni di dollari a MGM Resorts, la storica catena di alberghi e casinò di Las Vegas, l’attacco informatico subito il mese scorso. Lo ha rivelato la medesima società, in un documento legale.
L’attacco, scoperto lo scorso 10 settembre, aveva portato MGM a chiudere alcuni sistemi informatici dei propri alberghi sparsi negli Stati Uniti, nel tentativo di proteggere i dati.
L’attacco informatico
I pirati informatici avevano colpito i sistemi di prenotazione e la gestione dei piani dei casinò a Las Vegas: gli ospiti di MGM avevano condiviso sui social media episodi sull’impossibilità di effettuare transazioni con carta di credito, ottenere denaro dai bancomat o entrare nelle camere d’albergo (regolate da carte elettroniche). Lo “spegnimento” dei computer, per evitare che gli hacker dilagassero, era durato ben 10 giorni: solo il 20 settembre MGM aveva sbloccato i suoi sistemi informatici. «Anche se abbiamo riscontrato interruzioni in alcune delle nostre proprietà, le operazioni nelle nostre proprietà interessate sono tornate alla normalità e la stragrande maggioranza dei nostri sistemi è stata ripristinata» ha affermato l’amministratore delegato Bill Hornbuckle in una lettera inviati ai clienti giovedì 6 Ottobre. «Crediamo anche che questo attacco sia contenuto».
Il furto dei dati personali
MGM ha assicurato che nessun numero di conto bancario o delle carta di pagamento dei clienti è stato compromesso nell’incidente. Tuttavia i pirati hanno rubato altre informazioni personali, inclusi nomi, informazioni di contatto, numeri di patente di guida, numeri di previdenza sociale e numeri di passaporto appartenenti ad alcuni clienti che avevano alloggiato prima del marzo 2019. Al momento non c’è «nessuna prova» che i sabotatori abbiano utilizzato questi dati per commettere frodi su internet o furti di identità.
Impatto sul bilancio
L’attacco alla sicurezza informatica di settembre avrà un impatto negativo sui risultati finanziari del terzo trimestre e si trascinerà anche sul quarto trimestre, andando dunque a impattare sui risultati operativi dell’intero anno.
Oltre alla perdita stimata di 100 milioni di dollari, per la sospensione delle attività, MGM avrà anche un ulteriore danno, di 10 milioni di dollari, a copertura delle spese legali e di consulenza tecnologica sostenute nei giorni dell’attacco.
MGM non è stato l’unico gigante dei casinò a vedere violata la sicurezza informatica: anche la Caesars Entertainment, che gestisce il famoso Caesars Palace a Las Vegas, ha rivelato di essere stata colpita da un attacco informatico sempre lo scorso settembre. La società con sede a Reno ha affermato che le sue attività di casinò e online non sono state interrotte, ma solo perché ha pagato 15 milioni di dollari di un riscatto da 30 milioni richiesto da un gruppo chiamato Scattered Spider.
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