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Hamas lancia cinque razzi nel sud di Israele dopo gli scontri a Jenin

L’Idf ha risposto colpendo diversi obiettivi in tutta la Striscia di Gaza. Dopo il ritiro dell’Idf dal campo profughi di Jenin, il capo dell’ufficio politico di Hamas Ismail Haniyeh ha condannato l’operazione di Israele a Jenin dicendo che è stata un fallimento

Aggiornato il 5 luglio 2023 alle ore 08:01

Cisgiordania, ancora raid israeliani a Jenin

3' di lettura

Il gruppo palestinese di Hamas ha lanciato mercoledì mattina cinque razzi nel sud di Israele e l’Idf ha risposto colpendo diversi obiettivi in tutta la Striscia di Gaza.

Dopo il ritiro dell’Idf dal campo profughi di Jenin, il capo dell’ufficio politico di Hamas Ismail Haniyeh ha condannato l’operazione di Israele a Jenin dicendo che è stata un fallimento.

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«Israele ha fallito ed è stato sconfitto a Jenin», ha detto Haniyeh, secondo Maariv. Nonostante le numerose perdite subite a Jenin, Haniyeh ha detto che questo «ha dato una lezione al nemico e gli ha fatto subire pesanti perdite».

Due giorni fa l’un attacco condotto con un’auto e una sparatoria in Pinchas Rosen Street a nord di Tel Aviv, in Israele. Una fonte della polizia citata da Haaretz afferma che l’assalitore, alla guida di un’auto, ha prima puntato verso una fermata di un autobus e poi ha iniziato a sparare sulle persone presenti. L’uomo è stato poi neutralizzato ucciso da un civile israeliano armato che era sul posto.

«L’eroico attacco a Tel Aviv è la risposta ai crimini dell’occupazione contro il nostro popolo a Jenin», aveva afferma il portavoce di Hamas, Hazem Qassem.

Esercito si ritira da Jenin: 11 palestinesi uccisi

Lunedì l’esercito israeliano ha cominciato a ritirare i propri soldati da Jenin, nel nord della Cisgiordania, dopo il secondo giorno di combattimenti. Lo riportano i media, tra cui Haaretz. La notizia era stata anticipata in qualche modo dal premier israeliano Benyamin Netanyahu, che aveva detto che «in questi momenti stiamo completando la missione a Jenin e posso dire che questa estesa operazione non sarà la sola». Questo dopo 44 ore dall’inizio dell’operazione.

Secondo il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), Daniel Hagari, l’operazione - soltanto l’ultimo, in ordine di tempo, di una serire di blitz e interventi che si susseguono da mesi - ha già raggiunto la maggior parte dei suoi obiettivi e con meno resistenza o complicazioni secondarie di quanto previsto dall’intelligence.

Il portavoce dell’Idf ha spiegato che i militari avevano individuato alcune dozzine di obiettivi da eliminare in termini di centri di comando del terrore e depositi di armi ed esplosivi. Tutti tranne una decina di quei luoghi sono stati già distrutti o neutralizzati il ​​primo giorno dell’operazione, molti nelle prime due ore in attacchi dell’aeronautica, ha spiegato Hagari.

Operazione israeliana a Jenin, in Cisgiordania: almeno 10 morti

È salito a 11 il numero dei palestinesi rimasti uccisi nella operazione lanciata dall’esercito israeliano a Jenin (Cisgiordania). Lo aggiorna la agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa secondo cui oggi nel villaggio di Fahma (Jenin) un giovane, Abdel Rahman Hardan (22 anni), è morto dopo essere stato colpito alla testa dal fuoco di militari. La Wafa aggiunge che nella operazione a Jenin sono stati feriti oltre 100 palestinesi. Confermata anche l’uscita dal campo profughi di 3.000 persone (18mila circa gli abitanti) mentre l’esercito israeliano ha negato con forza di aver ordinato ai residenti l’abbandono del luogo ed ha definito la notizia “senza basi”.

Esercito Israele: “Esodo iniziativa degli abitanti”

Il 3 luglio, al termine della prima giornata di combattimenti a Jenin “1.500-3.000 abitanti hanno lasciato la scorsa notte le proprie abitazioni, di propria iniziativa”, ha spiegato la radio militare, respingendo così affermazioni di fonte palestinese secondo le quali l’esodo sarebbe stato imposto loro dall’esercito. La radio pubblica Kan ha aggiunto che lo sgombero di quelle famiglie è stato coordinato dalla Mezzaluna Rossa (equivalente locale della Croce Rossa). Gli sfollati hanno scelto per lo più di trasferirsi, per il momento, in zone agricole vicine a Jenin. Fonti militari hanno aggiunto che nel primo giorno di operazioni i militari sono riusciti a catturare 120 ricercati, su una lista di 160 nominativi. Le nuove ricerche adesso si concentrano sui membri di due cellule responsabili di recenti attacchi, fra cui la uccisione di un israeliano presso l’insediamento ebraico di Hermesh, in Cisgiordania.

Israele, auto contro pedoni e accoltellamenti a Tel Aviv



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